Il rachitismo è una malattia tipica dell’età pediatrica ed è causato da un difetto di ossificazione del tessuto osseo di nuova formazione, soprattutto a livello delle cartilagini di coniugazione e delle zone di calcificazione provvisoria. Il rachitismo colpisce sia gli esseri umani sia gli animali nei primi mesi di vita. Il termine viene usato anche in botanica per descrivere le piante sviluppatesi irregolarmente a causa di parassiti o di carenza di elementi nutritivi.
Giorno: 26 Giugno 2020
Stenosi giugulare: cos’é?
La stenosi giugulare interessa il restringimento delle vene giugulari che impedisce la normale rimozione di sangue dal cervello e dal sistema nervoso centrale.
All’origine del disturbo ci possono essere una malformazione congenita dei vasi venosi, l’ispessimento delle pareti venose, alterazioni valvolari, anomale torsioni delle vene. Il restringimento delle giugulari determina una insufficienza venosa cronica cerebrospinale. Ancora controverso è il legame fra la stenosi giugulare e la formazione di placche sclerotiche, all’origine della sclerosi multipla.
Trombosi venosa: cause, sintomi e cura
Quando si parla di trombosi venosa, nella maggior parte dei casi si intende la trombosi venosa della gamba, che è la forma di trombosi più frequente. In linea di principio, si parla di trombosi venosa quando si forma un trombo all’interno di una vena. Questo trombo causa un restringimento o un’otturazione completa del vaso, a monte del quale si forma un ristagno di sangue che ne ostacola il ritorno verso il cuore. I trombi si possono formare sia nelle arterie che nelle vene. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, la trombosi interessa le vene della gamba, con una distinzione tra trombosi venosa profonda e superficiale della gamba. La trombosi venosa superficiale della gamba (TVS) è nota anche come tromboflebite, mentre la trombosi venosa profonda (TVP) è anche definita come flebotrombosi.
Alluce valgo: come curarlo
L’alluce valgo è una deformazione del primo dito del piede, che appare deviato lateralmente verso le altre dita, con contemporanea sporgenza mediale del primo osso metatarsale. Questa deformità ossea è di solito associata ad un’infiammazione costante o recidivante della borsa mucosa che si trova alla base dell’impianto dell’alluce stesso. Il sintomo principale dell’alluce valgo consiste nella presenza di dolore, che riflette un cambiamento nell’anatomia del piede.
Cos’è l’artrite psoriasica?
Scopriamo i sintomi dell’artrite psoriasica partendo dalla definizione della patologia.
L’artrite psoriasica:
- è una malattia autoimmune di tipo infiammatorio che colpisce le articolazioni
- colpisce circa il 10-30% delle persone che soffrono di psoriasi
- colpisce ugualmente donne e uomini
- si manifesta per lo più tra i 30 e i 50 anni
I sintomi dell’Artrosi cervicale
L’artrosi è una malattia caratterizzata da lesioni degenerative a carico della cartilagine articolare. A seconda della sede colpita, si può parlare di artrosi al ginocchio, all’anca, al polso e via discorrendo. Nel caso specifico dell’artrosi cervicale, la malattia danneggia la cartilagine che ricopre e protegge le estremità ossee coinvolte nelle articolazioni tra le vertebre del collo. Col passare del tempo, la degenerazione cartilaginea coinvolge tutta l’articolazione (comprese le superfici articolari e i dischi interposti tra una vertebra e l’altra), provocando un dolore localizzato e una limitazione dei movimenti che si aggravano progressivamente.
L’artrosi dell’anca: sintomi e cura
Per spiegarti meglio che cosa si intende per artrosi dell’anca, passerò velocemente in rassegna le diverse tipologie di questa patologia:
- La forma idiopatica o primitiva tipica dell’età avanzata è la conseguenza di uno squilibrio tra degenerazione e rigenerazione del rivestimento cartilagineo con sua progressiva usura. In seguito il processo patologico coinvolge progressivamente il tessuto sinoviale e l’osso subcondrale (è lo strato di osso che sta sotto alla cartilagine articolare) fino a portare, nei casi più gravi, al collasso articolare.
- Le forme secondarie , invece, hanno un’insorgenza più precoce. La loro causa può essere post-traumatica, oppure conseguente a malformazioni congenite o a patologie insorte nell’adolescenza o più raramente conseguenza di malattie artritiche o malattie dismetaboliche.
Artrosi alla spalla: come curarla
L’artrosi rappresenta la malattia degenerativa delle articolazioni. Ciò si verifica quando la cartilagine, che normalmente funge da copertura protettiva per le ossa permettendo un movimento fluido e senza dolori, va incontro a degenerazione. Senza la cartilagine a svolgere il proprio ruolo, le superfici articolari delle ossa sfregano l’una contro l’altra, si logorano e provocano dolore e limitazione al movimento; questi stress meccanici provocano lo sviluppo di speroni ossei denominati “osteofiti” che sono dolorosi e rappresentano un classico riscontro radiologico proprio dell’artrosi.
Cosa fare quando si ha un crampo muscolare?
Il crampo è una contrazione improvvisa, breve, non intenzionale (involontaria) e generalmente dolorosa di un muscolo o di un gruppo di muscoli. I crampi muscolari possono essere un sintomo di malfunzionamento del sistema nervoso.
Cause
- Le cause più comuni dei crampi muscolari sono
- Crampi benigni alle gambe che si manifestano senza motivo, in particolare la notte
- Crampi muscolari associati a un’attività fisica (crampo durante o subito dopo un’attività)
Ernia del disco: come curarla
L’ernia del disco è conosciuta anche come “ernia o prolasso discale”. Questa affezione consiste nella rottura di un disco vertebrale che, aprendosi, causa la fuoriuscita di materiale discale che va a comprimere i nervi della colonna vertebrale circostanti. Alcuni medici ritengono che una soluzione possa essere la sostituzione chirurgica del disco malato con uno artificiale.
Per alcuni adulti, il dolore e i sintomi dovuti all’ernia discale sono problemi piuttosto comuni. La colonna vertebrale è formata da molteplici strutture anatomiche, tra cui muscoli, ossa, legamenti e articolazioni. Ogni struttura presenta delle terminazioni nervose in grado di rilevare il dolore quando insorge.
Cos’è la gonartrosi?
La gonartrosi (o artrosi del ginocchio) è una malattia cronico-degenerativa caratterizzata dalla distruzione e dalla potenziale perdita della cartilagine articolare del ginocchio. Nel corso del tempo, questo processo causa un danno progressivo a carico dell’articolazione e una significativa limitazione dei movimenti.
La gonartrosi è una patologia tipica dell’età avanzata (oltre i 60 anni), ma può verificarsi anche in soggetti più giovani (40-50 anni).
Lombalgia acuta: cause e cura
In caso di lombalgia acuta (abbreviato: LA), si sperimenta un dolore acuto e improvviso nell’area lombare della schiena. Di solito l’elemento scatenante è un movimento innocuo svolto durante l’esercizio fisico o l’attività quotidiana. Anche un semplice movimento come piegarsi, girarsi o raddrizzarsi può dare origine alla lombalgia. A causa dell’intensità del mal di schiena, si attribuisce spesso la causa del disturbo alla comparsa di un’ernia del disco. Tuttavia, le cause della lombalgia acuta sono spesso più innocue e guariscono senza alcuna complicazione.
Lupus Eritematoso Sistemico: cos’è?
Il Lupus Eritematoso Sistemico è una malattia caratterizzata da numerose manifestazioni cliniche tra le quali le più comuni sono sintomi costituzionali come la febbre e la stanchezza, manifestazioni articolari, rash cutanei e fotosensibilità, oltre al possibile impegno renale, che colpisce fino alla metà delle pazienti, polmonare, cardiaco e neurologico. Il tutto in una alternanza di manifestazioni cliniche acute che si alternano a periodi di benessere. A scatenare la malattia un’alterazione del sistema immunitario del paziente che produce un gran numero di anticorpi che si accaniscono contro il proprio corpo, chiamati “auto-anticorpi”. Ne consegue uno stato di infiammazione che può colpire diversi distretti corporei.
Carotidi ostruite: quando intervenire?
L’ostruzione delle carotidi (trasportano sangue e ossigeno al cervello) può essere curata con i farmaci o ricorrendo alla chirurgia. I consigli per «pulire» i vasi e prevenire l’ictus cerebrale.
La malattia aterosclerotica è la principale causa della formazione di stenosi a livello delle carotidi, importanti arterie che veicolano il sangue al cervello. Si tratta di placche che possono causare sintomi perlopiù dovuti al distacco di piccoli frammenti (emboli) che, seguendo il flusso del sangue, arrivano al cervello e ne determinano un danno (ischemia cerebrale). Si va da eventi di breve durata a ictus conclamati: una quota compresa tra il 10 e il 20 per cento di questi ultimi è dovuta alla presenza di una stenosi carotidea.
La risonanza magnetica
La risonanza magnetica è una metodica radiologica che si basa sulla fisica dei campi magnetici e permette di visualizzare l’interno del nostro corpo senza effettuare operazioni chirurgiche o somministrare radiazioni ionizzanti (radiazioni X), come nella TAC.
La risonanza magnetica è un’indagine sicura e del tutto innocua per l’organismo umano. L’assenza di radiazioni ionizzanti la rende particolarmente adatta anche per la ripetizione di esami a breve distanza di tempo.
Durante la risonanza magnetica, il paziente viene a trovarsi all’interno di un campo magnetico molto forte (anche 10.000-15.000 volte superiore al campo magnetico terrestre), cosicché gli atomi che costituiscono il nostro organismo (più precisamente i protoni) acquistano energia e si orientano secondo l’andamento del campo magnetico medesimo.
Sindrome di De Quervain: come curarla
La tenosinovite stenosante di De Quervain è un processo infiammatorio a carico della guaina sinoviale dei tendini del pollice (abduttore lungo ed estensore breve).
La patologia è caratterizzata da un restringimento doloroso della sinovia, in corrispondenza del punto in cui, questi tendini coinvolti, passano sopra una sporgenza ossea chiamata stiloide del radio: l’aumento del volume nel canale digitale, dovuto al processo infiammatorio, crea una frizione dolorosa durante lo scorrimento tendineo.
Sperone Calcaneare: Sintomi, Cause e Terapia
Lo sperone calcaneare è una patologia infiammatoria del tallone. Si tratta, in particolare, di un’esostosi, ossia una neoformazione benigna di tessuto osseo, che si sviluppa nella zona del calcagno.
L’insorgenza dello sperone calcaneare è correlata al cronicizzarsi di patologie, come l’artrosi del piede o della caviglia, la fascite plantare e l’infiammazione dell’inserzione del tendine di Achille sul tallone (entesopatia). Molto lentamente, questi disturbi predispongono alla formazione di depositi di sali di calcio e di una protuberanza ossea (cioè allo sperone calcaneare vero e proprio); a sua volta, la presenza dell’esostosi nel calcagno è correlata ad uno stato infiammatorio doloroso.
Quanto dura la tendinite?
I tendini sono le strutture di tessuto connettivo fibroso grazie alle quali i muscoli si collegano alle ossa (o in alcuni casi, alla pelle, come avviene, per esempio, per i muscoli facciali). Nel corpo umano sono ben 267, con caratteristiche differenti tra loro e non solo in termini di forma e lunghezza. Basti pensare, infatti, che se tutti i tendini scorrono all’interno di guaine fibrose, solo alcuni sono ulteriormente avvolti da una guaina, detta sinoviale, che agevola lo scorrimento all’interno delle prime, mentre la maggior parte è circondata dai cosiddetti foglietti peritendinei, che hanno la stessa funzione della guaina sinoviale, ma struttura differente.
Gozzo: cos’è e come curarlo
Con il termine gozzo si indica l’aumento di volume della tiroide, la ghiandola a forma di farfalla posta alla base del collo. La tiroide è una ghiandola che controlla molte funzioni dell’organismo quali l’attività cardiaca, il metabolismo basale, l’utilizzo dei glucidi e dei lipidi, il metabolismo scheletrico e, nel feto e nel neonato, il corretto sviluppo del sistema nervoso. Il gozzo non è necessariamente associato a un malfunzionamento della tiroide. La carenza di iodio rappresenta una causa importante di gozzo.
Iperprolattinemia: cosa fare?
La prolattina (PRL) è un ormone, normalmente prodotto dall’ipofisi, che ha la funzione di stimolare la produzione di latte nelle donne gravide e di impedire un’ulteriore gravidanza durante le prime fasi dell’allattamento; l’iperprolattinemia è quella condizione caratterizzata da valori ematici di prolattina superiori alla norma.
Tale condizione spesso si accompagna ad anovularietà e disturbi del ciclo mestruale (nella donna) ed a perdita della libido e della potenza (nell’uomo).
Disturbi ormonali: ipotiroidismo
- Le espressioni del viso perdono vivacità, la voce è roca e l’eloquio lento, le palpebre sono cadenti e gli occhi e il viso tendono a essere più gonfi.
- Di solito, vengono eseguite analisi del sangue per confermare la diagnosi.
- La maggior parte dei soggetti affetti da ipotiroidismo deve assumere ormoni tiroidei per il resto della vita.
Virilizzazione: cos’è?
Il termine virilizzazione si riferisce ad un insieme di segni e sintomi riconducibili alla presenza di un importante iperandrogenismo nella donna.
In altre parole, con il termine virilizzazione si vuole indicare un particolare quadro clinico nel quale una paziente di sesso femminile si trova a sviluppare caratteri fisici, ma non solo, tipicamente maschili.
Le cause della virilizzazione possono essere di natura patologica (cioè imputabili a malattie o disfunzioni), oppure possono risiedere nell’abuso smodato e mal controllato di derivati del testosterone a scopo anabolizzante o sessuale.
Morbo di Basedow: cos’è?
Il morbo di Basedow-Graves è una malattia autoimmune, in cui il sistema immunitario riconosce come estranea all’organismo la tiroide e la attacca producendo degli anticorpi contro il recettore del TSH (TSH-receptor antibodies, TRAb) situati sulle cellule tiroidee. I recettori vengono stimolati dagli anticorpi e inducono una iperproduzione di ormoni tiroidei, T3 e T4. Ha una prevalenza media che si aggira tra lo 0.5 ed il 2% della popolazione e predilige il sesso femminile.
Sindrome di Cushing: cause e rimedi
La Sindrome di Cushing (CS) è una rara condizione derivante da un eccesso di cortisolo nell’organismo.
Il cortisolo è un ormone prodotto normalmente dalle ghiandole surrenali ed è fondamentale per la vita: permette di rispondere alle situazioni di stress, come ad esempio le malattie, e ha effetti su quasi tutti i tessuti dell’organismo. Viene prodotto in picchi, più frequenti al mattino e molto ridotti di notte.
Quando l’organismo produce troppo cortisolo, a prescindere da quale ne sia la causa, siamo in presenza della Sindrome di Cushing.
Quando la sindrome di Cushing è causata da un tumore ipofisario siamo in presenza della malattia di Cushing, di fatto la causa più comune della Sindrome.