La prevenzione più significativa del glaucoma sta nel sottoporsi ad una visita oculistica al presentarsi dei primi disturbi o dei sintomi specifici della malattia oculare.
E’ buona norma sottoporsi ad un controllo degli occhi da parte di uno specialista oftalmologo anche a lunghi intervalli di tempo (5-7-10 anni) e sebbene non si avvertano particolari disturbi visivi, cosi che si possa prevenire in tempo qualsiasi cambiamento delle funzioni fisiologiche degli occhi.
Se poi si presentano disturbi relativi alla qualità della visione, al bulbo oculare, alla cornea o in generale alla percezione del mondo esterno allora la prevenzione sarà più efficace se ci si sottopone ai controlli anche annualmente o oppure ogni due anni, tenendo conto anche della fascia di età in cui ci si trova.
Questi controlli periodici sono in grado di individuare un glaucoma nelle sue fasi iniziali , che nella logica del trattamento rappresentano le migliori occasioni per prevenire un progressivo impoverimento della vista, o almeno un suo rallentamento, evitando che la malattia porti chi ne è colpito fino alla cecità.
Il glaucoma, per effetto della pressione intraoculare danneggia gradualmente il nervo ottica, logorandone la fibra.
Se nella propria famiglia esiste una storia della malattia allora è consigliabile un controllo periodico costante e soprattutto un trattamento farmacologico che contrasti in modo sicuro l’avanzare della malattia.
Sempre facendo riferimento a quanto consigliato dal proprio oculista come azioni mirate a contenere o rallentare gli effetti della malattia, dietro istruzioni dettagliate la persona sofferente di glaucoma potrà praticare alcuni esercizi oculari che hanno come obiettivo il rafforzamento del movimento dell’occhio ed anche delle sue funzioni.
Anche un’attività fisica moderata come una camminata o come il nuoto possono contribuire ad un miglioramento generale della circolazione e ad una riduzione della pressione intraoculare, evitando però di praticare esercizi che richiedono un abbassamento della testa rispetto al corpo (come alcune posizioni Yoga) che possono portare maggiori quantità di sangue alla testa.
Una volta che lo specialista ha prescritto al paziente una adeguata terapia farmacologica contro il glaucoma, spesso basata su colliri mirati a diminuire la pressione all’interno dell’occhio e a proteggere cosi la struttura del nervo ottico, è importante che non si sospenda in nessun caso la terapia, nemmeno quando non si riscontrano sintomi specifici.
La continuità e la regolarità della terapia possono garantire una protezione per il nervo ottico ed una buona gestione della malattia.
Si consiglia di evitare di esporre i propri occhi al rischio di lesioni sia come quelle provocate dalla luce e dall’esposizione al sole Indossando occhiali protettivi, ed anche da possibili traumi di tipo sportivo, che potrebbero ulteriormente danneggiare l’apparato visivo.