L’invecchiamento del cervello umano varia molto da soggetto a soggetto: alcuni individui vanno incontro a un rapido declino cognitivo, mentre altri mantengono le loro capacità cognitive integre anche in età avanzata. Secondo alcuni studi, l’invecchiamento del cervello sarebbe legato soprattutto a una compromissione del metabolismo cerebrale, in particolare del glucosio, e non solo a fenomeni neurodegenerativi, che è la tesi attualmente più accreditata.
In questo filone di ricerche, si colloca un recente articolo, pubblicato su una prestigiosa rivista americana, in cui si è voluto dimostrare che le differenze sessuali sono in grado di influenzare la morfologia e la fisiologia del cervello durante lo sviluppo e l’invecchiamento.
Attraverso l’utilizzo di dati acquisiti tramite PET cerebrale da 205 soggetti adulti normali, in età compresa tra 20 e 82 anni, è stato scoperto che per tutta la vita adulta il cervello femminile, rispetto a quello maschile, ha un’età cerebrale metabolica persistentemente più bassa, rispetto all’età cronologica.
Secondo gli Autori dell’articolo, appartenenti alla Washington University School of Medicine di St. Louis, le differenze sessuali sarebbero in grado di influenzare l’invecchiamento cerebrale, a favore delle donne, il cui cervello, a parità di età anagrafica, risulterebbe di qualche anno più giovane di quello maschile.
FONTE
Manu S. Goyal et al. Persistent metabolic youth in the aging female brain. PNAS February 19, 2019 116 (8) 3251-3255.