Lo strabismo è una condizione oculare caratterizzata dal disallineamento degli occhi e, quindi, dei campi visivi destro e sinistro, che può insorgere nei primi 6 mesi dopo la nascita (strabismo infantile) o successivamente (strabismo acquisito).
Forme di disallineamento oculare più o meno marcate interessano circa il 3% dei bambini e non comportano soltanto un fastidio estetico: in assenza di adeguato trattamento, in circa la metà dei casi lo strabismo può determinare una seria compromissione della vista.
Lo strabismo viene classificato in funzione del tipo di deviazione (Fonte: Studio Todaro) presente: se gli occhi sono deviati verso il naso, si parla di “eso-strabismo”, mentre se gli occhi sono divergenti e orientati verso i lati del viso si usa il prefisso “exo”; quando gli occhi “guardano” verso l’alto si parla di “iper-strabismo”, mentre se la deviazione è verso il basso si una il prefisso “ipo”.
Alcuni strabismi sono evidenti e facilmente riconoscibili anche da non esperti (tropie), mentre deviazioni molto lievi (forie) vengono evidenziate soltanto chiudendo un occhio per volta o in situazioni di stanchezza, quando i muscoli oculari faticano a compensare il difetto e a mantenere l’occhio “in asse”.