La celiachia è una malattia autoimmune che può verificarsi in persone geneticamente predisposte, nelle quali l’ingestione di glutine comporta danni all’intestino tenue.
Si stima che colpisca una persona su cento in tutto il mondo. Molti di essi non sono però diagnosticati e sono a rischio di complicazioni a lungo termine.
La malattia è più frequente nel genere femminile (1,5 – 2 volte rispetto ai maschi), nelle popolazioni di origine indoeuropea e in alcuni gruppi a rischio.
Quando le persone celiache ingeriscono glutine (una proteina presente in alcuni cereali come grano, segale e orzo), nel loro organismo si scatena una risposta immunitaria anomala, che danneggia i villi dell’intestino tenue – estroflessioni della mucosa intestinale che consentono di aumentare la superficie dell’organo, utile per aumentare l’assorbimento dei nutrienti ingeriti con l’alimentazione. Quando i villi vengono danneggiati, i nutrienti non possono dunque essere assorbiti correttamente dal corpo.