La celiachia si presenta come una risposta immunitaria anomala a livello dell’intestino tenue dopo ingestione del glutine, proteina presente in molti cereali: grano, ma anche farro, orzo, segale, avena, grano Khorasan.
Questa risposta provoca un’infiammazione cronica e quindi un serio danneggiamento dell’intestino con conseguente impossibilità di assorbire alcuni nutrienti. Ciò si ripercuote in tutto l’organismo: una carenza di sostanze nutritive nei diversi organi, quali per esempio il cervello, le ossa, il sistema nervoso o il fegato può portare a patologie, talvolta anche molto gravi. Pensiamo a quanto siano importanti le varie sostanze nei bambini che sono nel pieno dello sviluppo e a quali conseguenze si può andare incontro se si continua a far mangiare loro alimenti contenenti il glutine. Uno degli “indizi” più evidenti nei bambini celiaci è infatti un arresto della crescita, dovuta proprio alla mancanza di diversi nutrienti. Ma non sempre i sintomi sono così eclatanti. Possono essere silenziosi e più subdoli, per cui si può arrivare ad una diagnosi di celiachia a grande distanza di tempo dalla sua comparsa. La celiachia infatti può manifestarsi in diversi modi, come per esempio con diarrea e arresto di crescita subito dopo lo svezzamento, ma può anche comparire in età più avanzata con sintomi differenti: anemia, sindrome del colon irritabile, problematiche a livello della pelle o disturbi nervosi.
Non bisogna sottovalutarla! Dal mancato assorbimento delle varie sostanze può scaturire una carenza di vitamine A, B12, D, E, K e acido folico. Ci può anche essere una perdita di calcio, da cui possono derivare altre complicanze: i calcoli renali da ossalato di calcio e l’osteomalacia, deficit di mineralizzazione del tessuto osseo con conseguente indebolimento delle ossa del corpo, che diventano meno rigide.
Chi, nonostante la diagnosi di celiachia, continua ad ingerire il glutine, può andare incontro a serie complicanze, tra le quali osteoporosi, anemia, alopecia, infertilità e anche a varie forme di cancro, soprattutto il linfoma intestinale. Pertanto è assolutamente indispensabile per i celiaci non ingerire alimenti contenenti glutine.
Personalmente sono contraria a tutti quei prodotti che vengono commercializzati privi di glutine: pasta, pizza, biscotti, fette biscottate, ecc. Leggendo gli ingredienti si possono trovare, all’interno di questi, additivi e conservanti dannosi alla salute. Inoltre sono prodotti con farine devitalizzate: le farine, infatti, cominciano ad “invecchiare” già all’ottavo giorno dalla macinazione e sono completamente “morte” al quindicesimo. Questo significa che, invece di apportarci importanti nutrienti, portano il nostro corpo a soffrire di carenza, dal momento che, non trovando nel cibo le sostanze che servono per i processi digestivi stessi, ce li sottraggono, e così piano piano avremo sempre meno a disposizione il magnesio, le vitamine del gruppo B, lo zinco, il manganese e molti altri ancora.
Il modo migliore è dunque quello di acquistare i prodotti che sono naturalmente privi di glutine: per sentirci vivi, vitali, carichi di energia è indispensabile alimentarci con cibi che possano apportare tutti i nutrienti. La pasta, per esempio, anche se di mais o di riso, non è un alimento completo, perché lavorata e trasformata: meglio utilizzare il chicco “vivo”, che porta con sé il germoglio vitale ed è ricco di sostanze nutritive. Ecco qui la lista di cereali e pseudocereali naturalmente privi di glutine:
- Riso integrale
- Miglio
- Quinoa
- Grano saraceno
- Teff
- Sorgo
- Amaranto
- Mais
Con i cereali si possono poi produrre le farine: come dicevo sopra, la farina è “viva”, cioè ricca di nutrienti, fino all’ottavo giorno dalla macinazione, dopo di che si ossida ed al quindicesimo giorno è completamente devitalizzata. Per preparare la farina si può acquistare un mulino elettrico (se ne trovano anche acquistabili in internet, basta cercare macina per cereali con macina a pietra): così sarà semplice prodursi biscotti, dolci, pane con farine prodotte in casa.
Naturalmente non bisogna far mancare dalle tavole la frutta, tutti gli ortaggi di stagione e i legumi, variando il più possibile i prodotti in modo da non incorrere in carenze.
Fonte: Crudostyle