Si chiama TestSignature ed è un nuovo metodo brevettato che consente di leggere l’ora segnata dall’orologio interno dell’organismo umano.
È noto che un orologio interno, il ritmo circadiano, regola un’enorme varietà di processi: quando si dorme e ci si sveglia, quando si ha fame, quando si è più o meno produttivi. Dato il suo effetto palpabile su gran parte delle nostre vite, non sorprende che abbia un impatto enorme anche sulla nostra salute. I ricercatori hanno collegato la salute circadiana al maggiore o minor rischio di diabete, malattie cardiovascolari e neurodegenerative. È anche noto che i tempi in cui vengono consumati i pasti e assunte le medicine possono influenzare il modo in cui vengono metabolizzati.
La possibilità di misurare l’orologio interno di ogni persona potrebbe dunque rivelarsi preziosa per fondamentale per migliorare la salute e personalizzare la medicina; potrebbe essere utilizzata per prevedere chi è a rischio di malattia, monitorare il recupero dagli infortuni e molto altro.
Per queste ragioni, lo sviluppo di una metodica per leggere l’orologio interno è una sfida che ha impegnato molti scienziati negli ultimi anni e finora l’approccio migliore richiedeva un prelievo di sangue ogni ora, per un giorno e una notte interi, e la misura dei livelli di melatonina, l’ormone che controlla il sonno, il che era ovviamente costoso e molto scomodo per il paziente, tanto da renderne impossibile un utilizzo di routine.
Ma ora siamo sul punto di una svolta, grazie a un test messo a punto da un team della Northwestern University Feinberg School of Medicine di Chicago, coordinato dalla biologa Rosemary I. Braun, che promette di essere efficace con due soli esame del sangue, eseguibili in qualsiasi momento della giornata.
La semplicità per il paziente è il frutto di un approccio estremamente sofisticato. Il test comporta infatti la valutazione di 40 marcatori, che sono stati identificati attraverso un algoritmo ad apprendimento automatico: il programma ha imparato a leggere l’ora dell’orologio interno sulla base dell’espressione di ben 20mila geni e ha così aperto la strada a tutta una nuova serie di ricerche per capirne le reali potenzialità cliniche.
Braun R, Kath WL, Iwanaszko M, Kula-Eversole E, Abbott SM, Reid KJ, Zee PC, Allada R. Universal method for robust detection of circadian state from gene expression. Proc Natl Acad Sci U S A. 2018 Sep 25;115(39):E9247-E9256.