Quando le condizioni della valvola aortica sono gravi e l’insufficienza sta esponendo il paziente ad uno scompenso cardiaco, oltre che alla possibilità sviluppare altre patologie, gravi e rischiose per la vita del paziente, la strada da percorrere è quella della sostituzione della valvola aortica.
La sostituzione chirurgica della valvola aortica consiste nella rimozione della valvola aortica danneggiata, che viene sostituita con una valvola meccanica oppure con una valvola proveniente da tessuto biologico di tipo cardiaco da animali come la vacca o il maiale.
I limiti dell’impiego di valvole ottenute da tessuti biologici è la durata nel tempo essendo potenzialmente degenerabili, e quindi si renderebbe necessario sostituirle.
Dall’altro canto i pazienti a cui sono state impiantate valvole meccaniche sono strettamente legati all’assunzione di farmaci anticoagulanti a vita.
Al paziente, sulla base delle indicazioni del medico curante, vengono descritte le possibili soluzioni, indicando quelle più adatte alla reale condizione clinica, alle caratteristiche del tipo di valvola più consona per la sostituzione e alle prospettive del trattamento.
Per i pazienti ritenuti più a rischio di complicanze può essere utilizzata una tecnica operatoria poco invasiva che consiste nel sostituire la valvola aortica attraverso il catetere (TAVR, sostituzione transcatetere), tecnica impiegata frequentemente per le sostituzioni in casi di restringimento valvolare.
Il procedimento nella TAVI prevede l’inserimento di un catetere nella gamba o nel torace monitorato fino al raggiungimento del cuore.
La valvola in sostituzione percorre il medesimo tratto lungo il catetere e fino al cuore, dove la valvola sarà espansa da un palloncino e successivamente impiantata, mentre il catetere viene ritirato dalla gamba o dal torace del paziente.
Queste tipologie di interventi richiedono alcuni passaggi d’obbligo per i pazienti che dovranno utilizzarli:
- assunzione assidua dei farmaci prescritti.
- Parlare in modo schietto con familiari ed amici per poter contare sulla loro comprensione e sul loro aiuto.
- Mantenersi attivi, fare un minimo di esercizi fisici di mantenimento, seguendo le indicazioni del medico.
- Annotare in agenda gli appuntamenti di controllo con il medico curante, evitando di procrastinare le visite.
- Tenere un diario di tutti i sintomi, sia quelli riferibili alla malattia della valvola cardiaca dovuti ad altri problemi.
- Prendere nota della propria storia clinica e informazioni relative alle storie di salute dei familiari, che potranno rivelarsi molto utili da riferire al medico curante.
- Annotare i fatti accaduti, soprattutto quelli che hanno comportato una situazione di stress emotivo ed eventuali sintomi cardiaci.
Redigere una lista di tutti i farmaci che si assumono quotidianamente, compresi integratori vitamine o altri prodotti da banco. - Alle visite mediche farsi accompagnare da un familiare o da un amico per avere un supporto per annotare e ricordare le istruzioni del medico.
- Preparare in anticipo un elenco delle domande da fare al medico a discutere della tua dieta e delle tue abitudini di esercizio. Se non mangi già bene e non ti alleni, sii pronto a parlare con il tuo medico delle difficoltà che potresti dover affrontare all’inizio.
Annotare le domande da porre al medico in modo da non tralasciare nessuna senza risposta, tra le quali porre le seguenti:
- Qual è la causa dei sintomi che si manifestano?
- Quali sono gli esami diagnostici ai quali sottoporsi per accertare il problema clinico e proporre una soluzione?
- Quali i possibili trattamenti che il medico consiglia per il proprio caso?
- Come poter gestire la malattia cardiaca con eventuali altre patologie pregresse?
- Quali comportamenti adottare come paziente, come stile di vita per non avere peggioramenti e prevenire i sintomi?
- Nel caso si presenti la necessità di un intervento chirurgico, che tipo di intervento sarebbe più adatto alla propria problematica clinica?
- Farsi consigliare dal medico curante libri, manuali o opuscoli che spiegano la malattia cardiaca, documentandosi su tutti gli aspetti, seguendo una logica di conoscenza e consapevolezza dei propri problemi di salute, in vista di orientarsi alle cure più indicate.