Ci sono diversi modi per utilizzare il tempo e quello peggiore è di fare bene qualcosa che non c’è bisogno di fare, sprecando energie che non portano a nulla. Siamo spesso indaffarati a rincorre il tempo, dimenticandoci di definire il nostro tempo e stabilendo delle priorità.
Non si può fare tutto, per cui è importante comprendere la reale natura dei problemi da affrontare nel breve, nel medio e nel lungo termine. È necessario disegnare una mappa mentale con le attività che vanno suddivise in 4 quadranti: attività urgenti, attività non urgenti ma importanti, attività urgenti ma non importanti e, infine attività non urgenti e non importanti. L’ideale sarebbe potersi muovere normalmente all’interno del secondo quadrante attraverso un’accurata pianificazione. Il consiglio più utile è quello di avere obiettivi ben chiari, definire gli interventi prioritari e vagliare tutte le situazioni problematiche. Un grosso ostacolo alla gestione ottimale del tempo è la tendenza a non affrontare i problemi nei tempi e nei modi giusti. Molto importante è anche la pausa all’interno di una programmazione dell’attività, infatti occorre dedicare almeno un’ora al giorno all’informazione sugli sviluppi relativi al proprio lavoro. Tra i pericoli più immediati c’è la facilità con cui si è disposti ad accollarsi i problemi altrui, per cui è importante che ci sia un’equa distribuzione dei carichi di lavoro e una condivisione della responsabilità. La capacità di percepire il tempo e la realtà nel loro insieme è sicuramente il presupposto di una crescita professionale attraverso un atteggiamento attivo della propria vita.
Fonte: Non ho tempo per… Come logora curare: operatori sanitari sotto stress di Ferdinando Pellegrino