La spondilite anchilosante (SA) è una malattia reumatica infiammatoria a carico dello scheletro e dell’ articolazione che congiunge l’osso sacro all’osso iliaco alla base della colonna vertebrale.
La malattia può presentare in modo diverso rispetto allo stato di salute del paziente, all’età e ad altri fattori, ma solitamente si manifesta con sintomi come il mal di schiena, il dolore articolare e il gonfiore, che possono alterare la qualità di vita del paziente e condurlo a possibili menomazioni sia nella struttura della colonna vertebrale che a livello delle articolazioni che a livello funzionale.
Fondamentali sono la terapia di mantenimento, la fisioterapia e l’esercizio fisico per evitare l’immobiltà e la rigidità della colonna, per mantenerla flessibile e funzionale.
La SA, soprattutto quando non adeguatamente curata, comporta diversi rischi e complicazioni ad altri apparati ed organi, come può avvenire per il cuore, bersaglio esposto alle malattie reumatiche e ai danni causati dalle infiammazioni.
Gli studi sulla malattia e le principali istituzioni di ricerca hanno condiviso tra le linee guida per il trattamento della SA anche e soprattutto la necessità di mantenere una sufficiente forza muscolare ed una buona capacità cardiorespiratoria, standard ottenibili attraverso la pratica di esercizi fisici.
Nel trattamento della SA gli esercizi fisici ricoprono un ruolo fondamentale, rivelandosi vera e propria terapia di affiancamento a quella dei farmaci.
I migliori risultati nel trattamento della SA in termini di migliore qualità di vita, contenimento dei sintomi, e mantenimento delle funzioni osteo-articolari sono quelli che riguardano pazienti che oltre ad attenersi alle prescrizioni di farmaci, a praticare la fisioterapia, hanno anche praticato costantemente un’attività fisica di mantenimento.
E’ quindi evidente il rapporto tra forma fisica e controllo della malattia.
E’ dunque consigliabile, dopo essersi confrontati con il proprio medico curante, aderire ad un programma di fisioterapia, che, oltre ad assicurare una condizione accettabile di movimento e funzionalità, può aprire la strada all’inizio di una costante attività fisica.
Vanno quindi predisposti alcuni test preliminare per poter iniziare un’attività fisica in totale sicurezza, tra cui:
- esame clinico del paziente.
- Esame di idoneità fisica.
- Flessibilità, controllo motorio, capacità muscolare.
- Idoneità cardiorespiratoria.