Le complicazioni causate dalla malattia renale cronica, così come le condizioni di base che hanno concorso alla malattia renale cronica, possono costituire un rischio di malattie cardiovascolari.
Ma quali sono le complicazioni che possono derivare dalla malattia renale?
- L’Anemia
Quando i globuli rossi sono insufficienti il rene risponde con la produzione di un ormone, la eritropoietina, che comunica al midollo osseo la richiesta per una maggiore quantità di globuli rossi, ma se i reni risultano compromessi i livelli dell’eritropoietina calano, determinando cosi una penuria di globuli rossi. Attraverso vari studi è stato accertato che l’anemia può essere determinata da malattie cardiovascolari.
I globuli rossi sono hanno il compito di trasportare una proteina denominata emoglobina che provvede al trasporto dell’ossigeno agli organi e a tutto il corpo. Se i globuli rossi sono insufficienti allora diminuisce anche la quantità di ossigeno trasportato verso i tessuti e verso gli organi, e quindi anche verso il cuore.
Il cuore quando riceve meno ossigeno nei suoi muscoli il paziente rischia una crisi cardiaca, un attacco di cuore.
Se poi il cuore, per effetto del minor apporto di ossigeno, reagisce pompando più sangue che porti più ossigeno, finisce per fare un superlavoro che può ispessire le pareti muscolari della camera cardiaca inferiore sinistra.
Questo ispessimento cardiaco è anche definito come ipertrofia ventricolare sinistra, condizione che potrebbe condurre una patologia da insufficienza cardiaca. - l’Ipertensione, cioè una pressione sanguigna alta influisce sui reni, che producono una sostanza detta renina, un enzima che regola la pressione del sangue. Quando la pressione scende troppo i reni, quando sono in condizione di salute, rispondono rilasciando la renina, che va a stimolare altri ormoni affinché facciano aumentare la pressione del sangue, sanguigna.
Quando invece i reni sono compromessi possono mandare in circolo troppa regina, che causa un rialzo eccessivo della pressione, che fa aumentare il rischio cardiovascolare causando infarto, ictus o insufficienza cardiaca congestizia.
Entra poi in gioco un aminoacido, normalmente presente nell’organismo , l’omocisteina , che quando i reni sono ben funzionanti, viene regolata senza che vi siano eccessi, mentre nel caso di reni malati, un aumento dell’omocisteina non riesce ad essere rimossa dai reni, e può essere responsabile della formazione di placche all’interno dei vasi sanguigni, in grado di causare arteriosclerosi e anche la malattia coronarica, due patologie cardiovascolari molto serie. - Livelli elevati di omocisteina: l’omocisteina è un amminoacido normalmente presente nel sangue.
I reni sani regolano la quantità di omocisteina nel sangue e rimuovono ogni eccesso. Ma i reni danneggiati non possono rimuovere l’omocisteina in più.
Alti livelli di omocisteina sono stati collegati all’accumulo di placca nei vasi sanguigni, con possibile ostruzione del flusso sanguigno all’interno dei vasi, che può portare a malattie cardiovascolari come l’aterosclerosi e alla malattia coronarica.
Da aumentati livelli dell’omocisteina possono anche derivare dei coaguli del sangue che vanno a danneggiare le pareti vasali con il rischio di ictus e di infarto.
Anche calcio e fosforo possono essere regolati in modo da diverso, tenuti in equilibrio nei reni sani, ma alterati in presenza di reni compromessi e in grado di provocare la malattia coronarica. Nei pazienti sottoposti a dialisi, livelli aumentati di calcio-fosfato causano l’indurimento delle arterie coronarie.
Diabete e l’ipertensione sono i principali responsabili delle malattie renali. Curare la malattia cardiovascolare cercando di eliminare i fattori che l’hanno provocata, permetterà di tenere anche sotto controllo la malattia renale cronica, il diabete e l’ipertensione.
Una dieta adatta ai reni e al cuore, basata su contenuti bassi di colesterolo e grassi saturi, potrà aiutare in parallelo il trattamento farmacologico.
La malattia renale cronica coinvolge altri organi oltre i reni, come il cuore, per cui, curare i reni vuol dire curare anche tutti gli altri organi.