Si tratta di un’infiltrazione grassa del parenchima epatico molto simile all’epatite alcolica. In alcuni casi è possibile che evolva in steatoepatite e di conseguenza in cirrosi. Le steatosi epatica non alcolica oggi è molto diffusa a causa anche dell’aumento dell’obesità e della sindrome metabolica nella popolazione adulta. La diagnosi differenziale va fatta tra epatite B e C con l’epatite alcolica. Un quadro così è visibile soprattutto nelle gravi forme di malnutrizione tipo Kwashiorkor, con una carenza di proteine e eccesso di sostanze pro ossidanti endogene o esogene.
L’intervento dietetico è indicato in entrambe le situazioni: nel primo caso con una dieta bilanciata, nel secondo caso con un particolare riferimento alla correzione del deficit proteico e di sostanze antiossidanti della dieta.
Consigli dietetici
La dieta deve prevedere un calo ponderale lento e graduale, con riduzione dei grassi e l’abolizione di bevande alcoliche e superalcoliche. La NASH è descritta anche nei pazienti con diabete tipo II o con iperlipidemia.
Fonte: Manuale di dietetica e nutrizione clinica di Franco Contaldo e collaboratori