La sindrome della “ spalla congelata” solitamente colpisce con maggiore probabilità le donne piuttosto che gli uomini, e soprattutto nella fascia di età compresa tra i 40 e i 70 anni.
Può definirsi capsulite adesiva primaria se non compaiono cause evidenti a determinarla, e secondaria quando compare a seguito di un evento o di altra patologia.
La morbilità riguarda anche persone con malattie pregresse come diabete, malattie autoimmuni, tiroiditi, cardiopatie, ictus, o anche persone costrette ad una immobilizzazione post-chirurgica o post-traumatica.
Tuttavia, talvolta anche persone giovani e senza patologie possono andare incontro alla capsulite adesiva della spalla.
L’età può rappresentare un fattore di rischio, ma anche altri fattori.
- Il Genere, la popolazione femminile è maggiormente esposta alla spalla congelata probabilmente per una oscillazione ormonale e poi come conseguenza della menopausa.
- Il Diabete, l’incidenza di casi di “spalla congelata” in persone con malattia diabetica è significativamente maggiore con percentuali del 20%.
Le cause potrebbe essere ascritte all’azione degli zuccheri in eccesso che bloccherebbero le proteine del collagene generando adesività e rigidità dell’articolazione, in una ma talvolta anche in entrambe le spalle.
Altre condizioni pregresse possono rappresentare un fattore di rischio come:
- La Depressione, condizione che può favorire l’immobilità ed una situazione generale di stress.
- Le Disfunzioni tiroidee, sia ipotiroidismo che ipertiroidismo.
- Le Malattie cardiovascolari, per fattori di insufficienza circolatoria.
- Il Tumore al seno, soprattutto per la mutata condizione di drenaggio linfatico.
- Le immobilizzazioni ortopediche conseguenti all’applicazione di apparecchi gessati.
- Una condizione infiammatoria reumatica, che genera rigidità ed immobilità.
Ed ancora altre patologie come il morbo di Parkinson, condizioni di immobilità post-chirurgica, o altre condizioni che coinvolgono l’articolazione della spalla, come gli interventi chirurgici sul polmone.
La prevenzione può essere più attuabile nella capsulite adesiva secondaria, solitamente causata da alta patologia o da un evento specifico, ricorrendo ad esercizi di fisioterapia che riducano immobilità e rigidità della spalla per prevenire il peggioramento dei sintomi.
Nella capsulite adesiva primaria la prevenzione è affidata ad evitare condizioni infiammatorie, soprattutto attraverso la dieta e l’attività fisica.