L’epidemia da Covid 19, dapprima sviluppatasi a partire da focolai circoscritti, si è poi diffusa tra nazioni e continenti trasformandosi in pandemia, a partire dagli ultimi mesi del 2019, e poi in “escalation” dai primi mesi del 2020.
Tutti i paesi e le nazioni attendono una cura, un rimedio, uno scudo che possa bloccare l’avanzamento di questo virus che sta minando non solo la salute fisica delle popolazioni, ma anche quella psichica e che porta con sé conseguenze devastanti per il lavoro, per l’economia e per la vita sociale e familiare delle persone.
Il comune sentimento oggi è quello dell’attesa di un vaccino, per prevenire la malattia da coronavirus (COVID-19) ed anche per porre fine alla pandemia.
Negli ultimi giorni i telegiornali di tutti i paesi hanno annunciato l’imminenza di un nuovo vaccino prodotto negli Usa che avrebbe un livello di efficacia del 90%, ma si parla anche di molti altri vaccini, tra i quali quello prodotto in UK da una collaborazione Anglo-Italiana, ed alcuni altri basati su diverse tecnologie.
Ci si pongono tante domande su quale sarà quello più efficace, quale meno rischioso, oppure quello che possa garantire una lunga immunizzazione, o anche su quale tra questi vaccini sarà meglio conservabile e trasportabile per fornirlo a tutte le popolazioni.
Occorrerà attendere ancora qualche settimana per avere maggiore chiarezza e per dare risposta alle tante domande.
Le ricerche su un vaccino efficace contro il Covid 19 sono in corso da mesi da parte di studiosi, ricercatori di laboratori, Istituti universitari, aziende farmaceutiche e da parte delle Sanità di molti paesi.
Un vaccino COVID-19 efficace dovrà fornire alle persone una protezione dalle infezioni a lungo termine. Proteggere le persone anziane.
Ma quante sono le tipologie di vaccino che la ricerca sta cercando di studiare, e quale tra essi potrebbe essere il più efficace contro il Covid 19?
- Vi sono vaccini vivi ( come quelli del morbillo) che richiedono studi approfonditi per essere certi della sicurezza per l’utilizzo umano, visto che il germe vivo contenuto comunque produce un’infezione.
- Poi vi sono vaccini inattivati, che contengono un germe ucciso, che è solo in grado di generare una reazione immunitaria. Pertutti i vaccini i tempi di realizzazione sono notevolmente lunghi, in quanto si svolgono su più fasi, a partire dalla sperimentazione sugli animali, e per finire alla somministrazione controllata sull’uomo.
L’urgente necessità di sviluppare un vaccino efficace per assicurare l’immunità contro le infezioni da COVID-19 ha spinto alcuni centri di ricerca ad utilizzare una diversa tecnologia per la ricerca e produzione di un vaccino: la tecnologia dell’RNA messaggero (mRNA), realizzando un diverso percorso nella creazione del vaccino.
Ma come funziona questa tecnologia?
L’RNA acido ribonucleico, cosi come il DNA è un acido nucleico attivamente presente in diverse codifiche biologiche ed è protagonista delle sintesi delle proteine.
L’mRNA (o anche RNA messaggero) trasmette per conto del DNA dati e informazioni genetici per la costruzione delle proteine.
Vanno fatte alcune premesse di tipo esplicativo:
- I coronavirus sono una tipologia di virus responsabili soprattutto del raffreddore, anche della sindrome respiratoria acuta, la Sars e la crisi respiratoria detta “orientale”, la Mers.
- Questo virus ha una sua struttura appuntita, come se fosse una lancia in resta, denominata proteina S, per cui le tante punte danno al virus l’aspetto di una corona, da cui il nome. La proteina S è come un sistema con cui il virus aggancia le cellule umane per riprodursi.
- Obiettivo del vaccino è quello di privare il virus della proteina, denominata proteina Spike per impedirgli aggredire la cellula e di riprodursi.
- Gli studi, ancora in corso, hanno lo scopo di valutare la sicurezza del vaccino, il livello di reazioni avverse e il livello di risposta immunitaria.
- Un vaccino basato su una tecnologia cosi sofisticata, se testato ed approvato per sicurezza sull’uomo ed efficacia contro il Covid 19, rappresenterebbe l’apertura di una nuova via scientifica contro questa epidemia e l’invio di nuovissimi procedimenti di tecnologia vaccinale, fino ad oggi ancora sconosciuti.