Il mal di testa o cefalea, occasionale o ricorrente, è uno dei disturbi più diffusi tra persone di ogni età e di ogni parte del mondo, che, a seconda della tipologia specifica, può interessare con diversa frequenza uomini e donne.
In totale, i tipi e i sottotipi di mal di testa riconosciuti dall’International Headache Society (IHS), sono quasi 150, suddivisi in innumerevoli gruppi caratterizzati da modalità di presentazione distintive e approcci di trattamento variabili.
Le due principali distinzioni sono tra cefalee primarie (dette anche “essenziali” o “idiopatiche”) e cefalee secondarie e tra forme acute e croniche.
Le forme primarie sono i mal di testa “puri”, ossia privi di cause patologiche sottostanti, e le principali sono essenzialmente tre: emicrania, cefalea a grappolo e cefalea tensiva. Le cefalee secondarie sono, invece, conseguenti alla presenza di un’altra malattia, che ha il mal di testa tra i suoi sintomi più o meno caratteristici e che va investigata e trattata in modo specifico.
Sulla base della durata e/o della ricorrenza, si distinguono il mal di testa acuto (ossia occasionale o con attacchi presenti per un pochi giorni al mese) e cronico, caratterizzato da attacchi che si ripetono per oltre 10 giorni al mese per almeno 3 settimane.