La bulimia è uno dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. Si caratterizza per l’eccessiva assunzione di cibo, le cosiddette abbuffate, seguite da episodi volti a liberarsi della quantità di cibo ingerita, con metodi quali il vomito autoindotto o l’uso di lassativi. Questa patologia è difficile da riconoscere in quanto spesso le persone affette presentano un peso corporeo nella norma.
sistema nervoso
Neuroma di Morton
Il Neuroma di Morton è una neuropatia che consiste in un rigonfiamento di un nervo del piede che si trova tra il terzo e il quarto dito. La patologia prende il nome dal chirurgo americano Thomas George Morton, che per primo la diagnosticò nell’Ottocento. Il neuroma, con il passare del tempo, può portare allo sviluppo di tessuto cicatriziale fibroso attorno al nervo interessato dal disturbo a causa della continua frizione delle ossa metatarsali adiacenti e del legamento intermetatarsale profondo che, a livello del terzo spazio, sono più mobili rispetto ad altre parti del piede. La patologia, anche se può manifestarsi a tutte le età, colpisce soprattutto le donne di tra i 40 e i 50 anni.
OSAS – Sindrome delle Apnee ostruttive del sonno
Dall’inglese Obstructive Sleep Apnoea Syndrome ovvero Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno. Si tratta di una patologia correlata all’ostruzione, parziale o completa, ripetitiva delle prime vie aeree a livello della gola, largamente sotto diagnosticata sia per la poca informazione a riguardo che per una sintomatologia confondibile. Si manifesta solitamente con sonnolenza diurna che trae origine da un sonno disturbato a causa delle vie respiratorie ostruite, che causano l’interruzione della respirazione. Rientra all’interno della macro-area delle malattie del sonno, più correttamente conosciute come “Disturbi del Sonno”.
Avvelenamento: misure generali di trattamento
Apparato urinario
Non ci sono motivi validi per stimolare un’abbondante diuresi o per utilizzare diuretici, durante la terapia del paziente avvelenato. I metalli pesanti sono in grado di danneggiare i reni ed in questo caso è d’obbligo l’emodialisi o la dialisi peritoneale. Inoltre, per qualsiasi paziente avvelenato deve essere eseguito il bilancio dei liquidi e tenere sotto controllo l’equilibrio elettrolitico.
Sistema nervoso
Gli sforzi per stimolare un paziente in coma dovrebbero essere sempre evitati. Se, però, il sistema nervoso centrale è direttamente stimolato dalla tossina e si presentano convulsioni, è necessario trattare il paziente con iniezioni di diazepan. Se lo stato epilettico continua a persistere, si avrà una condizione di disorientamento e di esaurimento fisico, che può portare anche alla morte.
Temperatura
Un notevole aumento termico è segno di infezione, infatti sono pochi i veleni che presentano caratteristiche di pirogeni. A questo punto è necessario individuare il focus infettivo ed iniziare un trattamento con antibiotico. Ai soggetti in coma, prima di scoprirli, bisognerebbe misurare la temperatura rettale con un termometro in grado di registrare anche le temperature più basse. Se la temperatura è molto bassa è necessario riscaldare il soggetto gradatamente, senza esporlo a sorgenti di calore potenti.
Fonte: Vademecum di terapia degli avvelenamenti di Roy Goulding