ARTICOLI CORRELATI

Funzione adulta e adolescenza

Genitori, insegnanti, bidelli, medici, allenatori sportivi, ma anche passeggeri della metro o spettatori in un cinema, siamo tutti adulti in ruoli differenti. Ma proprio tutti, in quanto adulti, siamo differenti

E se riscrivessimo la nostra storia!

di Cristina Martinucci – Life Coach, PNL, Lausanne, Svizzera Abbiamo vissuto esperienze di vita che ci hanno segnato come esseri umani. La nostra vita è composta da una serie di magnifiche
Stanchezza Pandemica

Festività, Malinconia e Covid

Lo abbiamo detto, letto e lo stiamo sperimentando sulla nostra pelle: quest’anno le festività Natalizie e di fine Anno saranno diverse dal solito a causa della pandemia.

Effetto Placebo e Nocebo, il potere della mente

Effetto placebo e del suo contrario nocebo Il più vecchio e spettacolare episodio di alternanza, nella stessa persona, di un effetto placebo e del suo contrario nocebo, pubblicato nella letteratura

La medicina narrativa (anticipazione)

Oggi molto spesso i medici identificano i pazienti non più con il loro effettivo nome, ma con il numero della stanza nella quale risiedono e magari con la patologia di
Christmas Blues

Festività e Malinconia

Si chiama Christmas Blues quello stato di disagio, caratterizzato da depressione, ansia, insofferenza, stress, insonnia, stanchezza fisica e mentale che accompagna il periodo delle festività natalizie.
I genitori separati e le festività natalizie

I genitori separati e le festività natalizie

Il periodo delle vacanze di Natale, con il corredo di addobbi ed icone pubblicitarie e tutta la retorica della famiglia e dei buoni sentimenti che le accompagnano, possono rivelarsi a volte e per alcuni una sorta di “trappola” emotiva.

Effetto Placebo e Nocebo, il potere della mente

medications-257336_1280

Effetto placebo e del suo contrario nocebo

Il più vecchio e spettacolare episodio di alternanza, nella stessa persona, di un effetto placebo e del suo contrario nocebo, pubblicato nella letteratura scientifica, è quello descritto nel 1957 da Bruno Klopfer, psicologo tedesco. Un signore di nome Wrigth, affetto da un tumore a uno stadio avanzato, chiese al suo medico curante di essere trattato con un farmaco sperimentale. Dopo un’unica iniezione “il tumore si sciolse come una palla di neve su una stufa bollente” scrisse il medico nella cartella clinica. Poco tempo dopo, il signor Wright, ormai ristabilito, lesse casualmente un articolo che parlava dell’inefficacia di quel farmaco nei tumori. Wright peggiorò di lì a pochi giorni. Agli esami presentò metastasi. A quel punto il medico iniettò al paziente dell’acqua raccontandogli di aver ricevuto una nuova versione del farmaco stavolta efficace. Le metastasi scomparvero!

Non sappiamo come andò a finire la storia di Herr Wright, ma sappiamo che negli ultimi cinquant’anni sono stati pubblicati più di cento lavori clinici e sperimentali per cercare di comprendere ciò che è incontrovertibile: il manifestarsi di effetti positivi o negativi nella fisiologia di una persona che ha ricevuto acqua fresca credendo fosse un farmaco, oppure che è stato oggetto di buone o cattive parole. Martina Amanzio, della Facoltà di Psicologia di Torino, e Fabrizio Benedetti, anche lui torinese e autorità internazionale sul placebo, rivedendo gli studi che hanno testato i farmaci anti-emicrania, hanno registrato che nel gruppo placebo la frequenza di effetti avversi è elevata, cosa che non dovrebbe accadere con l’assunzione di pillole inerti; ma la parte più intrigante della storia è che gli effetti avversi sono gli stessi del farmaco testato. E cioè, negli studi che hanno testato i farmaci anticonvulsivi, il gruppo placebo ha mostrato anoressia e disturbi della memoria, i tipici effetti avversi degli anticonvulsivi. Così, negli studi che hanno testato gli antinfiammatori non steroidei (i FANS), gli effetti avversi prevalenti sono stati nausea e disturbi gastrointestinali, tipici di questi farmaci.

La spiegazione di questo fenomeno è da ricercare nelle aspettative delle persone, che sono state (correttamente) informate sui possibili effetti collaterali dei farmaci: l’informazione e l’ aspettativa hanno prodotto la peculiarità dei sintomi. Ma non è solo questione di aspettativa. Il primo studio sugli animali che ha mostrato l’influenza di un placebo sul sistema immunitario è stato quello di Robert Ader, pioniere della Psiconeuroendocrinoimmunologia: nel 1975 egli dimostrò che ratti condizionati dall’assunzione di saccarina combinata con un potente immunosoppressore (ciclofosfamide), anche quando ricevevano solo saccarina manifestavano i segni dell’immunosoppressione. Ci sono quindi forme di condizionamento che non arrivano alla coscienza e che comunque producono effetti. Anche per questo c’è interesse per un possibile uso clinico dell’effetto placebo. Benedetti ha dimostrato che è possibile produrre un effetto placebo positivo in malati di Parkinson, prolungando gli effetti dei farmaci con pillole placebo, oppure in sportivi, prolungando, con gli stessi mezzi, gli effetti di uno stupefacente. Ma che accade nel nostro cervello? L’applicazione delle tecniche di neuroimmagine ha dimostrato l’esistenza di una doppia via: una per il placebo e l’altra per il nocebo. La prima attiva il cosiddetto circuito del premio e del piacere, la seconda quella dell’ansia. La prima si basa sull’attività della dopamina e degli oppioidi, la seconda su quella della colecistochinina.

L’Aspettativa riduce il dolore

È documentato da alcuni anni che l’aspettativa – e quindi il valore che il soggetto attribuisce a un evento doloroso incombente – condiziona il livello di intensità con cui viene percepito.
Ad esempio, se allo stesso soggetto si applica una fonte di calore che viene dichiarata essere di grado inferiore rispetto a quella precedentemente applicata, questa aspettativa riduce l’attivazione delle aree cerebrali coinvolte nella ricezione e decodificazione del dolore e quindi, pur avendo ricevuto uno stimolo doloroso intenso (calore di 50 C° in una mano), il soggetto lo percepisce come meno intenso, o, meglio, intenso, quanto si aspettava che fosse (48 C°).

Di Francesco Bottaccioli

SPECIALISTI IN EVIDENZA

  • Foto del profilo di Dott. Giovanni Adamo
    attivo 3 anni, 10 mesi fa

    Angiologi, Medici di Base

    • Provincia di Ragusa - Ragusa
    telefono
  • Foto del profilo di Dr. Giovanni Arrichiello
    attivo 3 anni, 10 mesi fa

    Ginecologi, Medici di Base

    • Corso Regina Margherita 260 - Torino
    telefono
  • Foto del profilo di Dott.ssa Monica Calcagni
    attivo 3 anni, 10 mesi fa

    Ginecologi, Medici Estetici, Medici di Base

    • Via Casilina 32 - Arce
    telefono
  • Foto del profilo di Dr. Sergio Ettore Salteri
    attivo 3 anni, 10 mesi fa

    Medici di Base, Chiropratici, Posturologi

    • Via Vial di Romans 8 - Cordenons
    telefono
  • Foto del profilo di Dott.ssa Francesca Vittorelli
    attivo 3 anni, 10 mesi fa

    Terapeuta, Agopuntori, Medici di Base

    • Corso Andrea Palladio 134 - Vicenza
    telefono

PATOLOGIE CORRELATE

Ictus emorragico

Secondo la definizione ufficiale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’ictus corrisponde a un’«improvvisa comparsa di segni e/o sintomi riferibili a deficit locale e/o globale delle funzioni cerebrali, di durata superiore

Aneurisma cerebrale

Un aneurisma cerebrale è una malformazione vascolare che si presenta come una piccola sporgenza o protuberanza sferica lungo la parete di un’arteria presente nel cervello. La sua presenza è rischiosa

Sindrome delle apnee ostruttive del sonno

Le apnee ostruttive del sonno sono il tipo più diffuso di apnee del sonno: una categoria di disturbi accomunati dal verificarsi di ripetute interruzioni della normale respirazione mentre si dorme,

Attacco ischemico transitorio

L’attacco ischemico transitorio (TIA) è una forma lieve di ictus cerebrale ischemico o “mini-stroke”, che si verifica quando la circolazione cerebrale è parzialmente compromessa dalla presenza di restringimenti od occlusioni

Stimolazione cerebrale profonda

La stimolazione cerebrale profonda (Deep brain Stimulation, DBS) è una metodica neurochirurgica che prevede l’impianto nel cervello di elettrodi che, opportunamente posizionati e attivati da un generatore di impulsi inserito

Meningite

“M” come meningite meningococcica Cosa si intende per meningite? Anche se il termine evoca subito la forma da meningococco, è bene non dimenticare che “meningite” vuol dire infiammazione delle meningi,

Disturbo ossessivo compulsivo

Il disturbo ossessivo compulsivo è un disturbo psichiatrico caratterizzato da pensieri ricorrenti, accompagnati da paure e preoccupazioni del tutto irrazionali e immotivate, che portano chi ne soffre a ripetere continuamente,

Sonno e menopausa

I disturbi del sonno sono uno dei problemi di salute segnalati più spesso dalle donne che si avvicinano alla menopausa e nel periodo successivo (climaterio). Il bisogno di dormire tende
Alcolismo

Alcolismo

L’alcolismo è una vera e propria malattia, per come si presenta, per i disturbi che causa, per i sintomi che procura al paziente. Si usa il termine Alcolismo quando i

Disturbo di personalità borderline

Il disturbo di personalità borderline è un disturbo psichiatrico caratterizzato da una percezione altalenante del proprio valore e della propria identità, con oscillazioni repentine che vanno da una visione molto
CULTURA E SALUTE
 
AGGIORNAMENTI
 
PERCORSI
 

la tua pubblicità
in esclusiva SU
MY SPECIAL DOCTOR

completa il form e sarai ricontattato da un nostro responsabile