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Perdita della memoria: invecchiamento, Demenza o Alzheimer?

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1. Perdita della memoria: invecchiamento, Demenza o Alzheimer?

A volte ci sembra che la nostra memoria perda dei colpi. Capita a volte di dimenticare delle cose specialmente quando la vita si fa più complicata. Cominciamo a farci caso quando il fatto tende a ripresentarsi col passare degli anni. È fisiologico che una limitata porzione di memoria ci abbandoni invecchiando, fatto che non per questo preannuncia una condizione di demenza, tanto più che solo una bassa percentuale di anziani viene colpita da uno stato di demenza.

2. In quale momento il non ricordare rappresenta un problema?

Se un certo deficit di memoria finisce per rendere difficile gestire le proprie attività quotidiane, è una condizione evidente che va presa in seria considerazione. Dimenticare un fatto appena ascoltato o ripetere più volte la medesima domanda, ricorrere a tanti “memo”  di carta per riuscire a non scordare i fatti basilari della propria giornata sono segnali di cui parlare con il proprio medico curante.

3. Se l’organizzazione della propria giornata diventa una preoccupazione costante così come risolvere anche problemi elementari, vanno allora adottate delle soluzioni

Certo, può succedere a tutti di sbagliare una indicazione, di scrivere una cifra errata su un pagamento, o scambiare una persona per un’altra, ma comincia a diventare un problema se si hanno difficoltà a fare cose come si faceva in passato. Se si perde la padronanza delle vie dove si è sempre vissuto, o se non si ricorda più di una certa direzione o di come seguire le indicazioni di una strada, bisogna interpretare questi segnali come prova di perdita progressiva di memoria.

4. Vivere con difficoltà le attività della giornata

Anche cercare sulla tv il canale preferito può diventare un problema o perfino una fatica, così come utilizzare gli elettrodomestici di casa che si sono sempre usati. Se si hanno problemi a svolgere le attività regolari di sempre come guidare da casa verso la casa degli amici conosciuti da anni, se si dimenticano le regole basilari dei giochi o degli sport solitamente praticati, allora si va facendo serio il problema della memoria.

5. Non si ricorda dovesi è lasciata la macchina, in quale via, in quale parcheggio

Un fatto accaduto sicuramente a tanti almeno una volta. Ritornando dalle compere non torna in mente il ricordo di dove si è lasciata l’auto. Se l’avvenimento si ripete con una certa frequenza meglio riferire la cosa al proprio medico, dato che potrebbero essere segni diversi di una conclamata condizione di demenza. Di solito, succede a molte persone di non ricordare dove si sono dimenticate le chiavi di casa o gli occhiali da sole, ma La maggior parte delle volte, percorrendo la via a ritroso o ricostruendo le azioni svolte in successione si riesce a recuperare sia il ricordo che l’oggetto dimenticato. Se perdere oggetti o non ricordare dove si sono lasciati diventa un fatto ricorrente, non vi è dubbio che si è di fronte a un problema di memoria…

6. Quando una persona perde la cognizione del tempo

Appena svegli, se non si ricorda subito quale giorno è, niente paura, può succedere, se già dopo qualche secondo si ricostruiscono i fatti e si focalizza il giorno della settimana o anche la data o l’impegno o attività collegati. Se invece si è proprio persa la cognizione del tempo e si confondono le date, o addirittura le stagioni, mentre un certo stato di confusione prevale nei tentativi di ricordo, vuol dire che la perdita di memoria si è estesa alla cognizione del tempo.

7. Non riuscire a ricordarsi come si è arrivati in un certo luogo

Se entriamo in una stanza e non ci viene in mente il perché si tratta di un momento di mancanza di memoria, ma qualche attimo dopo sovviene rapido il ricordo del perché, quindi un fatto che non desta preoccupazione. Può però accadere ad una persona afflitta dalla perdita di memoria di entrare in un edificio o in un negozio senza poi riuscire a ricordare quale fosse la commissione da eseguire. Le persone affette da Alzheimer a volte perdono la consapevolezza di dove si trovano, in pratica diventano come smarrite, non ricordando neppure come ci sono arrivate.  È questa una vera e propria condizione per chiedere assistenza o aiuto.

8. Se la parola che si vorrebbe enunciare non viene in mente

Succede che proviamo a pronunciare in un discorso il nome di un ristorante che vorremmo consigliare, o citare il nome di un famoso attore del cinema, ma niente, vuoto assoluto. Questo succede a volte a tanti di noi. In presenza di malattia di Alzheimer si verifica una certa difficoltà ad esprimersi, a parlare ed anche a scrivere. Le persone affette possono non ricordare il nome di un loro familiare o di un vecchio amico. In pratica la persona con Alzheimer può non solo dimenticare un nome di persona a lui vicina ma anche non riuscire ad esprimere proprio un concetto non ricordando le parole che servono ad esprimerlo.

9. Appartarsi evitando di vedere amici e parenti

Naturalmente se si hanno difficoltà espressive o anche perdite significative della memoria si tende ad evitare di incontrare o frequentare amici, familiari o colleghi del lavoro, e si tende ad isolarsi progressivamente, mentre si perde interesse nella vita sociale e di comunicazione, e nelle consuete attività personali. Quando questo è lo scenario occorre fare il necessario per essere assistiti, aiutati e opportunamente curati a livello terapeutico.

10. Mettere alla prova la propria memoria con un test specifico

Se semplicemente si ha il sospetto che non si tratti di problemi fisiologici di invecchiamento o comunque non rilevanti ma si pensa di essere seriamente a rischio di una perdita progressiva e importante della memoria, con l’aiuto del medico si può ricorrere a un test di controllo della memoria. Questo può servire sia per orientare correttamente la diagnosi verso una demenza o una malattia di Alzheimer, considerando tutti gli aspetti della problematica clinica in esame, che per meglio comprendere anche l’effetto dei farmaci che la persona assume regolarmente.

11. Cosa fare in questi casi?

Se dai controlli medici effettuati non viene diagnosticato un problema di perdita di memoria, allora si può prevenire un peggioramento adottando delle strategie per allenare la memoria, leggendo libri facendo giochi che esercitano l’attenzione e la sfera intellettiva, in breve tenendosi in costante allenamento. Anche utile sarebbe aggiungere una dieta più equilibrata ed una costante attività di esercizio fisico. Se invece la diagnosi si orienta verso la demenza o la Malattia di Alzheimer occorre ricorrere alle opportune cure mediche, che prevedono tutta una serie di prescrizioni terapeutiche, consigli relativi alla prevenzione delle problematiche ricorrenti ed una guida alle metodiche assistenziali per la cura del paziente.

Perdita della memoria: invecchiamento, Demenza o Alzheimer?
A cura Redazione Medica del portale My Special Doctor

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