A qualcuno piace stare solo: per rilassarsi, riflettere senza distrazioni, ricaricare le energie mentali, mettere ordine tra i pensieri, avere la massima libertà di scegliere che cosa fare e quando. Questo stare da soli per scelta ha effetti positivi sull’organismo e va praticato ogni volta che se ne sente il desiderio o l’esigenza, pur senza esagerare. Cosa ben diversa è la solitudine, che è un “sentirsi soli” con connotazioni negative che si può sperimentare a prescindere dal fatto di avere o meno persone intorno. Numerosi studi hanno indicato che la solitudine, effettiva o soltanto percepita, promuove la depressione, l’abbassamento delle difese immunitarie, le malattie cardiovascolari. Soltanto per citare alcuni dei principali effetti sfavorevoli. Scopriteli tutti a questo link.
Se è l’Ictus che fa perdere la memoria
Il tessuto cerebrale che a causa di un ictus ha subito un improvviso black out di irrorazione sanguigna, dovrà riprendere le proprie funzioni rivascolarizzandosi. Funzioni come l’attenzione, linguaggio, il pensiero,