Quante ore bisogna dormire per notte? non è una regola fissa. I medici consigliano di dormire 7-8 ore a notte, ma il dato cambia da persona a persona.
Tuttavia sono in tanti a rimanere svegli tutta la notte o gran parte di essa preda di un’insonnia, che per alcuni può rappresentare un fatto occasionale o transitorio (incidenti, traumi, malattie), ma per altri diventare un disturbo che si ripete fino a diventare cronico.
L’insonnia è già di suo un disturbo significativo che modifica nelle persone la sfera delle abitudini, dei rapporti familiari, ed anche quella psicologica con notevole influenza sull’umore e sulle emozioni.
Se il problema clinico è lievemente più gestibile in condizioni climatiche più stabili diventa più oppressivo e di difficile gestione quando il caldo diventa persistente e crescente.
L’insonnia, già temibile nemico notturno, accompagnata dal caldo torrido delle città in estate può diventare un mix insopportabile che logora fisicamente chi ne soffre, dando luogo a vere e proprie situazioni di emergenza.
I rimedi da trovare sono in parte nell’ordine del ridurre l’impatto del caldo e in parte nel favorire il rilassamento ed il successivo addormentamento.
Per ridurre l’invettiva del caldo notturno:
• fare una cena leggera evitando cibi impegnativi e bere molta acqua, evitando del tutto l’alcol.
• usare lenzuola di cotone liscio, chiaro, che non fanno sudare
• mettere in corrente due finestre ai lati opposti della casa, o se si dispone di un climatizzatore, aprirlo su una temperatura di 26 gradi
• prima di coricarsi fare una doccia tiepida e non fredda
• prendere della valeriana che assicurerà un effetto sedativo e di rilassamento.
• indossare biancheria intima che possa assorbire il sudore
• evitare possibilmente di vedere la tv, talvolta troppo eccitante, preferendo una lettura distensiva
• disporsi nel letto in una posizione spaziosa e senza costrizioni
• evitare di pensare al caldo, di soffiarsi con ventagli, e di pensare di lasciare il letto, ma attendere pazientemente l’arrivo del sonno
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