Talvolta ci si chiede la ragione per cui durante i giorni di vacanza la gran parte delle coppie scopre una vita sessuale più vivace ed eccitante rispetto a quella solitamente vissuta nelle proprie camere da letto durante i giorni normali, e nasce spontaneo l’idea che si debba semplicemente replicare quell’atmosfera.
Certo, le persone in vacanza sono più rilassate, lontane dal lavoro e dalle responsabilità di tutti i giorni, e a questo si aggiunge l’opportunità di interrompere le tante connessioni di computer e telefoni, scoprendo un tempo ed una condizione assolutamente gradevole.
Entra quindi in gioco la consapevolezza di trovarsi lontani da casa e perciò più liberi, che nessuno chiamerà all’improvviso dal lavoro per dare un incarico o sapere qualcosa, ed anche la sensazione di avere più desideri, sentendosi più disinibiti.
Questo insieme di fatti genera un’atmosfera di leggerezza e di disponibilità nella coppia, condizione ideale per una sessualità più disinvolta, libera e non dipendente da troppi “se e ma”, ma stimolata anche fisicamente da una insolita vita all’aperto, da fattori complici come il caldo, il sole sulla pelle nuda, la libertà degli spazi, il mare, la montagna, la varietà della natura, tutti elementi che aiutano la coppia a sentirsi più unita, più libera di apprezzare e godere il proprio legame.
Al ritorno dalle vacanze la coppia si propone di portare a casa la rinnovata sessualità, ma gradualmente, nonostante le loro migliori intenzioni, scivola di nuovo nelle stesse condizioni di una sessualità più stanca e stagnante.
Molte e complesse le cause della difficoltà di ricreare nella vita quotidiana le stesse atmosfere del sesso “in vacanza”.
Per vederci chiaro sulle ragioni le persone dovrebbero ripartire dall’inizio, dai tempi in cui la loro coppia era molto coinvolta e viveva una vita sessuale eccitante e molto attiva, in pratica molto simile al sesso vacanziero, che però col passare del tempo si è trasformato in routine, divenendo più raro, meno intenso e pertanto meno esaltante.
Il calo ha riguardato sia la qualità che la quantità degli incontri sessuali, divenendo talvolta per le donne uno dei tanti “compiti domestici” da eseguire e per gli uomini un metodo di rilassamento per dormire meglio.
Quindi l’obiettivo reale non è solo quello di vivere la condizione del “sesso in vacanza” ma anche quello di riconquistare la sessualità di cui la coppia godeva all’inizio della relazione.
Allora ci si domanda quali siano nella vita di tutti i giorni i fattori che contribuiscono ad opacizzare una relazione e a farle perdere smalto?
La risposta più scontata e, in fondo, più banale è data dal sopravvento della routine.
Quando i partners di una coppia non si vedono più come individui che si scelgono a vicenda, ma come un’unica entità, perdono in qualche modo un po’ di identità e questo contribuisce a rendere più sbiadito il livello di attrazione. La relazione diventa meno stretta e intima, più superficiale e scontata: c’è meno contatto visivo; le conversazioni diventano meno personali; c’è meno interesse nel parlare e nell’ascoltarsi a vicenda; meno spontaneità e minor voglia di giocherellare insieme.
Conseguentemente anche Il fare l’amore diventa abituale, in alcuni casi anzi si ferma del tutto. Entrambi i membri della coppia vengono coinvolti in ruoli prefissati. Non sono più le persone interessanti che si sono innamorate ma sono il professionista, la casalinga o il genitore e la comunicazione si limita ad interazioni sugli aspetti pratici di questi diversi ruoli.
D’altra parte il sentire l’altro come conosciuto e “acquisito” dà sicurezza ed attenua l’ansia della perdita e dell’abbandono, sentimenti che accompagnano sempre l’inizio di una relazione sentimentale.