ARTICOLI CORRELATI

Tumore al cervello: cosa sapere

I tumori cerebrali non hanno sintomi tipici, perché inducono disturbi comuni a molte altre malattie del sistema nervoso. Questi sintomi dipendono dalle dimensioni del tumore e dalla parte del cervello interessata,

Bulimia nervosa: cos’è e come curarla

La bulimia è uno dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. Si caratterizza per l’eccessiva assunzione di cibo, le cosiddette abbuffate, seguite da episodi volti a liberarsi della quantità di cibo ingerita,

Il dolce far niente: la stagione dell’ozio

Le ferie, le vacanze, il tempo libero, diventate possibilità per tutte o quasi) le classi sociali, sono solo un altro spazio da riempire, da occupare in base ad un nuovo imperativo categorico che, a seconda delle situazioni o delle fasce d’età, può essere "devi divertirti", "devi rilassarti", "devi visitare e conoscere".

Il rigurgito della valvola mitrale

E’ una condizione in cui i lembi della valvola mitrale non si chiudono in modo ermetico, provocando la fuoriuscita di sangue all'indietro nell'atrio sinistro del cuore.

Quarantena: impatto e costi psicologici

The Lancet Journal ha pubblicato una recentissima review relativa all’impatto e al costo in termini psicologici derivanti dalla quarantena.  Sono stati presi in considerazione 24 lavori fatti tra il 2004

Il cervello dei minori abbandonati

child-817373_1280
Alterazioni di circuiti nervosi fondamentali, ma con l’affidamento familiare il recupero è possibile

Un gruppo di ricerca dell’Ospedale dei bambini di Boston della Harvard Medical School ha documentato, su JAMA Pediatrics, le alterazioni che si producono nei circuiti cerebrali di bambini vissuti negli orfanotrofi di Bucarest. Lo studio, iniziato nel 2001, fa parte di un progetto, denominato Bucharest Early Intervention Project, che coinvolge i 6 orfanotrofi della capitale romena, tre Università statunitensi con capofila Harvard, tre Fondazioni, con capofila Mac Arthur Foundation di Chicago, il cui obiettivo è esaminare gli effetti della istituzionalizzazione infantile sullo sviluppo del cervello e del comportamento e, al tempo stesso, verificare se l’affidamento familiare abbia la capacità di recuperare i danni cerebrali.

Le caratteristiche dello studio sono davvero uniche. 136 bambini attorno ai due anni di età, che stavano in orfanotrofio dalla nascita o comunque da pochi mesi dopo la nascita, sono stati divisi in modo casuale (random) in due gruppi, uno inviato in affidamento e l’altro che è rimasto in orfanotrofio. Una scelta che all’istante lascia perplessi, ma occorre sapere che, prima di questo progetto, a Bucarest non c’era un programma di adozioni, che quindi inizia con l’attività del gruppo statunitense, che copre le spese di affidamento e l’addestramento di assistenti sociali che avranno il compito di fornire un costante supporto alle famiglie affidatarie. Infine, lo studio ha previsto un gruppo di controllo formato da bambini di Bucarest della stessa età che vivono in famiglia. Tutti i bambini sono stati osservati per circa 8 anni ad intervalli regolari, monitorando il loro sviluppo intellettivo e comportamentale fino quindi a un’età compresa tra i 9 e gli 11 anni. Infine, un campione per ognuno dei tre gruppi è stato selezionato per essere sottoposto a una minuziosa ed estesa indagine cerebrale realizzata con la tecnica della Diffusione del tensore. Questa tecnica, in sigla DTI (immagini di diffusione del tensore), consente di visualizzare i fasci di fibre di materia bianca che connettono le aree cerebrali tra di loro.

I bambini in orfanotrofio hanno mostrato alterazioni nella microstruttura della materia bianca in una serie di circuiti e segnatamente: la parte centrale (cosiddetto body) del corpo calloso, il cingolo, la corona radiata, il fornice, la capsula esterna, l’area retro-lenticolare della capsula interna e il lemnisco mediale. Le immagini cerebrali di tutti questi circuiti cerebrali dei bambini istituzionalizzati, con l’unica eccezione dell’area retro-lenticolare della capsula interna, mostrano deficit di collegamento, che spiegano anche i disturbi comportamentali, cognitivi e nella gestione delle emozioni che, con maggiore frequenza, sono presenti in questi bambini abbandonati. Intrigante è l’eccezione dell’area retro-lenticolare della capsula interna che, invece d’ indebolirsi, si mostra ispessita e quindi più funzionale. Quest’area fa parte del sistema visivo ed è l’area sensoriale studiata assieme al lemnisco mediale, che è una via nervosa che trasporta la sensibilità dal corpo al cervello, che invece è deficitaria come tutti gli altri circuiti. Verrebbe da pensare che negli orfani istituzionalizzati ci sia una maggiore acutezza visiva, come necessità di stare sempre in allerta, e una scarsa sensibilità tattile, un ottundimento dei sensi dalla mancanza di carezze e più in generale da scarso contatto umano .

I bambini in affidamento invece mostrano immagini cerebrali del tutto simili ai bambini che vivono in famiglia, anche se alcune alterazioni nella materia bianca sono ancora visibili nel corpo calloso e nella corona radiata. Questo studio è di grande importanza non perché sia il primo. Da ultimo un lavoro del gruppo di RJ Davidson dell’Università del Wisconsin-Madison, su Biological Psychiatry del 15 febbraio, documenta, in bambini abbandonati o sottoposti ad abusi fisici o a miseria economica, alterazioni strutturali su aree di materia grigia fondamentali come l’amigdala e l’ippocampo. L’ importanza dello studio di Harvard sta nel fatto che è un disegno randomizzato controllato, di tipo prospettico con all’interno la dimostrazione che l’affidamento familiare non è solo un obbligo etico verso questi “innocenti” (da cui prese il nome il famoso orfanotrofio di Firenze), ma è anche un intervento sanitario efficace, che anche nel nostro Paese, che pur ha abolito a partire dal 2006 gli orfanotrofi, sarebbe il caso di estendere senza indugi. Sono circa 15.000 i minorenni affidati a case famiglia, che certamente non sono orfanotrofi ma che ovviamente non sono neanche una famiglia, con un costo economico stimato di oltre 40.000 euro l’anno a bambino. Questi soldi potrebbero essere spesi meglio.

di Francesco Bottaccioli

SPECIALISTI IN EVIDENZA

  • Foto del profilo di Dott. Franco Cicerchia
    attivo 3 anni, 10 mesi fa

    Oculisti, Agopuntori, Medici di Base

    • Via Alcide de Gasperi 39 - Palestrina
    telefono
  • Foto del profilo di Dott.ssa Maria Grazia Caruana
    attivo 3 anni, 10 mesi fa

    Medici Estetici, Medici di Base

    • Viale Prassilla 41 - Roma
    telefono
  • Foto del profilo di Dr. Sergio Ettore Salteri
    attivo 3 anni, 10 mesi fa

    Medici di Base, Chiropratici, Posturologi

    • Via Vial di Romans 8 - Cordenons
    telefono
  • Foto del profilo di Dr. Lucia Catalano
    attivo 3 anni, 10 mesi fa

    Ginecologi, Senologi, Medici di Base

    • Via Belluno 1 - Roma
    telefono
  • Foto del profilo di Dr. Francesca Marceddu
    attivo 3 anni, 10 mesi fa

    Anestesisti, Medici di Base

    • Via del Risorgimento 49 - Pirri
    telefono

PATOLOGIE CORRELATE

Anoressia

L’anoressia nervosa è un disturbo del comportamento alimentare che induce chi ne soffre a privarsi volontariamente del cibo o ad assumerne quantità estremamente limitate e non compatibili con le richieste

Nevralgia del trigemino

Il nervo trigemino è il quinto delle dodici coppie di nervi cranici presenti nella testa; è il nervo responsabile di fornire sensazioni al viso. Un nervo trigemino corre sul lato

Cefalea

La cefalea, il cosiddetto “mal di testa”, è probabilmente la forma più comune di dolore. Si tratta di un dolore cronico o ricorrente che interessa varie strutture del capo, come
Dsturbo bipolare

Disturbo bipolare

Il disturbo bipolare è un disturbo dell’umore complesso e delicato da gestire che porta chi ne soffre a sperimentare periodi di umore depresso, caratterizzati da sintomi analoghi a quelli della

Malattia di Alzheimer

La malattia di Alzheimer è la più comune e severa patologia degenerativa del cervello, caratterizzata da un progressivo decadimento delle funzioni cognitive (in particolare, della memoria e del linguaggio), associato

Sincope

Con il termine sincope ci si riferisce a un episodio di svenimento, ossia a un’improvvisa perdita dei sensi, che può interessare persone di qualunque età e che può essere indotta

Apnee ostruttive notturne

Durante il sonno possono verificarsi degli episodi ripetitivi di ostruzione delle vie aeree superiori, spesso accompagnati a riduzione della saturazione di ossigeno. Tali episodi si accompagnano nella quasi totalità dei

Disturbo da attacco di panico

Il disturbo da attacchi di panico è una malattia psichiatrica caratterizzata da episodi di improvvisa e intensa paura, angoscia e sensazione di morte imminente o forte timore per la propria

Ansia

L’ansia o, più precisamente, il “disturbo d’ansia generalizzata”, come indicato nel “Manuale diagnostico statistico dei disturbi mentali – DSM 5”. È una malattia psichiatrica caratterizzata da: preoccupazione e ansia intense

Attacco di panico

Cosa si intende per attacco di panico? Si intende come la manifestazione improvvisa di una forte paura accompagnata da un’altrettanto intensa sintomatologia fisica pur in assenza di un reale pericolo
CULTURA E SALUTE
 
AGGIORNAMENTI
 
PERCORSI
 

la tua pubblicità
in esclusiva SU
MY SPECIAL DOCTOR

completa il form e sarai ricontattato da un nostro responsabile