Un’elevata assunzione di glutine nelle prime fasi di vita si è associato a un aumentato rischio di celiachia in un nuovo studio condotto da un team di ricercatori del Nord Europa.
«Abbiamo scoperto che un bambino di un anno nella fascia più alta di assunzione di glutine ha un rischio doppio di sviluppare autoimmunità della malattia celiaca, una fase che spesso prelude alla celiachia vera e propria; – ha dichiarato all’agenzia Reuters il coordinatore della ricerca Karl Marild dell’Istituto norvegese di salute pubblica norvegese e del Queen Silvia Children’s Hospital di Göteborg, in Svezia – per me è stato sorprendente trovare un’associazione così forte, data la natura onnipresente del glutine nella nostra dieta».
Marild e colleghi hanno utilizzato i dati relativi a 1.875 bambini forniti da un altro studio (Daisy – Diabetes AutoImmunity Study in the Young) che aveva invece l’obiettivo di indagare la predisposizione al diabete mellito di tipo 1. Tra i punti a favore, il lunghissimo follow-up: i partecipanti sono stati seguiti dal 1993 fino al gennaio 2017. I bambini sono stati suddivisi in tre gruppi a seconda della quantità di glutine assunta con l’alimentazione nel periodo in cui avevano da un anno a due anni di età. I ricercatori hanno poi confrontato i dati dei partecipanti, ormai adulti, appartenenti alla fascia di assunzione maggiore di glutine con quelli della fascia inferiore, mostrando per i primi un maggior rischio del 96% di celiachia e del 117% di autoimmunità della malattia celiaca: in altri termini, un raddoppio del rischio.
«Se i nostri risultati saranno confermati – ha detto Marild – potranno fornire una comprensione un po’ migliore su un aspetto significativo della probabile eziologia multifattoriale di questa malattia. È importante sottolineare che non raccomandiamo un cambiamento nelle pratiche di alimentazione pediatrica, perché il nostro è stato uno studio osservazionale e non in grado di mostrare un rapporto di causa effetto».
È altresì necessario specificare che il consumo di alimenti ricchi di glutine nelle persone adulte non celiache non è mai stato associato ad alcun effetto negativo. Le diete senza glutine, molto di moda negli Stati Uniti, impegnative, inutili e costose, possono comportare dei rischi e il loro effetto salutare rientra tra le numerose “bufale” mai dimostrate, ma molto diffuse in ambito nutrizionale.
Mårild K, Dong F et al. Gluten Intake and Risk of Celiac Disease: Long-Term Follow-up of an At-Risk Birth Cohort. Am J Gastroenterol. 2019 May 9.