Nella fase iniziale della retinopatia diabetica possono non esserci sintomi. E’ molto importante non aspettare di vedere meno per farsi visitare. Rapidi cambiamenti dei valori glicemici, anche in assenza di una franca retinopatia, possono comportare transitori annebbiamenti della vista. Se la macula, la parte centrale e più nobile della retina, si riempie di liquido (edema) e sangue, a causa della malattia diabetica, la visione si offusca più seriamente, e il recupero visivo, anche dopo trattamento è più difficile. Se invece si vedono improvvisamente punti neri, corpi mobili o un completo annebbiamento nel campo visivo, potrebbe trattarsi di un sanguinamento interno dovuto alla crescita di nuovi vasi sanguigni anormali e fragili che perdono liquido e sangue, a livello retinico e del nervo ottico. Questa fase è nota come retinopatia diabetica proliferante. E’ importante farsi visitare con urgenza se si nota un peggioramento della vista perdurante più di qualche giorno, e non associato a uno sbalzo glicemico.
Occhi
Sindrome di Sjogren
Nel 1933 il medico svedese Henrik Sjögren descrisse per la prima volta un gruppo di donne in cui l’artrite cronica era accompagnata da secchezza oculare e della bocca, scoprendo di fatto una condizione che ancora oggi porta il suo nome.
La sindrome di Sjögren è una malattia infiammatoria che può colpire molte parti diverse dell’organismo, ma che nella maggior parte dei casi danneggia le ghiandole lacrimali e salivari. Chi ne è affetto soffre di
- irritazione,
- secchezza o bruciore agli occhi.
Sono anche frequenti la bocca secca (o la difficoltà a mangiare cibi secchi) e il gonfiore delle ghiandole intorno al viso e al collo. Alcuni pazienti hanno il naso, la gola, la vagina e la pelle secca. Piuttosto comuni, inoltre, sono la difficoltà di deglutizione e i sintomi del reflusso acido.
Strabismo: un problema oculare spesso ereditario
Lo strabismo una condizione patologica che provoca un allineamento scorretto degli occhi, i quali risultano quindi guardare in due differenti direzioni in maniera più o meno evidente. Ne esistono tipologie non gravi, come lo strabismo di Venere, e varietà che invece influiscono in modo deciso sulla visione.
Cos’è lo strabismo: cause e sintomi
Il sistema visivo è una macchina perfetta e basata sulla simmetria degli occhi: la visione funziona grazie alla precisione degli assi visivi, che trasmettono le due diverse immagini poi elaborate dal nervo ottico e unite in modo da essere interpretate sia nel soggetto sia nella loro presenza all’interno dello spazio. Quando gli assi visivi non sono perfettamente allineati e un occhio guarda in una direzione diversa rispetto all’altro si parla di strabismo, una condizione è provocata dal malfunzionamento dei muscoli oculari estrinseci, che rendono difficile o impossibile l’orientamento di ciascun occhio su un obiettivo specifico e per conseguenza inficiano la visione binoculare e la percezione della profondità.
Uveite dell’occhio
Uveite è un termine generico che descrive un gruppo di malattie infiammatorie causa di gonfiore, infiammazione e danni ai tessuti oculari; il termine trae origine dal fatto che queste condizioni spesso colpiscono una parte dell’occhio chiamata uvea, anche se l’uveite non si limita a questa struttura, colpendo spesso anche cornea, sclera, retina, nervo ottico e vitreo.
Le principali cause sono:
- trauma oculare,
- agenti infettivi, soprattutto virus e batteri,
- malattie sistemiche, soprattutto di tipo autoimmune.
Trattamento dell’ambliopia – occhio pigro
Il termine ambliopia o più comunemente “occhio pigro”, indica quella condizione in cui è presente una riduzione dell’acuità visiva (cioè la qualità della visione) maggiore in un occhio rispetto all’altro.
L’ambliopia è di solito monolaterale (colpisce un solo occhio), ma può presentarsi anche in forma bilaterale (cioè interessando entrambi gli occhi).
Il trattamento che si utilizza nel nostro Centro ha l’obiettivo di massimizzare la performance del soggetto ambliope, attraverso:
-
Utilizzo di occhiali – le lenti stimolano progressivamente gli occhi ad avere una qualità della visione sempre migliore.
-
Svolgimento di sedute di potenziamento delle abilità visive – il training ha lo scopo di stimolare l’occhio pigro a lavorare in maniera coordinata e simultanea con l’altro occhio, attraverso delle specifiche tecniche di allenamento visivo.
Cheratite: sintomi, cause e cura
La cheratite è un’infiammazione della cornea, quella delicatissima e preziosa membrana trasparente che riveste e protegge la parte anteriore del nostro occhio. Da cosa è causata la cheratite? Ci sono soggetti più o meno predisposti a contrarla? E soprattutto, come si può trattare e risolvere? Cerchiamo di fare chiarezza sull’argomento.
La cornea presenta una forma ed una struttura che la rendono perfetta per il ruolo che riveste nella funzione visiva. Essa è composta per la maggior parte da fibre di collagene disposte in modo da permetterne una perfetta trasparenza. La cheratite è un’infiammazione della cornea che, se non diagnosticata e trattata per tempo, può danneggiare la struttura della cornea e compromettere anche seriamente la capacità visiva.
Congiuntivite virale e batterica: sintomi e rimedi
La congiuntivite può essere di varia natura, virale, batterica, allergica; è importante una corretta diagnosi per una corretta cura a cui associare rimedi naturali efficaci. Vediamo i sintomi e i rimedi naturali della congiuntivite virale e di quella batterica
I virus che possono provocare la congiuntivite sono vari come l’herpes simplex e zoster, l’adenovirus, il mollusco contagioso.
La congiuntivite virale è infettiva quindi deve essere debellata in tempi rapidi; la congiuntivite batterica è invece causata da alcune forme di Staphylococchi, dallo Streptococco pneumoniae, dall’Haemophilus influenzae, e dalla Moraxella Catarrhalis, batteri infettivi che possono trasmettersi da persona a persona per rapporti ravvicinati, a causa dell’uso di lenti a contatto, per malattie da raffreddamento, da sinusite e anche da malattie veneree.
Glaucoma: cos’è, cause e sintomi premonitori
Il glaucoma è una malattia che colpisce il nervo ottico e che, se non viene curata nel modo giusto, può portare anche alla cecità. Per questo motivo è importante imparare a riconoscere i suoi sintomi premonitori.
Il glaucoma dunque è una patologia degli occhi ed è legata all’aumento della pressione endoculare. Si tratta di un problema molto diffuso che, secondo i dati, è la seconda causa di cecità al mondo. Qual è la sua causa? Il glaucoma è provocato da un deflusso dell’umore acqueo, ossia il liquido che si trova nell’occhio. Se si accumula eccessivamente infatti aumenta la pressione intraoculare, portando ad uno schiacciamento del nervo ottico.
Occhio secco: cos’è?
La secchezza oculare, anche detta sindrome dell’occhio secco, si verifica quando la produzione di lacrime è inadeguata o quando queste hanno una consistenza anomala e quindi evaporano troppo rapidamente.
La secchezza può essere di breve durata oppure persistere nel tempo (condizione cronica); può interessare chiunque, ma è sicuramente più comune all’aumentare dell’età, quando arriva ad interessare fino a un soggetto su tre nella popolazione anziana.
Può combinarsi a una serie di sintomi, quali fastidio e dolore e può essere associata all’infiammazione della superficie dell’occhio; se non trattata questa condizione può determinare dolore, ulcere, cicatrici corneali e la perdita parziale della vista. La perdita permanente della vista a seguito della secchezza oculare è comunque poco frequente.
Formaldeide: cos’è?
La formaldeide è un gas che si dissolve nell’acqua, dando origine ad una soluzione di formalina. Nell’atmosfera il gas formaldeide è molto irritante e causa tosse, lacrimazione, bruciore e dolore oculare, irritazione bronchiale ed edema polmonare. Se un soggetto ingerisce la formalina, essa si comporta come agente corrosivo.
Trattamento
Le reazioni ai vapori devono essere trattate in modo sintomatico, con la certezza di evitare ulteriori esposizioni. Quando la formaldeide viene ingerita il trattamento da utilizzare è lo stesso dell’avvelenamento da corrosivi.
Fonte: Vadecum di terapia degli avvelenamenti di Roy Goulding
Il colore degli occhi può rivelare alcuni problemi di salute?
Davvero molte persone ritengono un viso con occhi marroni più affidabile?O che gli occhi blu predisporrebbero al cancro? Le risposte potrebbero sorprendere.
Lesioni oculari
Le lesioni oculari sono gravi, in quanto possono portare alla perdita della vista o ad un’infezione. È, quindi, importante chiedere la consulenza di un’oculista.
Lesioni penetranti
Molte lesioni penetranti sono evidenti. Bisogna sospettare una lesione penetrante ogni volta che si osserva una lacerazione o un taglio alla palpebra.
Cosa fare?
- Non bisogna rimuovere per nessun motivo gli oggetti conficcati nell’occhio.
- Proteggere l’occhio con un’imbottitura intorno all’oggetto.
- Coprire l’occhio sano con una benda per evitare movimenti dell’occhio danneggiato.
Traumi oculari
Nel caso si tratti di traumi oculari applicare un impacco di ghiaccio per 15 minuti, in modo da ridurre la tumefazione ed il dolore. È necessario che il paziente si rechi dall’oculista in caso di dolore o riduzione della vista.
Tagli dell’occhio e della palpebra
Nel caso di tagli, è necessario bendare entrambi gli occhi e non applicare pressione sull’occhio leso, in quanto ciò potrebbe danneggiare la vista.
Ustioni chimiche
Spesso gli alcali possono causare danni più gravi rispetto agli acidi, in quando penetrano in profondità e agiscono più a lungo. Se si parla di alcali si tratta di detergenti a secco, detersivi, cemento, ammoniaca, gesso e soda caustica. Gli acidi più comuni invece sono: acidi nitrico, acido solforico, acido cloridrico ed acido acetico. Il danno si può verificare nel giro di 5 minuti, per cui è molto importante essere veloci nella rimozione della sostanza chimica.
Avulsione dell’occhio
Un forte colpo sull’occhio può provocare la fuoriuscita dell’occhio stesso dalla cavità. Per prima cosa è importante coprire l’occhio con una medicazione umida e proteggerlo con un bicchiere di carta o un cartone ripiegato. Coprire l’occhio sano con una benda, in modo da bloccare i movimenti dell’occhio leso.
Corpi estranei
I corpi estranei oculari sono la causa più frequente di lesione oculare.
Cosa fare?
- Evitare che il paziente si strofini l’occhio ed evitare che rimuova il corpo estraneo.
- Sollevare la palpebra superiore sopra quella inferiore e permettere alle lacrime di portare via l’oggetto all’interno dell’occhio. Se l’oggetto rimane all’interno, mantenere l’occhio chiuso.
- Cercare di estrarre l’oggetto sciacquando con acqua tiepida. Mantenere aperte le palpebre e muovere l’occhio mentre si risciacqua.
- Se l’oggetto è visibile, cercare di eliminarlo con una garza sterile o con un panno umido e pulito.
Ustione da luce
Le ustioni da luce sono causate dalla luce ultravioletta ed il dolore si sviluppa dopo alcune ore dall’esposizione. È necessario coprire gli occhi con un impacco freddo e se il dolore persiste prendere un analgesico.
Lenti a contatto
Se un paziente ha una lesione oculare e porta le lenti a contatto, deve rimuoverle immediatamente.
Fonte: Guida Tascabile di Pronto Soccorso di Mediserve
Disturbi della vista in età adulta: le principali cause
Quando si inizia a vedere male da vicino o da lontano in modo persistente oppure si ha la testa pesante o fastidio agli occhi dopo aver letto o usato il computer a lungo, nella maggioranza dei casi alla base c’è un “difetto di rifrazione” (come la miopia, la presbiopia o l’astigmatismo) oppure una sindrome dell’occhio secco non ancora diagnosticati. Se si hanno più di 60 anni, il peggioramento della vista può essere legato alla cataratta o alla degenerazione maculare senile. In tutti i casi, rivolgersi subito all’oculista aiuta a evitare fastidi e complicanze, nonché talvolta a diagnosticare malattie che interessano altri organi o l’intero organismo e che hanno il peggioramento della vista tra i loro sintomi caratteristici. Ecco le più diffuse.
Come trovare gli occhiali giusti per ogni occhio
Oltre che un indispensabile ausilio medico per chi ha difetti visivi e un mezzo irrinunciabile per proteggere gli occhi dai raggi solari, gli occhiali negli ultimi anni sono sempre più diventati un accessorio di moda e un oggetto centrale nel definire lo stile personale. Fatto assolutamente lecito, a patto di non anteporre l’estetica alla funzione. Il tipo di occhiale ideale per ogni occhio deve infatti sempre presentare caratteristiche in linea con lo scopo per il quale viene indossato e lenti di ottima qualità, anche se non è presente un problema oculare particolare. Ecco qualche consiglio per indirizzare la scelta caso per caso.
Occhi: ecco perché lacrimano
Quando si piange, si sa quasi sempre perché, ma quando gli occhi iniziano a lacrimare da soli comprenderne la ragione può non essere così semplice. Può essere colpa dell’eccesso di polvere presente in una stanza, di un pelucchio o di un frammento entrati accidentalmente nella palpebra, oppure dell’inquinamento atmosferico (se si è sensibili) o dei pollini (se si è allergici). Paradossalmente, poi, tra le cause più diffuse di eccessiva lacrimazione c’è la sindrome dell’occhio secco, come sa bene chi ne soffre. Ma i problemi oculari o le malattie sistemiche che possono interferire con la lacrimazione, rendendola eccessiva o troppo scarsa, sono numerose: scoprite qui quelle più frequenti.
State proteggendo i vostri occhi?
La vista è il bene più prezioso. E chi soffre di comuni disturbi della visione, come miopia o presbiopia, o della fastidiosa e sempre più diffusa sindrome dell’occhio secco sa che non si tratta soltanto di un detto popolare. Vedere bene è fondamentale per assicurarsi una buona qualità di vita: per questo è fondamentale adottare ogni giorno qualche accorgimento per proteggere gli occhi e sottoporsi a controlli regolari, soprattutto durante l’infanzia e dopo i 40 anni. Voi come vi comportate? Ecco un test per scoprirlo.
Contrastare l’evoluzione della miopia nei bambini con la luce
Per ridurre il rischio di sviluppare miopia, gli occhi dei bambini devono essere esposti sia alla luce chiara brillante tipica di un giorno di sole, sia a quella soffusa presente in stanze poco illuminate: soltanto così si possono stimolare adeguatamente i diversi tipi di fotorecettori.
La miopia è un difetto della visione estremamente diffuso in persone di ogni età, che tipicamente insorge nell’infanzia/adolescenza per peggiorare poi in età adulta, talvolta complicandosi durante l’invecchiamento con problematiche ulteriori come il glaucoma, il distacco della retina o la cataratta.
In base alle stime, nel 2050, a essere interessata da miopia ed esposta a un aumentato rischio di disabilità visiva sarà circa la metà della popolazione mondiale. E, forse, si tratta di una stima benevola, se si considera l’impatto negativo che già sta avendo l’esposizione protratta agli schermi di smartphone, computer, tablet ecc. e a condizioni di illuminazione spesso inadeguate tanto in ambito domestico quanto nei luoghi di lavoro.
Posto che, una volta instaurata, la miopia è difficilmente recuperabile, per contenere le dimensioni di quella che può essere considerata una vera e propria epidemia e tutelare la vista di milioni di persone è necessario favorire un efficiente sviluppo dell’occhio e prevenire l’insorgenza del difetto visivo fin dai primi anni di vita.
Secondo gli studi condotti finora, per farlo può non essere necessario ricorrere a farmaci o ad altri interventi specifici: basterebbe esporre regolarmente gli occhi dei bambini alla luce giusta, ossia quella in grado di stimolare opportunamente i fotorecettori presenti nella retina (coni e bastoncelli).
A riguardo, dati ottenuti, prima in modelli animali e poi nell’uomo, hanno indicato che l’esposizione alla luce chiara intensa, tipica dei giorni di sole, ha un’azione preventiva nei confronti della miopia. In particolare, uno studio ha segnalato che i bambini esposti per più tempo alla luce ambientale brillante, durante il gioco o l’attività fisica all’aperto, hanno meno probabilità di sviluppare miopia. Mentre un’altra indagine ha riscontrato che i bambini miopi tendono a stare più spesso in casa e, quindi, a beneficiare meno dello stimolo positivo della luce chiara.
D’altro canto, un recente studio condotto presso il Georgia Institute of Technology di Atlanta (Stati Uniti) avverte che non è soltanto la luce brillante dell’ambiente esterno ad avere un effetto protettivo nei confronti della miopia, ma anche quella soffusa, tipica della sera o delle stanze in penombra. Il riscontro, soltanto apparentemente in antitesi con il precedente, si giustifica con il fatto che l’occhio è un organo molto complesso, comprendente fotorecettori di diverso tipo, naturalmente sollecitati da radiazioni luminose di lunghezza d’onda differente.
La luce chiara stimola meglio i coni, responsabili della visione a colori, mentre la luce soffusa stimola meglio i bastoncelli, ossia i fotorecettori deputati a captare le radiazioni meno intense e responsabili della visione in bianco e nero, tipica delle situazioni in cui l’illuminazione è scarsa. Per prevenire efficacemente la miopia in età pediatrica sembra essere necessaria un’esposizione bilanciata sia alla luce brillante sia a quella soffusa per permettere a tutti i componenti dell’occhio di svilupparsi al meglio e in modo armonico.
Fonte
Landis EG et al. Dim Light Exposure and Myopia in Children. Invest Ophthalmol Vis Sci. 2018;59(12):4804-4811. doi:10.1167/iovs.18-24415
Halloween: alcune precauzioni per proteggere pelle e occhi
La tradizionale festa di Halloween è ormai alle porte. E’ quasi tutto pronto per la notte delle streghe del prossimo 31 ottobre. I vari locali hanno organizzato party e spaventose feste in maschera ed i più piccoli si preparano a bussare ai campanelli al suono di “dolcetto o scherzetto?”. Dietro questa festa però, spaventosa e al tempo stesso divertente, si nascondono non pochi pericoli per la salute del nostro organismo, in modo particolare per la pelle e i nostri occhi.
Attenti agli occhi
Alcuni dei pericoli principali che possono scaturire in seguito ai vari travestimenti bizzarri e maschere estrose, riguarda proprio la salute dei nostri occhi. E’ uso comune infatti, durante questa festa, indossare lenti a contatto colorate e fluorescenti per dare al proprio travestimento un aspetto ancora più inquietante. A tal proposito è molto importante l’appello della Association of Optometrists birtannica che, attraverso i suoi esperti, sottolinea la pericolosità di questi accessori. Molto spesso le lenti a contatto vengono acquistate su internet o nei piccoli negozi di oggettistica e sono di qualità scadenti e per questo pericolose. A questo si aggiunge anche la poca cura che si riserva alle lenti, anche se di buona qualità. Capita infatti di condividerle con altre persone, tenerle per un tempo troppo lungo o addirittura conservarle in acqua di rubinetto: tutte azioni che possono portare a risvolti negativi per i nostri occhi fino anche a causare problemi permanenti alla vista.
“Tratto pazienti con problemi causati dalle lenti tutti gli anni – racconta ad esempio alla Bbc Badrul Hussain, optometrista del Moorfields Eye Hospital – anche bambini sotto i 16 anni. Non conoscere gli elementi basilari dell’uso delle lenti a contatto può facilitare il rischio di sviluppare problemi anche permanenti”.
Un pericolo anche per la pelle
Un altro monito viene da alcune agenzie USA, tra cui la Cdc, che raccomanda di prestare particolare attenzione alla qualità dei cosmetici utilizzati per realizzare i travestimenti. Si consiglia di provare questi prodotti prima su una porzione ridotta della cute per verificare eventuali allergie o qualsiasi altro tipo di fastidio o irritazione. Molto importante inoltre è rimuovere completamente il trucco prima di mettersi a letto.
Un altro pericolo è rappresentato dai costumi stessi, specialmente per i più piccoli. Tutti i travestimenti infatti dovrebbero essere a prova di fuoco e non contenere sostanze coloranti che potrebbero nuocere alla salute. Infine per i bambini che hanno intenzione di bussare alle porte per chiedere dolcetti, è sconsigliato accettare prodotti non confezionati e fatti in casa da sconosciuti ed evitare di mangiare troppi dolci e quindi assumere troppi zuccheri e calorie. “I genitori di bambini molto piccoli inoltre – si legge ancora nel comunicato del Cdc – dovrebbero rimuovere ogni dolcetto a rischio soffocamento, dalle gomme da masticare alle caramelle dure ad eventuali piccoli giochi che potrebbero essere stati messi nei sacchetti”.