Come arriva la malattia:
I numeri di persone colpite dalla tiroidite di Hashimoto è molto alto e in crescita in tutti i paesi del mondo, e spesso alcune già interessate da ipotiroidismo possono divenire un bersaglio per questa patologia.
A determinare questa malattia è l’apparato immunitario che dà luogo ad un ipotiroidismo con produzione di anticorpi tiroidei autoimmuni.
Ma come si stabilisce la tiroidite di Hashimoto?
E’ importante prima di tutto fare riferimento alla diagnosi della patologia, in quanto talvolta viene riferita alla presenza di anticorpi anti-tiroide, che se rilevati oltre un certo livello, fanno scattare una diagnosi di Hashimoto, anche se gli anticorpi non sono ancora penetrati nella tiroide e hanno iniziato a danneggiare il tessuto ghiandolare.
In pratica alcuni studi non considerano la sola presenza di anticorpi nel sangue come una prova diagnostica di Hashimoto ma ritengono che tale diagnosi si possa emettere solo quando risulta danneggiato la ghiandola tiroidea.
In base a questo concetto si specifica che solo alcuni anticorpi sono di tipo antitiroideo mentre altri anticorpi non sembrano essere riferibili alla tiroidite ma ad altre patologie autoimmuni come ad esempio l’Artrite Reumatoide mentre i livelli rilevati di anticorpi antitiroidei risultano elevati, ma il tessuto tiroideo non appare danneggiato. Quindi, solo vedere la presenza degli anticorpi anti-tiroide non è sufficiente per confermare una diagnosi.
Solo una biopsia con ago del tessuto ghiandolare tiroideo potrà rivelare se vi è stato o meno una infiltrazione di anticorpi antitiroidei con segni evidenti di alterazione.
- Trattamento per curarla e farla regredire.
Se la tiroide fiìunziona bene e e non si riscontrano degli squilibri ormonali, il trattamento potrà essere più basato su un regime di vita che non faccia aggravare la tiroide e che possa prevenire disturbi collegati, mentre se si necessita dell’impiego di farmaci allora va stabilita una terapia che sarà proporzionata alle condizioni della tiroide, dei livelli di ormone tiroideo TSH, e ad un monitoraggio sistematico delle condizioni del paziente.
In genere una terapia a base di farmaci (ormoni sintetici) si deve intendere come continuativa nel tempo per curare la malattia ed anche per ottenere almeno una moderata regressione.