I nostri amici pelosi, piumati o squamosi che siano possono essere causa di ogni specie di malattie: dalla malattia causata da graffio di gatto alla salmonella, alla rabbia o anche alla peste.
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Polveri sottili, ancora più pericolose di quello che si pensava
Strategie utili per curarsi al meglio
Dover assumere regolarmente farmaci per tenere sotto controllo una o più malattie croniche è un’esigenza abbastanza comune, ma altrettanto comune è scordarsene di tanto in tanto o commettere qualche errore. Raramente si tratta di inconvenienti che espongono a seri rischi, ma se dimenticanze e imprecisioni si ripetono con una certa frequenza la probabilità che la terapia perda parte della propria efficacia è abbastanza alta. Ecco qualche accorgimento per rispettare fedelmente schemi di assunzione e posologia dei farmaci prescritti dal medico senza troppa fatica, anche grazie all’aiuto della tecnologia.
Diagnosticare e trattare le malattie della pelle senza inciderla, nuova tecnologia dal Canada
I ricercatori della University of British Columbia di Vancouver, in Canada, hanno sviluppato un microscopio molto speciale, che ha la capacità potenziale di diagnosticare malattie come il cancro della pelle ed eseguire interventi chirurgici estremamente precisi, il tutto senza incidere l’epidermide.
«La nostra tecnologia – ha spiegato Yimei Huang, uno degli autori dello studio, pubblicato su Science Advances – ci permette di scansionare rapidamente i tessuti e, quando vediamo una struttura cellulare sospetta o anomala, possiamo eseguire un intervento chirurgico ultra-preciso e trattare selettivamente la struttura indesiderata o malata all’interno del tessuto, senza tagliare la pelle».
Il dispositivo è un tipo di microscopio a eccitazione multifotonica che consente l’imaging di tessuti viventi fino a circa un millimetro di profondità utilizzando un raggio laser infrarosso ultraveloce. Ciò che distingue il microscopio dalla tecnologia precedente è che è in grado non solo di digitalizzare il tessuto vivente, ma anche di trattarlo intensificando il calore prodotto dal laser.
I ricercatori hanno voluto rendere la tecnologia del microscopio multifotone più versatile aumentando allo stesso tempo la sua precisione, riuscendo a identificare quello che accade sotto la pelle da diverse angolazioni.
Quando viene applicato al trattamento di malattie della pelle, il microscopio consente ai medici di individuare la posizione esatta dell’anomalia, diagnosticarla e trattarla immediatamente. Potrebbe essere usato per trattare qualsiasi struttura del corpo che viene raggiunta dalla luce e che richiede un trattamento estremamente preciso, inclusi i nervi o i vasi sanguigni nella pelle, negli occhi, nel cervello o in altre strutture vitali.
«Siamo in grado di modificare il percorso dei vasi sanguigni senza colpire nessuno dei vasi o tessuti circostanti – ha detto Harvey Lui, altro autore dello studio e professore presso il dipartimento di Dermatologia e scienze della pelle presso la University of British Columbia – Per diagnosticare e analizzare malattie come il cancro della pelle, questo potrebbe essere rivoluzionario».
Huang Y, Wu Z, Lui H et al. Precise closure of single blood vessels via multiphoton absorption–based photothermolysis. Sci Adv. 2019 May 15;5(5):eaan9388.
Bruciore ai piedi? Ecco le cause
Provate spesso una sensazione di bruciore o fastidio non meglio precisato ai piedi, anche senza aver camminato a lungo né indossato scarpe scomode? I piedi sono anche gonfi e/o arrossati oppure presentano zone di cute dall’aspetto “strano”? Meglio segnalarlo al medico, perché queste manifestazioni potrebbero dipendere dalla presenza di malattie che devono essere curate presto e bene, per evitare complicanze degenerative a livello di nervi, vasi sanguigni e tessuti. Ecco le condizioni più spesso all’origine del bruciore ai piedi.
I nemici della sessualità maschile
Come sta andando la vostra vita sessuale? Vi sentite sicuri di voi stessi e in sintonia con il vostro corpo? Siete soddisfatti? Oppure vi sembra che qualcosa non funzioni come dovrebbe? Se questo è il caso, forse le prestazioni non eccellenti potrebbero essere banalmente legate all’avanzare dell’età o a errori di stile di vita. In alcuni casi, però, defaillance di nuova insorgenza potrebbero essere la spia di malesseri o malattie non ancora diagnosticate, che meritano di essere indagate e trattate. Ecco un elenco minimo essenziale dei principali nemici della serenità sessuale e, talvolta, della salute generale, che è bene non trascurare.
Malattie sessualmente trasmesse in crescita tra i giovani
Nelle ultime settimane, si è molto discusso di iniziative regionali e nazionali indirizzate a offrire gratuitamente profilattici e altri anticoncezionali ai giovani e alle fasce di popolazione disagiata. Come spesso accade quando si parla di sessualità, le misure proposte hanno suscitato pareri discordanti, basati più su considerazioni di carattere ideologico e di opportunità politica che di tutela della salute pubblica, sottovalutando la gravità della situazione.
La realtà epidemiologica dice che tra gli under 25 italiani le malattie trasmesse sessualmente (MTS) sono in netta crescita, creando non soltanto un serio disagio a chi le sperimenta, ma comportando anche rischi non trascurabili per la fertilità e la salute riproduttiva (soprattutto quella femminile) e un costo aggiuntivo per il Servizio sanitario nazionale (SSN), che deve farsi carico della loro cura.
I dati più recenti sulle MTS pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità indicano che:
- tra il 2010 e il 2015, è aumentato il numero di persone con una MTS confermata, mentre nell’ultimo decennio si è stabilizzato il numero di stranieri presenti in Italia con una MTS confermata (in sostanza, i nuovi contagi riguardano soprattutto gli italiani);
- tra il 2004 e il 2015, le segnalazioni di condilomi ano-genitali (causati dall’Human Papilloma virus, HPV, contro il quale da un decennio è disponibile un vaccino efficace) sono aumentati del 153%;
- dal 2008, sono aumentati costantemente i casi di infezione da Chlamydia trachomatis, soprattutto tra le adolescenti e le giovani donne (15-24 anni);
- dal 2000, i casi di sifilide in stadio I-II sono aumentati del 350% rispetto agli anni ’90 (il che significa che sono più che triplicati);
- tra il 2010 e il 2015, sono leggermente aumentati anche i casi di sifilide latente (ossia, senza sintomi evidenti) e di gonorrea;
- tra il 2008 e il 2015 è cresciuta la percentuale di persone HIV+ tra le persone con una MTS confermata (va ricordato che la presenza di una MTS facilita l’ulteriore infezione da HIV durante rapporti a rischio);
- nel 2015, la prevalenza di infezione da HIV tra le persone con una MTS confermata è stata circa sessanta volte superiore a quella stimata nella popolazione generale italiana.
Ulteriori dati raccolti dal Centro Operativo AIDS (COA) dell’ISS relativi all’infezione da HIV, aggiornati al 2017, segnalano che:
- nel 2017 sono state segnalate 3.443 nuove diagnosi di infezione da HIV, pari a un’incidenza di 5,7 nuovi casi per 100.000 residenti (simile a quella degli altri Paesi europei);
- l’incidenza delle nuove diagnosi di HIV+ è leggermente diminuita tra il 2012 e il 2015, stabilizzandosi in seguito per tutte le modalità di trasmissione;
- nel 2017 l’incidenza maggiore di infezione da HIV ha riguardato giovani adulti (25-29 anni);
- in generale, le nuove diagnosi di HIV+ sono state legate principalmente a trasmissione del virus durante rapporti eterosessuali, mentre nella popolazione maschile sono prevalsi i nuovi contagi durante rapporti omosessuali;
- negli ultimi anni, il numero di donne con nuova diagnosi di HIV+ è rimasto costante, così come quello delle nuove diagnosi tra persone straniere tra il 2012 e il 2017.
Che cosa ci dicono questi dati nel loro complesso? Primo: che alcune MTS severe che alla fine del Novecento erano diventate infezioni “di nicchia” (sifilide, clamidia, gonorrea ecc.) sono tornate a essere un serio problema di salute pubblica, soprattutto tra i giovani. Secondo: che l’informazione/educazione sulle MTS e sui rischi associati associata a interventi attivi di prevenzione, come la promozione dell’uso del profilattico durante ogni tipo di rapporto sessuale, possono ridurne sostanzialmente la diffusione, come dimostra il caso dell’infezione da HIV.
Per ottenere informazioni affidabili su MTS e prevenzione si possono consultare i siti web del ministero della Salute (http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_6_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=campagne&p=dacampagne&id=120), del COA-ISS (http://old.iss.it/ccoa/index.php?lang=1) e di EpiCentro (http://www.epicentro.iss.it/temi/ist/aggiornamenti.asp).
Fonti
- Salfa MC et al. Le Infezioni Sessualmente Trasmesse: aggiornamento dei dati dei due Sistemi di sorveglianza sentinella attivi in Italia al 31 dicembre 2015. Not Ist Super Sanità 2017;30(7-8):3-27
- Notiziario Istisan 2018; Vol. 31(9):supplemento 1
- Suligoi B, Salfa MC. Le infezioni sessualmente trasmesse. Come riconoscerle e prevenirle. Percorsi Editoriali di Carocci editore, Roma – 2018).
I benefici del vino rosso
Secondo una ricerca condotta dall’Università di Alberta in Canada, bere un bicchiere di vino al giorno equivale ad un’ora di attività fisica. I ricercatori hanno scoperto che il vino rosso contiene una sostanza conosciuta come resveratrolo, attraverso la quale si ottengono benefici simili a quelli ottenuti dopo un’ora di palestra. Non si tratta di abbandonare definitivamente lo sport, ma sfruttare le proprietà dell’uva senza esagerare. Infatti, basta bere un bicchiere di vino rosso al giorno può prevenire malattie cardiache, aumentare la forza muscolare e regolare la circolazione sanguigna.
Pur essendo una delle bevande più antiche al mondo, solo di recente sono stati scoperti i benefici del vino rosso. In passato veniva utilizzato principalmente per divertirsi, rilassarsi ed accompagnare i pasti. Oggi viene utilizzato anche per trattare patologie e disturbi come il diabete, la demenza e l’osteoporosi. Il vino serve anche a regolare i danni provocati dal tabacco ai vasi sanguigni, sia per rilassamento sia per vasodilatazione
Il leader del team di ricerca, Jason Dyck, ha consigliato di bere un bicchiere di vino per accompagnare il pranzo o la cena, senza esagerare con la scusa che fa bene alla salute. Inoltre, gli esperti sottolineano che questo tipo di benefici derivano solo dal vino rosso, che potrebbe diventare un complemento del programma di esercizi.
Il vino rosso si ricava dal mosto di uva scura, che viene raccolta nelle viti durante la vendemmia. L’elaborazione del vino è portata a termine con la macerazione, il mosto, la fermentazione, la filtrazione, la chiarificazione e infine l’imbottigliamento. Esso fa bene alla salute anche perché contiene polifenoli, che provengono dalla buccia e dai semi dell’uva, che proteggono il cuore.
Un’idea potrebbe essere alternare i giorni di palestra con quelli in cui si beve il vino. La ricerca stabilisce, inoltre, che bere un bicchiere di vino tutte le sere e continuare a condurre una vita sedentaria, non aiuta per niente il fisico e l’organismo.
Aumentano i fumatori tra i giovani : ecco i dati
Secondo una recente ricerca sembra che dagli anni ’90 ad oggi sia in Italia, che in buona parte dell’Europa sia stato registrato un forte aumento del numero di giovani fumatori con un’età compresa tra gli 11 e i 15 anni.
L’allarme è stato lanciato da un team di ricercatori impegnato nel progetto ALEC (Ageing lungs in european cohorts), uno studio volto a verificare i fattori di rischio sulle malattie respiratorie, prestando particolare attenzione al fumo. Gli studiosi, coordinati dalla professoressa Deborah Jarvis del National heart and lung Institute presso l’autorevole Imperial College di Londra, hanno ottenuto una percentuale così alta, partendo dai dati di circa 120mila cittadini europei provenienti da 17 Paesi, coinvolti in sei distinti studi epidemiologici condotti tra il 1970 e il 2009. I ricercatori, attraverso il numero di nazioni e partecipanti hanno ottenuto un quadro generale piuttosto dettagliato. Essi infatti, hanno diviso l’Europa in quattro parti (Nord, Sud, Est e Ovest), nelle quali si registrano differenze rilevanti.
Gli scienziati sono preoccupati maggiormente per il numero di fumatori adolescenti, infatti da quanto indicato da Alessandro Marcon, professore del Dipartimento di Diagnostica e Sanità dell’Università di Verona, è stato registrato un +50% relativo ai giovanissimi fumatori.
“Nella fascia 11-15 anni – ha dichiarato lo studioso – si è osservato un aumento dei nuovi fumatori dal 1990 in poi, con tassi che nell’Europa dell’Ovest, Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi e Svizzera hanno raggiunto i 40 nuovi fumatori ogni 1000 giovani per anno, e circa 30 per 1000 l’anno in Europa del Sud: Italia, Spagna e Portogallo”. Per quanto riguarda la fascia d’età compresa tra i 16 e i 20 anni, invece, è stata registrata una diminuzione in tutta Europa, tranne in quella del Sud, che comprende anche l’Italia. Per Marcon è fondamentale ridurre il numero di giovani esposti alla dipendenza della nicotina, in quanto ne derivano anche problemi di salute, come tumori e malattie cardiovascolari.