Nelle ultime settimane, si è molto discusso di iniziative regionali e nazionali indirizzate a offrire gratuitamente profilattici e altri anticoncezionali ai giovani e alle fasce di popolazione disagiata. Come spesso accade quando si parla di sessualità, le misure proposte hanno suscitato pareri discordanti, basati più su considerazioni di carattere ideologico e di opportunità politica che di tutela della salute pubblica, sottovalutando la gravità della situazione.
La realtà epidemiologica dice che tra gli under 25 italiani le malattie trasmesse sessualmente (MTS) sono in netta crescita, creando non soltanto un serio disagio a chi le sperimenta, ma comportando anche rischi non trascurabili per la fertilità e la salute riproduttiva (soprattutto quella femminile) e un costo aggiuntivo per il Servizio sanitario nazionale (SSN), che deve farsi carico della loro cura.
I dati più recenti sulle MTS pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità indicano che:
- tra il 2010 e il 2015, è aumentato il numero di persone con una MTS confermata, mentre nell’ultimo decennio si è stabilizzato il numero di stranieri presenti in Italia con una MTS confermata (in sostanza, i nuovi contagi riguardano soprattutto gli italiani);
- tra il 2004 e il 2015, le segnalazioni di condilomi ano-genitali (causati dall’Human Papilloma virus, HPV, contro il quale da un decennio è disponibile un vaccino efficace) sono aumentati del 153%;
- dal 2008, sono aumentati costantemente i casi di infezione da Chlamydia trachomatis, soprattutto tra le adolescenti e le giovani donne (15-24 anni);
- dal 2000, i casi di sifilide in stadio I-II sono aumentati del 350% rispetto agli anni ’90 (il che significa che sono più che triplicati);
- tra il 2010 e il 2015, sono leggermente aumentati anche i casi di sifilide latente (ossia, senza sintomi evidenti) e di gonorrea;
- tra il 2008 e il 2015 è cresciuta la percentuale di persone HIV+ tra le persone con una MTS confermata (va ricordato che la presenza di una MTS facilita l’ulteriore infezione da HIV durante rapporti a rischio);
- nel 2015, la prevalenza di infezione da HIV tra le persone con una MTS confermata è stata circa sessanta volte superiore a quella stimata nella popolazione generale italiana.
Ulteriori dati raccolti dal Centro Operativo AIDS (COA) dell’ISS relativi all’infezione da HIV, aggiornati al 2017, segnalano che:
- nel 2017 sono state segnalate 3.443 nuove diagnosi di infezione da HIV, pari a un’incidenza di 5,7 nuovi casi per 100.000 residenti (simile a quella degli altri Paesi europei);
- l’incidenza delle nuove diagnosi di HIV+ è leggermente diminuita tra il 2012 e il 2015, stabilizzandosi in seguito per tutte le modalità di trasmissione;
- nel 2017 l’incidenza maggiore di infezione da HIV ha riguardato giovani adulti (25-29 anni);
- in generale, le nuove diagnosi di HIV+ sono state legate principalmente a trasmissione del virus durante rapporti eterosessuali, mentre nella popolazione maschile sono prevalsi i nuovi contagi durante rapporti omosessuali;
- negli ultimi anni, il numero di donne con nuova diagnosi di HIV+ è rimasto costante, così come quello delle nuove diagnosi tra persone straniere tra il 2012 e il 2017.
Che cosa ci dicono questi dati nel loro complesso? Primo: che alcune MTS severe che alla fine del Novecento erano diventate infezioni “di nicchia” (sifilide, clamidia, gonorrea ecc.) sono tornate a essere un serio problema di salute pubblica, soprattutto tra i giovani. Secondo: che l’informazione/educazione sulle MTS e sui rischi associati associata a interventi attivi di prevenzione, come la promozione dell’uso del profilattico durante ogni tipo di rapporto sessuale, possono ridurne sostanzialmente la diffusione, come dimostra il caso dell’infezione da HIV.
Per ottenere informazioni affidabili su MTS e prevenzione si possono consultare i siti web del ministero della Salute (http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_6_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=campagne&p=dacampagne&id=120), del COA-ISS (http://old.iss.it/ccoa/index.php?lang=1) e di EpiCentro (http://www.epicentro.iss.it/temi/ist/aggiornamenti.asp).
Fonti
- Salfa MC et al. Le Infezioni Sessualmente Trasmesse: aggiornamento dei dati dei due Sistemi di sorveglianza sentinella attivi in Italia al 31 dicembre 2015. Not Ist Super Sanità 2017;30(7-8):3-27
- Notiziario Istisan 2018; Vol. 31(9):supplemento 1
- Suligoi B, Salfa MC. Le infezioni sessualmente trasmesse. Come riconoscerle e prevenirle. Percorsi Editoriali di Carocci editore, Roma – 2018).