Già a partire dai 55-60 anni, si può iniziare a sperimentare qualche inconveniente di memoria. Concentrarsi, trattenere informazioni e ricordare nomi, orari e appuntamenti può richiedere un piccolo sforzo in più e può diventare necessario segnare in agenda gli impegni (specie se sono molti) o preparare liste della spesa o delle attività della giornata per essere certi di non scordare nulla o non sbagliare. Finché la situazione resta gestibile e si ha la serenità di avere tutto abbastanza sotto controllo, non c’è ragione di preoccuparsi. Quando invece i deficit di memoria iniziano a essere un po’ più importanti e a interferire con la vita quotidiana è bene rivolgersi al medico per un approfondimento. Ecco i segnali cui bisogna prestare maggiore attenzione.
Giorno: 14 Gennaio 2020
Cos’è la chetoacidosi diabetica?
La chetoacidosi diabetica può provocare sintomi che vanno da una semplice astenia ad un obnubilamento della coscienza fino al coma. È possibile che la vittima abbia anche dolori addominali, poliuria, polidipsia, polifagia, disidratazione e dimagrimento. Può essere presente anche vomito e dolore all’addome.
È necessario predisporre due vie venose con un catetere: una via servirà per le infusioni e l’altra per i prelievi. Se il paziente è in coma è necessario inserire un sondino naso gastrico in aspirazione. Richiedere urgentemente esami di laboratorio, esame delle urine, elettrocardiogramma e predisporre un monitoraggio ECG continuo. Il trattamento prevede di infondere soluzione fisiologica durante le prime due ore. Dalla terza ora in poi infondere soluzione fisiologica più potassio e insulina per via endovenosa.
Fonte: Emergenze mediche in Pediatria di Mediserve