Su di me
Quel giorno mi presentai pieno di emozione ed anche di orgoglio in una aula luminosa, zeppa di ragazzi che, come me, erano frementi, timorosi e ansiosi di assistere alla loro "prima lezione all'Università di Medicina". Fummo accolti da una docente che ci fece gli auguri per i nostri futuri studi e che ci volle donare il suo primo insegnamento. Lei era docente di chimica inorganica, quindi era una rigida scienziata, concreta e inflessibile nel ritenere che tutto fosse assolutamente misurabile e oggettivabile. Eppure il suo primo insegnamento, sicuramente uno dei più importanti che ci diede fu: "mi raccomando! Ricordatevi sempre che la medicina è la più inesatta delle scienze e che chi la pratica deve sempre tener presente che 2+2 potrà dare qualunque risultato tranne che 4".