Il diabete che, per la precisione, si dovrebbe indicare come “diabete mellito”- è una malattia complessa in cui si riscontra aumento nel sangue dei livelli di glucosio per un deficit della quantità e, spesso, nell’efficacia biologica dell’insulina, l’ormone che controlla la glicemia nel sangue e che viene prodotto dal pancreas. Si tratta di una patologia molto comune: in Italia circa 3 milioni di persone hanno avuto una diagnosi di diabete e, inoltre, si stima che un altro milione e mezzo abbia la malattia senza saperlo. Riconosciuta a livello internazionale, la nuova classificazione del diabete stilata nel 1997 divide il diabete in tre tipologie principali:
- Diabete mellito di tipo 1 = Comprende la quasi totalità delle forme diabetiche immunomediate; qui la causa di fondo è un malfunzionamento del sistema immunitario, il quale, riconoscendo come estranee le “cellule beta pancreatiche”delle cosiddette isole di Langerhans, le aggredisce e le distrugge.
- Diabete mellito di tipo 2 = Questo comprende tutte le forme di diabete, dovute a un deficit di secrezione dell’insulina, da parte delle cellule beta pancreatiche delle isole di Langerhans, ead una resistenza dei tessuti dell’organismo all’azione dell’insulina (insulino-resistenza).
- Diabete gestazionale = Com’era nella vecchia classificazione, questo comprende le forme di diabete secondarie allo stato di gravidanza. In genere, è un fenomeno transitorio.
Disturbi e sintomi del diabete
Nella grande maggioranza dei casi la malattia non dà disturbi. Se questi sono presenti si tratta di sete intensa (polidipsia), necessità di urinare spesso con urine abbondanti (poliuria), stanchezza (astenia). Nel diabete tipo 1 vi è spesso perdita di peso e l’inizio della malattia può essere brusco con notevole malessere, sonnolenza e odore di acetone nell’alito. Invece, nel diabete tipo 2 spesso la diagnosi viene fatta in una persona che sta sostanzialmente bene in occasione di esami di laboratorio (check up) o durante accertamenti o ricovero per altra malattia (diagnosi casuale).
Fattori di rischio
Nel diabete tipo 1:
- parenti di primo grado (genitori, fratelli) con diabete tipo 1;
- malattie autoimmuni (come tiroidite, artrite reumatoide, morbo celiaco, vitiligine);
- malattie autoimmuni fra i parenti di primo grado
Nel diabete tipo 2 questi i principali:
- parenti di primo grado con diabete tipo 2;
- glicemia o HbA1c non ottimale;
- pregresso diabete gestazionale;
- eccesso di peso corporeo;
- sedentarietà;
- iperalimentazione;
- fumo;
- ipertensione;
- basso colesterolo HDL;
- elevati trigliceridi;
- età avanzata.
Cura
Il programma di cura deve includere visite mediche periodiche dal proprio medico di medicina generale e dallo specialista diabetologo, secondo un protocollo concordato individuale che tiene conto delle caratteristiche cliniche del paziente. Il programma di cura deve includere uno screening ed una stadiazione periodica delle eventuali complicanze croniche della malattia, con l’esecuzione, ripetuta ad intervalli pre-stabiliti, di determinati esami.