Poche settimane fa, alcuni farmaci antiacidi utilizzati per placare il bruciore di stomaco, la dispepsia e/o il reflusso gastroesofageo hanno suscitato un certo allarme per la presenza di impurità in alcuni lotti, prontamente ritirati dal mercato. Può capitare e non significa che non siano farmaci utili. Un effetto secondario all’impiego prolungato di tutte le tipologie di farmaci antiacidi che dovrebbe indurre a usarli con più cautela riguarda, invece, la possibilità che inibitori della pompa protonica (omeprazolo, esomeprazolo, pantoprazolo ecc.), inibitori dei recettori H2 della mucosa gastrica (ranitidina, cimetidina ecc.) o composti gastroprotettori come il sufalcrato possano favorire indirettamente lo sviluppo di allergie. Vediamo come.
50 anni, tempo di crisi: affrontatela così
La ben nota “crisi di mezza età”, di cui soffrono tanto gli uomini quanto le donne, non è un’invenzione letteraria decadente, ma una realtà che molti, se non tutti, si