ARTICOLI CORRELATI

Coagulopatia intravascolare disseminata

La coagulopatia è legata a diversi quadri clinici, che comportano l’attivazione del processo di coagulazione con conseguente deposito di trombi nel microcirco e consumo di fattori della coagulazione e di

Ricoveri e morti in Inghilterra e Galles

In Gran Bretagna il tipo di avvelenamento più diffuso è quello acuto. Dagli anni ’70 fino ad oggi c’è stato un incremento progressivo di morti per avvelenamento. Nonostante le statistiche

Cos’è la melena?

Quando si parla di melena ci si riferisce alla presenza di sangue nelle feci. Il sanguinamento è tipicamente localizzato nella parte alta dell’ apparato digerente al di sopra della valvola

Coma: cosa fare?

Il coma è la condizione morbosa caratterizzata da perdita di coscienza con ridotta o assente reattività agli stimoli sensoriali e conservazione delle funzioni vegetative. Si distinguono 4 livelli di coma:

Principali tipi di avvelenamento: alcoolici

In caso di avvelenamento con l’etanolo, l’effetto centrale è strettamente dose-dipendente, con progressione delle strutture cerebrali più specializzate. Il metanolo, invece, esercita una minore depressione sul sistema nervoso centrale, ma

Rianimazione

Nel momento in cui si vede una persona immobile è necessario verificarne la sensibilità, scuotendo il corpo leggermente e dando dei piccoli colpi. Subito dopo è importante attivarsi e chiamare

Lesione di denti/del cavo orale

Morsicatura delle labbra e della lingua Cosa fare? Nel caso in cui ci si mora le labbra o la lingua, esercitare una pressione diretta sull’area sanguinante con una garza sterile

Lesione delle dita della mano e del piede

lesione-dita

FRATTURA/LUSSAZIONE

Per individuare una frattura è necessario che il paziente faccia il test della percussione, tenendo le dita in piena estensione su una superficie solida. Percuotere con fermezza la punta delle dita, e trasferire la forza lungo la diafisi delle ossa delle dita. Se la percussione determina un dolore aggiuntivo bisogna sospettare una frattura.

Cosa fare?

  1. Immobilizzare le dita attraverso una delle seguenti tecniche:
  2. Usare un cerotto per unire il dito a quello adiacente, oppure mettere la mano e le dita nella posizione “funzionale”.
  3. Porre al centro della mano una medicazione voluminosa, fermarla con un rotolo di benda su un asse di legno o su un giornale ripiegato.
  4. Portare in ospedale.

AVULSIONE DELL’UNGHIA

Se un’unghia è parzialmente rotta o staccata è necessario stabilizzarla con una benda adesiva. Se l’unghia si è completamente staccata è importante applicare una pomata antibiotica e proteggere con un bendaggio adesivo. È assolutamente sconsigliato tagliare l’unghia staccata.

SCHEGGE

Se una scheggia passa sotto un’unghia, interrompendo il flusso ematico, c’è bisogno di rimuovere la parte conficcata con una pinzetta. Se la scheggia si è conficcata nella pelle, per estrarla c’è bisogno di un ago sterile, fino a quando non è possibile eliminarla con una pinzetta.

EMORRAGIA SUBUNGUEALE

Dopo un trauma ungueale il sangue solitamente si raccoglie sotto l’unghia e provoca un dolore intenso. Per alleviare il dolore far uscire il sangue dall’unghia.

Cosa fare?

  1. Porre il dito in acqua fredda o applicare un impacco di ghiaccio.
  2. Alleviare il dolore perforando l’unghia.
  3. Applicare una medicazione per assorbire il sangue che fuoriesce e cercare di proteggere l’unghia lesa.

RIMOZIONE DI UN ANELLO

Succede a volte che il dito sia molto gonfio e risulti difficile togliere un anello. Se l’anello non viene rimosso si può sviluppare una gangrena nel giro di 4-5 ore. Per evitare che avvenga ciò, utilizzare uno di questi metodi:

  • Lubrificare il dito con dell’olio o del burro.
  • Mettere il dito in acqua fredda e aspettare che si riduca l’edema.
  • Massaggiare il dito dalla punta alla mano per far riassorbire l’edema, lubrificare il dito e cercare di togliere l’anello.
  • Se non si riesce a toglierlo, far scivolare sotto l’anello l’estremità di un filo con uno stuzzicadenti o un fiammifero. Avvolgere il filo intorno al dito iniziando dall’anello andando verso la punta. Continuare ad avvolgere in modo uniforme. Ciò spingerà l’edema verso la mano e lentamente svolgere il filo sul lato dell’anello verso la mano.
  • Tagliare la parte più stretta dell’anello con una seghetta, proteggendo la mano.
  • Gonfiare un palloncino e legare l’estremità. Premere il dito gonfio della vittima nell’estremità del pallone in modo che il pallone si avvolga intorno al dito in modo uniforme. In questo modo il dito ritornerà ad essere normale in circa 15 minuti e l’anello potrà essere tolto semplicemente.

Fonte: Guida Tascabile di Pronto Soccorso di Mediserve

SPECIALISTI IN EVIDENZA

  • Foto del profilo di Dr. Giuseppe Panico
    attivo 3 anni, 10 mesi fa

    Dermatologi, Medici di Base

    • Viale Prassilla 41 - Roma
    telefono
  • Foto del profilo di Dott.ssa Carmela Tizziani
    attivo 3 anni, 10 mesi fa

    Medico Legale, Medico Certificatore, Medici di Base

    • Via Gaetano Bruno 25 - Napoli
    telefono
  • Foto del profilo di Dott. Franco Cicerchia
    attivo 3 anni, 10 mesi fa

    Oculisti, Agopuntori, Medici di Base

    • Via Alcide de Gasperi 39 - Palestrina
    telefono
  • Foto del profilo di Dott.ssa Emanuela Costantino
    attivo 3 anni, 10 mesi fa

    • Via Gallinara 2/B - Cagliari
    telefono
  • Foto del profilo di Dott.ssa Federica Filigheddu
    attivo 3 anni, 10 mesi fa

    Medici di Base

    telefono

PATOLOGIE CORRELATE

Lussazione alla spalla

La spalla è l’articolazione del corpo più incline ad una possibile lussazione, cioè di una lesione in cui l’osso del braccio, trattenuto in una struttura detta “cuffia” facente parte della

Sindrome di De Quervain

La sindrome di De Quervain è una condizione dolorosa della mano, legata all’infiammazione delle guaine che rivestono due tendini presenti sul lato mediale (interno) del polso e che controllano i

Spondilite anchilosante

Può essere descritta come una forma di artrite con delle infiammazioni alla colonna vertebrale che causano dolore e che nel tempo, soprattutto se non curata, può provocare una sorta attaccamento-fusione

Artrosi dell’anca

L’artrosi dell’anca è anche detta coxartrosi ed è una patologia cronico-degenerativa dell’articolazione dell’anca dovuta a una progressiva alterazione della cartilagine articolare. L’artrosi dell’anca può essere primaria o secondaria. La coxartrosi

Frattura dell’anca

La frattura dell’anca è una lesione grave, con complicanze che possono essere pericolose per la vita. La maggior parte delle fratture dell’anca si verifica al femore, l’osso lungo che si

Artrosi della spalla

Nella spalla, le diverse articolazioni, e in particolare quella scapolo-omerale (o gleno-omerale) che è situata tra i capi articolari della scapola e dell’omero, sono normalmente rivestite di cartilagine, che permette

Risonanza magnetica

La risonanza magnetica nucleare (RMN), detta anche più semplicemente risonanza magnetica (RM), è una tecnica diagnostica per immagini estremamente sensibile e informativa, basata sull’impiego di campi elettromagnetici del tutto innocui

Malattia delle ossa di Paget

La malattia ossea di Paget rappresenta una anomalia nel processo fisiologico con il quale l’organismo nel tempo rimpiazza gradualmente il vecchio tessuto osseo con quello nuovo prodotto. Questo processo può

Distonia neurovegetativa

Se si ha la pazienza di intervistare un medico di famiglia il cui ambulatorio è sempre molto affollato, si scoprirà che una buona parte di pazienti sono afflitti da disturbi

Rachitismo

Il rachitismo è una condizione caratterizzata da una severa compromissione della mineralizzazione ossea, con conseguente fragilità e insorgenza di deformazioni scheletriche a più livelli, che interessa principalmente neonati e bambini
CULTURA E SALUTE
 
AGGIORNAMENTI
 
PERCORSI
 

la tua pubblicità
in esclusiva SU
MY SPECIAL DOCTOR

completa il form e sarai ricontattato da un nostro responsabile