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Diabete mellito: cos’è?

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A seconda della patogenesi si distinguono due tipi di diabete: Diabete tipo 1 da carenza totale o pressocchè totale di insulina, e Diabete tipo 2, caratterizzato da variabile insulino-resistenza. Entrambi i tipi di diabete sono preceduti da una fase di alterata omeostasi del glucosio. Il Diabete tipo 1 solitamente si presenta prima dei 30 anni, ma oggi è possibile che si presenti anche in età più avanzata. Il diabete mellito può anche derivare da patologie del pancreas esocrino, da difetti genetici e da alcune patologie endocrine, che inducono una eccessiva produzione di ormoni. La terapia del diabete è farmacologica e non farmacologica, in quanto è necessario tener presente il tipo di diabete e lo stato di nutrizione.

Consigli dietetici

La terapia dietetica mira ad assicurare un buon compenso glicemico e a raggiungere e/o mantenere il peso corporeo ideale. Le complicanze del diabete portano ad un notevole impatto socio-economico, dato che riducono notevolmente l’aspettativa e la qualità di vita dei pazienti. I programmi di screening e il trattamento di queste patologie riducono la mortalità e la morbilità nei pazienti diabetici.

Fabbisogno energetico

Se il soggetto affetto da diabete è sottopeso la terapia dietetica deve fornire energia e nutrienti sufficienti a ripristinare la massa muscolare/magra. Se, invece, il soggetto è in sovrappeso la terapia dietetica deve limitare l’apporto calorico per favorire la riduzione del peso.

I pazienti diabetici devono assumere il 55% di carboidrati rispetto alle calorie totali. Per quanto riguarda le fibre, invece, esse rappresentano una particolare categoria ed è raccomandato un apporto di 20 g/1000 Kcal giornaliere. La quota lipidica non deve siperare il 25-30% di calorie totali giornaliere ed il colesterolo non deve superare i 300 mg/die. Se non è presente ipertrigliceridemia è consentito l’uso di bevande alcoliche in quantità pari ad un bicchiere ai pasti.

Fonte: Manuale di dietetica e nutrizione clinica di Franco Contaldo e collaboratori

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