l melanoma è un tumore maligno che origina dai melanociti, cellule che contengono il pigmento, detto melanina, responsabile della colorazione della pelle. Esso si può sviluppare nella cute di tutto il corpo, ma in rari casi può insorgere nelle mucose, come la bocca, i genitali, la congiuntiva oculare. L’incidenza di questo tumore è in continua crescita. È uno dei tumori più frequenti, con un’incidenza variabile tra 55 per 100.000 abitanti in Australia e 0,4 per 100.000 in Giappone. In Italia l’incidenza è di 6-13 casi ogni 100.000 soggetti circa.
Si tratta di uno dei principali tumori che insorge in giovane età e attualmente in Italia costituisce il terzo tumore più frequente in entrambi i sessi al di sotto dei 49 anni in quanto oltre il 50% dei casi di melanoma viene diagnosticato entro i 60 anni, a differenza di altri tumori che colpiscono soprattutto la popolazione anziana. La sede più colpita è il tronco nell’uomo e gli arti inferiori nella donna.
I fattori di rischio
I fattori di rischio del melanoma si dividono in personali ed ambientali. Per quanto riguarda i primi, gioca un ruolo moto importante la storia familiare infatti anche se l’ereditarietà dipende da più geni, pazienti con familiari affetti da melanoma presentano un rischio aumentato di sviluppare melanoma, così come è stato riportato che soggetti affetti da melanoma hanno un rischio nove volte maggiore di sviluppare un secondo melanoma. Un ulteriore fattore di rischio personale è stato descritto in soggetti con fototipi I e II (occhi e capelli chiari, pelle molto chiara), con numerose lentiggini e frequenti scottature.
Per quanto riguarda i rischi ambientali invece, il più importante fattore di rischio è certamente l’esposizione solare cumulativa, nonché l’esposizione a raggi UV artificiali (lampade abbronzanti). Altri fattori sono:
- Esposizione solare intensa e intermittente
- Pregresse ustioni solari
- Esposizione a radiazioni UV artificiali, soprattutto se in età <35 anni
Le strategie terapeutiche
Il melanoma in stadio precoce viene trattato chirurgicamente. Il dermatologo o il chirurgo asporteranno la lesione sospetta e, dopo conferma istologica di melanoma, seguirà un intervento di allargamento dei margini. Lo scopo è di assicurare un margine di pelle sana attorno alla lesione maligna in modo da ridurre il rischio di recidiva locale.
Negli stadi più avanzati, invece, l’oncologo prenderà in carico il paziente e discuterà con lui la strategia terapeutica da adottare, il più delle volte la chemioterapia, spiegandone gli eventuali effetti collaterali. La chemioterapia è un trattamento sistemico, vale a dire che agisce sulle cellule tumorali eventualmente presenti. La terapia prevede la somministrazione di uno o più farmaci antitumorali. L’assunzione avviene sia per via orale che endovenosa che entra nel circolo sanguigno trasportandolo in tutto il corpo. La chemioterapia può essere effettuato in day hospital, presso il proprio medico curante o a casa. Questo naturalmente dipende dalla condizione di salute del paziente e dalla terapia prescritta. La chemioterapia viene scelta solitamente come terapia quando il melanoma si è metastatizzato.