L’allergia dovuta ai componenti del veleno contenuto nel pungiglione degli imenotteri può provocare reazioni locali estese o reazioni sistemiche. Per quanto riguarda le reazioni locali estese compare un edema nel punto di iniezione del diametro superiore a 10 cm, che può persistere per 24 ore. Per quanto riguarda le reazioni sistemiche ci sono 4 gradi:
- Grado 1°: orticaria, prurito, malessere e ansia.
- Grado 2°: 1° grado + angioedema, nausea, vomito, senso di costrizione toracica, diarrea, dolore addominali e vertigini.
- Grado 3°: 1° e 2° grado + due dei seguenti sintomi: dispnea, stridore, sibili, disartria, confusione, disfagia e sensazione di angoscia.
- Grado 4°: 1°+2°+3°+ due di questi sintomi: collasso, incontinenza, perdita di coscienza, cianosi e calopressorio.
E’ necessario rimuovere in modo rapido il pungiglione mediante una pinzetta. Successivamente valutare se occorre ECG e gas ematici, ma anche test cutanei per imenotteri. Per quanto riguarda il trattamento assumere antistaminici, corticosteroidi, impacchi freddi, immobilizzazione ed elevazione dell’arto affetto. Nel caso si tratti di forme lievi si consiglia l’osservazione di parametri vitali fino al miglioramento dei sintomi per almeno 12 ore. Se si tratta di forme gravi osservazione per almeno 24 ore.
Fonte: Emergenze mediche in Pediatria di Mediserve