In Gran Bretagna il tipo di avvelenamento più diffuso è quello acuto. Dagli anni ’70 fino ad oggi c’è stato un incremento progressivo di morti per avvelenamento. Nonostante le statistiche ufficiali mostrino che la maggior parte dei casi sia accidentali, un’analisi più approfondita rivela intenzionalità in molti di essi. In Gran Bretagna l’omicidio per avvelenamento sembra sia raro, in quanto la maggior parte degli assassini sono impulsivi. Molti di coloro che decidono di suicidarsi con il veleno muoiono prima di arrivare in ospedale, in quanto spesso sono così decisi a morire, che si assicurano che nessuno possa opporsi al loro progetto.
Le statistiche epidemiologiche in Inghilterra e Galles sono simili a quelle di altri stati come la Scozia. Negli stati “sviluppati” i bambini piccoli sono molto più protetti di prima dalla malnutrizione, dalle infezioni e dai traumi. Ad essere aumentate sono i casi in cui i bambini ingoino non volendo sostanze tossiche. In Inghilterra e Galles ogni giorno muoiono centinaia di bambini al di sotto dei 10 anni per avvelenamento e la maggior parte di essi perché ingeriscono monossido di carbonio. In contrapposizione ai ricoveri, la mortalità di questi bambini è molto bassa, soprattutto se si pensa che solo in pochi restano in ospedale più di una notte e quindi non realmente affetti da avvelenamento. Ovviamente, per quanto riguarda i bambini piccoli è normale che essi mettano in bocca qualsiasi cosa e spesso capita che ingeriscano medicinali lasciati incustoditi ed alla loro portata.
L’avvelenamento accidentale dell’adulto può dipendere da diversi fattori, tra cui gas e vapori tossici, insieme ad alcuni metalli come il piombo. Quando si parla di auto-avvelenamento, l’accusa cade su quei farmaci capaci di dare uno stato di incoscienza. Alcuni possono essere acquistati liberamente senza ricetta medica, altri invece no. Al momento i barbiturici non sono più al primo posto tra i medicinali più utilizzati, in quanto n’è stata limitata la prescrizione. Il loro posto è stato preso da antidepressivi, sedativi, tranquillanti, ipnotici e da tutti quei farmaci che ogni giorno vengono utilizzati per trattare affezioni psiconeurotiche.
Fonte: Vademecum di terapia degli avvelenamenti di Roy Goulding