Gli oppiacei sono considerati oppio, morfina, petidina, diamorfina, metadone, pentazocina e destropropossifene. Questi sono in grado di sedare il dolore e determinano farmaco-dipendenza. La loro produzione e vendita sono sotto stretto controllo della legge. L’overdose può essere dovuta ad eccessi terapeutici, a volontaria o negligente auto-somministrazione. Oltre all’effetto analgesico questi farmaci hanno la capacità di deprimere tutto il sistema nervoso centrale. La triade formata da coma, depressione respiratoria e miosi puntiforme è diagnosticata e spesso si associa a cianosi. Di solito i muscoli scheletrici sono flaccidi e il collasso cardiovascolare non è di grave entità.
Diagnosi e trattamento
Le circostanze di solito portano alla diagnosi ed il segno di una recente iniezione è un indizio importante da ricercare in ogni caso. Il trattamento è una vera e propria urgenze e non dovrebbe essere mai rimandato. Per combattere il coma e la depressione respiratoria è necessario somministrare un antidoto specifico. Entro pochi minuti si assiste ad un miglioramento della respirazione. Nel caso non ci fosse un miglioramento bisogna optare per una causa diversa rispetto all’avvelenamento di oppiacei.
Fonte: Vadecum di terapia degli avvelenamenti di Roy Goulding