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Feste natalizie e grandi abboffate: vivere la tradizione senza danni

Feste natalizie e grandi abboffate- vivere la tradizione senza danni

Può sembrare strano ma le festività natalizie possono rappresentare un notevole periodo di stress e un rischio per la buona salute e la forma fisica.
A incombere sulla condizione di benessere ci sono due minacce concrete : lo stress e il cibo.

Lo stress può derivare dalle tante attività preparatorie delle feste dei giorni di Natale e dell’arrivo del nuovo anno, che comprendono obblighi sociali, il ricordarsi per gli auguri delle persone vicine, dei parenti e degli amici, le decorazioni da terminare, gli acquisti dei regali, le cartoline da scrivere, la scelta del menu e la preparazione delle pietanze.
In qualche modo, queste attività, oltre a rappresentare pensieri ed emozioni graditi e positivi, possono anche divenire motivo di ansia, preoccupazione e stress, generando nervosismi, stati d’animo negativi, e un crescente senso di affaticamento fisico.
Per non  restare sopraffatti dallo stress e rovinare il buon umore dei giorni di festa, meglio essere più pragmatici e contentarsi delle attività che si riescono a portare avanti, senza porsi obblighi di performance.
Può aiutare a prevenire lo stress non sospendere durante il periodo festivo le proprie piccole abitudini personali  come la mezz’ora di relax dopo pranzo, la lettura del quotidiano, l’ascolto dei brani musicali preferiti. Insomma evitare di stravolgere il menage per via delle feste, continuare con l’esercizio fisico o gli sport preferiti, che oltre ad assicurare una buona forma fisica contribuiscono a mantenere il buon umore ed un atteggiamento calmo e positivo.

L’altra minaccia incombente delle festività di fine anno è il cibo, in tutte le sue specialità della tradizione natalizia.
Le tante e diverse pietanze della tradizione del Natale e della notte di San Silvestro, pur rappresentando la bellezza e la ricchezza della festa, la gioia degli occhi e del palato, se non consumate con moderazione e in tempi più lenti, possono diventare motivo di disagio alimentare, indigestione, disturbi gastrici o intestinali, con conseguenze significative sulla buona salute.
Pranzi e cenoni non devono trasformarsi in grandi abboffate, in occasione delle quali vanno mangiate tutte, proprio tutte le portate previste dal menu, ma va piuttosto operata una scelta, guidata dal gusto e dal buon senso, soprattutto tenendo sempre presente che le capacità di riempimento dello stomaco sono limitate rispetto alla quantità di cibo proposto in tavola, ed anche rispetto ai diversi tipi alimenti, mangiati per il piacere della gola, senza tener conto se compatibili tra loro, se particolarmente impegnativi per la digestione.

Va considerato che, rispetto ai pasti dei giorni lavorativi dal numero di calorie mediamente contenuto tra 1300 e 1700, in ossessione di una tavolata natalizia o di cenone di fine anno questo numero può oltrepassare le 2000 calorie, causando alle vittime dell’abboffata effetti come:

  • gonfiore di stomaco;
  • digestione lenta e fbrividi di reddo per via del sangue richiamato dalle estremità del  corpo per aiutare lo stomaco sovraccarico;
  • forte sonnolenza;
  • senso di oppressione e di respiro difficile;
  • nausea ed eruttazioni;
  • talvolta vomito;

L’attrazione verso il cibo è comprensibile, così come il piacere della tavola e del convivio, che permettono di condividere con familiari e amici i tanti sapori delle portate della tradizione, non solo mossi dalla bontà del cibo ma anche dalle emozioni della festa.
L’abboffata, anche se occasionale, resta un modo compulsivo di godere il cibo, equiparabile come meccanismo a quanto accade nei disturbi dell’alimentazione, e lascia le persone in una condizione psicologica di “colpa” per aver ceduto senza freni alle pulsioni del cibo senza essere stati capaci di adottare un comportamento più moderato e maturo che preservasse la buona forma fisica ed una condizione di salute che permettesse i vivere e godere il convivio e la festa.

Un’abboffata dunque può portare con se una serie di disturbi fisici dall’indigestione fino alla comparsa di un umore negativo, condizioni che alterano la buona salute e rovinano la festa.

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