L’ulcera peptica è una malattia di notevole rilevanza sociale. Dai dati attualmente disponibili risulta che nei Paesi occidentali il 2% della popolazione presenta un’ulcera attiva, mentre il 6-15% ha presentato nel corso della vita manifestazioni cliniche compatibili con la presenza di ulcera gastrica o duodenale. Gli uomini sono colpiti più frequentemente delle donne, con un rapporto di 3:1. La localizzazione duodenale è quella più frequente, tranne che nelle statistiche giapponesi, in cui prevale l’ulcera gastrica. Il 5-15% dei pazienti presenta contemporaneamente ulcera gastrica e duodenale.
Giorno: 25 Giugno 2020
Attacco ischemico transitorio (TIA)
Un attacco ischemico transitorio (TIA sta per transient ischemic attack) si caratterizza per una temporanea interruzione o riduzione dell’afflusso del sangue al cervello. Dura pochi minuti e generalmente non provoca danni permanenti. Si verifica quando nelle arterie che portano il sangue al cervello il passaggio di sangue e ossigeno è ostacolato da un piccolo grumo solido di sangue (embolo o coagulo) oppure da un restringimento (stenosi) dei vasi sanguigni dovuto a placche di colesterolo (aterosclerotiche). Questa condizione determina una sofferenza per il cervello (ischemia), che tuttavia dura pochi minuti, generalmente dura al massimo un’ora. Se si protrae oltre le 24 ore si parla di ictus. Si manifesta con problemi quali difficoltà a parlare e a comprendere, improvvisa debolezza, paralisi facciale o degli arti, vertigini. Si tratta di sintomi simili a quelli dell’ictus, ma temporanei. Non a caso l’attacco ischemico transitorio (TIA) viene definito mini-ictus.
La Malattia Parodontale. Di cosa si tratta?
La parodontite è una malattia cronica infettiva che colpisce le strutture di supporto attorno il dente come gengiva e osso. Quali sono le cause scatenanti ed i sintomi?
La Parodontite (una volta chiamata Piorrea) è una malattia cronica infettiva che colpisce le strutture di supporto attorno il dente come gengiva e osso.
La causa principale dello sviluppo della malattia è la placca batterica che si deposita attorno al dente e a livello del margine gengivale. La placca e la risposta infiammatoria del nostro corpo provocano una riduzione dell’osso attorno al dente fino alla perdita dell’elemento dentario. Sebbene la placca sia la causa principale della malattie parodontale anche altri fattori di rischio possono aumentare l’aggressività della parodontite come il fumo (che in rapporto dose/dipendente che può aumentare di 20 volte il rischio di sviluppare parodontite) o malattie sistemiche come il diabete di tipo 1 e 2.
Malocclusione: problema dentale che può diventare serio
Deviazioni dall’occlusione ideale sono conosciuti come malocclusione. Il tipo di deviazione è variabile, ma qualsiasi tipo di disallineamento può causare problemi. È necessario allineare i denti superiori per evitare morsi alle labbra e alla guance, mentre è importante allineare i denti inferiori per proteggere la lingua dai morsi.
Ci sono tre principali classi di malocclusione:
- classe 1
è la più comune tra le tre, dove i denti superiori si sovrappongono a quelli inferiori.
- classe 2
questa condizione, nota come retrognazia, porta i denti superiori e la mascella a sovrapporsi in maniera significativa ai denti inferiori e alla mandibola.
- classe 3
è anche nota come prognatismo e si verifica quando la mascella inferiore sporge in avanti. Questo fa sì che i denti inferiori si sovrappongono ai denti superiori e alla mascella.
Nevralgia del trigemino: infiammazione, sintomi e cura
La nevralgia del trigemino è una sindrome dolorosa cronica che colpisce il nervo trigemino (quinto nervo cranico), uno dei nervi più grandi della testa. È un disturbo che causa episodi dolorosi
- intensi,
- sporadici
- e improvvisi,
che possono durare da pochi secondi ad alcuni minuti. Tali attacchi possono susseguirsi in rapida successione e l’intensità del dolore può risultare inabilitante sia a livello fisico che mentale.
Poliposi nasale: sintomi e cura
I polipi nasali sono piccole proliferazioni cellulari, non cancerose e a forma di goccia, che si sviluppano sulla mucosa nasale e e dei seni paranasali. I sintomi caratteristici della poliposi nasale sono dovuti alla progressiva crescita di queste rilevatezze, che possono ostruire in maniera importante le vie aeree nasali, rendendo difficile la respirazione, facendo perdere il senso dell’olfatto e predisponendo allo sviluppo di sinusiti.
Sensibilità dentale: ecco come curarla
Con denti sensibili si intende l’ipersensibilità dei denti, nota anche come ipersensibilità dentale, che è essenzialmente un dolore acuto a uno o più denti.
Questo disturbo è dovuto al fatto che le terminazioni nervose che si trovano sotto lo smalto e alla base delle gengive, si sono scoperte e sono più esposte a essere sollecitate da agenti esterni, quali cibi e bevande.
Sindrome di Ménière: vertigini ed altri sintomi, cause e cura
La sindrome di Ménière, così chiamata in onore del medico francese Prosper Ménière per primo la descrisse nel 1861, è un disturbo dell’orecchio interno che influenza equilibrio e udito; è caratterizzata dalla comparsa di
- forti vertigini,
- acufeni (tintinnii e/o ronzii nell’orecchio),
- perdita dell’udito e una sensazione di pienezza o congestione dell’orecchio.
Sinusite: come riconoscerla
La sinusite è un’infiammazione della mucosa che riveste i seni paranasali. Si stima, infatti, che in Italia possa interessare l’8,4 per cento della popolazione, il 9 per cento in Europa e il 13 negli Stati Uniti. Purtroppo, però, capita spesso che venga sottovalutata e non curata a dovere, aumentando così il rischio di ricadute e che quindi diventi un problema cronico.
Le più comuni affezioni del cavo orale
E’ importante fare una distinzione tra quelle stomatomucositi riconducibili a fattori eziologici locali e stomatomucositi che rappresentano la manifestazione locale di malattie sistemiche di ordine generale di tipo infettivo (morbillo, varicella, difterite, tifo, AIDS), di tipo dismetabolico (diabete,uremia), di tipo disormonale (gravidanza, ciclo mestruale), di tipo carenziale (ipo e avitaminosi) e di malattie del sangue (leucemie, emofilia).
In questo articolo tratteremo solo quelle a manifestazione più comune che implicano disturbi più leggeri, tralasciando le stomatomucositi più gravi e più evidenti, di pertinenza decisamente più clinica.
Tonsillite: come curarla
Con tonsillite acuta si intende comunemente l’infiammazione delle tonsille palatine, ovvero del tessuto linfatico di forma ovoidale visibile in orofaringe, lateralmente all’ugola. Le tonsille palatine hanno nella prima infanzia un ruolo di protezione delle vie respiratorie, completando il nostro sistema immunitario. Normalmente dalla prima infanzia in poi vanno incontro a una progressiva atrofia, sia funzionale che oggettivabile dalla loro scomparsa dalla loggia tonsillare come frequentemente si osserva negli adulti. Le tonsille sono esposte a infiammazione, generalmente di natura virale, più raramente batterica, con conseguente ingrandimento delle stesse e con dolore riferito alla gola e in qualche caso all’orecchio.
Xerostomia: disturbo dei denti
La xerostomia è la secchezza del cavo orale causata da un flusso di saliva ridotto o assente.
Questa condizione può causare disagio, interferire con il linguaggio e la deglutizione, rendere difficile l’uso di dentiere, causare alitosi, e compromettere l’igiene orale causando una riduzione del pH orale e un incremento della crescita batterica. Una xerostomia di lunga durata può portare a carie destruente e a candidosi orale. La xerostomia è un disturbo frequente tra gli adulti anziani, colpendo circa il 20% della popolazione anziana.
Aneurisma cerebrale: cos’è?
L’aneurisma cerebrale è una protuberanza permanente, cioè una dilatazione focale di un vaso arterioso del cervello in corrispondenza della quale la parete si tende, assottigliandosi e formando una bolla. Può sfociare nella rottura della parete nel punto in cui il vaso risulta più fragile o assottigliato, causando una emorragia. La perdita di sangue nel cervello può essere causa di ictus emorragico.
Anoressia nervosa
L’anoressia nervosa è stata inserita nel DSM 5 (2013) nella più ampia categoria diagnostica chiamata Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.
La caratteristica principale di questo disturbo è il rifiuto del cibo. Il termine anoressia (letteralmente mancanza di appetito) non risulta corretto per descrivere un disturbo in cui l’appetito è nella maggioranza dei casi conservato. Piuttosto ciò che caratterizza la persona anoressica è il terrore di ingrassare e la necessità di controllare l’alimentazione alla ricerca della magrezza.
Labirintite: vertigini ed altri sintomi, cause, cura
Il termine labirintite viene spesso usato a sproposito per indicare vertigini e conseguente nausea; in realtà la vera causa di questi disturbi è spesso diversa (molto più comune è per esempio la sindrome di Ménière).
La vera labirintite è un disturbo infiammatorio dell’orecchio interno (o labirinto). Dal punto di vista clinico questa malattia provoca disturbi dell’equilibrio e può colpire una o entrambe le orecchie, oltre ai problemi di postura il paziente affetto può andare incontro a riduzione dell’udito e acufene.
Bulimia nervosa: cos’è e come curarla
La bulimia è uno dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. Si caratterizza per l’eccessiva assunzione di cibo, le cosiddette abbuffate, seguite da episodi volti a liberarsi della quantità di cibo ingerita, con metodi quali il vomito autoindotto o l’uso di lassativi. Questa patologia è difficile da riconoscere in quanto spesso le persone affette presentano un peso corporeo nella norma.
Cefalee a grappolo
La cefalea a grappolo causa un dolore acuto alla tempia o intorno all’occhio, su un solo lato della testa, che dura per un periodo di tempo abbastanza breve (solitamente da 30 minuti a 1 ora). La cefalea si manifesta solitamente in modo regolare per un periodo da 1 a 3 mesi, seguito da un periodo asintomatico di mesi o anni.
Demenza vascolare, cos’è e come si manifesta
Per demenza vascolare si intende un deterioramento cognitivo acuto o cronico dovuto ad infarti cerebrali diffusi o focali che sono correlati il più delle volte a una malattia cerebrovascolare. Questa tipologia di demenza rappresenta un deterioramento cognitivo globale, cronico e generalmente irreversibile. La demenza vascolare non va confusa con il delirio, anche se la cognizione è disordinata in entrambi.
Cos’è il disturbo alimentare incontrollato?
Il Disturbo da Alimentazione Incontrollata (traduzione italiana del termine Binge Eating Disorder; BED) si caratterizza per la presenza di crisi bulimiche in assenza di comportamenti di compensazione inappropriati.
Il Disturbo da Alimentazione Incontrollata rientra nei Disturbi Alimentari Non Altrimenti Specificati , anche se la sua diagnosi è tuttora oggetto di numerose discussioni e controversie.
Emicrania: cosa fare?
L’emicrania è una cefalea primitiva episodica. I sintomi in genere durano da 4 a 72 h e possono essere di entità grave. Il dolore è spesso unilaterale, pulsante, peggiora durante sforzo fisico ed è accompagnato da sintomi quali nausea e ipersensibilità a luce, suoni o odori. Le auree si verificano in circa il 25% dei pazienti, solitamente appena prima ma a volte dopo il mal di testa. La diagnosi è clinica. Il trattamento si serve di triptani, diidroergotamina, antiemetici e analgesici. La prevenzione si basa sulla modificazione dello stile di vita (p. es., abitudini legate al sonno o dieta) e sulla terapia farmacologica (p. es., beta-bloccanti, amitriptilina, topiramato, divalproex).
Ictus: ischemico e emorragico
L’ictus è una malattia grave che si verifica in seguito alla riduzione, o all’interruzione, dell’afflusso di sangue al cervello (intendendo con questo termine il cervello, il cervelletto, ed il tronco encefalico racchiusi nella scatola cranica) e alla conseguente morte delle cellule cerebrali.
Si distinguono due forme: la più frequente, l’ictus ischemico, si verifica quando un coagulo di sangue ostruisce un’arteria che porta sangue al cervello; l’ictus emorragico è causato dalla rottura di un’arteria.
Si parla di attacco ischemico transitorio (TIA, transient ischaemic attack) quando l’afflusso di sangue al cervello si interrompe per breve tempo.
Jet lag: cos’è?
Il jet lag (termine inglese, letteralmente “ritardo da getto”; spesso indicato come mal di fuso) o disritmia, discronia o ancora disincronosi circadiana, è una condizione clinica che si verifica quando si attraversano vari fusi orari (di solito più di due fusi orari), come avviene nel caso di un lungo viaggio in aereo. Provoca sonnolenza, stanchezza, confusione e meno frequentemente emicrania. Il fenomeno si verifica a causa dell’alterazione dei normali ritmi circadiani.
Neuroma di Morton
Il Neuroma di Morton è una neuropatia che consiste in un rigonfiamento di un nervo del piede che si trova tra il terzo e il quarto dito. La patologia prende il nome dal chirurgo americano Thomas George Morton, che per primo la diagnosticò nell’Ottocento. Il neuroma, con il passare del tempo, può portare allo sviluppo di tessuto cicatriziale fibroso attorno al nervo interessato dal disturbo a causa della continua frizione delle ossa metatarsali adiacenti e del legamento intermetatarsale profondo che, a livello del terzo spazio, sono più mobili rispetto ad altre parti del piede. La patologia, anche se può manifestarsi a tutte le età, colpisce soprattutto le donne di tra i 40 e i 50 anni.
Sincope: cause e cura
Per sincope, o svenimento, si intende un mancato e improvviso afflusso di sangue al cervello che ha come conseguenza diretta la perdita di conoscenza. La sincope è spesso associata a tachicardia, disturbi neurologici, e neuropatia diabetica.
Origine
La sincope ha cause di diversa origine, che a volte possono anche non essere identificate con certezza. La diminuzione improvvisa della quantità di sangue destinata al cervello può dipendere da: sforzi fisici, sbalzi di pressione, forti emozioni, cardiopatie pregresse, e ancora l’assunzione di determinati farmaci. Può incidere da un punto di vista neurologico, e quindi determinare la sincope, anche il diabete.