ARTICOLI CORRELATI

Sindrome metabolica

La sindrome metabolica è un insieme di anomalie che possono aumentare il rischio di patologie cardiovascolari e non solo. Essa si caratterizza attraverso la presenza di almeno tre di questi

Omega 3 e 6: acidi grassi amici dell’organismo

Non tutti i grassi sono nocivi e nemici dell’organismo: ce ne sono due che sono particolarmente importanti anzi essenziali: l’acido linoleico (detto anche Omega6) e l’acido alfa-linolenico (Omega3), fondamentali per

Caffè e Caffeina

Cosa sappiamo del caffè, una delle bevande più presenti nella nostra dieta quotidiana? Ne conosciamo gli effetti positivi sul nostro organismo? E in che misura possiamo berlo senza correre inutili rischi per il nostro organismo?

Diabete: mangiare meno potrebbe aiutare a ridurre la neuropatia

cibo

Seguire una dieta sana e bilanciata, muoversi ogni giorno e assumere regolarmente le terapie prescritte è la chiave per tenere sotto controllo il diabete e prevenire le complicanze associate alle fasi avanzate della malattia, soprattutto a carico dell’apparato cardiovascolare (aterosclerosi ed eventi acuti, come infarto cardiaco e ictus cerebrale), dei reni (nefropatia diabetica), degli occhi (degenerazione maculare diabetica) e dei nervi periferici (neuropatia diabetica).

Un recente studio italiano, condotto in collaborazione tra un gruppo di ricerca dell’Istituto di Biologia cellulare e Neurobiologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IBCN-CNR), l’IRCCS Fondazione Santa Lucia di Roma, l’Università di Chieti e l’Università di Milano, segnala ora che mangiare meno potrebbe avere anche risvolti positivi più specifici sull’ultima problematica citata.

Che cos’è la neuropatia diabetica

La neuropatia diabetica è una delle più temute complicanze del diabete, sia di tipo 1 sia di tipo 2, responsabile dell’insorgenza di formicolii, perdita o alterazioni della sensibilità e dolore intenso e difficilmente controllabile con i comuni analgesici, principalmente a livello di mani, piedi, braccia e gambe.

La neuropatia costituisce, inoltre, un co-fattore all’origine del “piede diabetico” (ancora oggi principale causa non traumatica di amputazione), poiché la ridotta sensibilità cutanea che determina impedisce di accorgersi di piccole ferite accidentali che possono rapidamente infettarsi e indurre necrosi estese, ardue da gestire e da far regredire.

L’origine della neuropatia è complessa e non ancora completamente chiarita, ma è accertato che l’inadeguato controllo della glicemia per periodi prolungati (testimoniato da valori di emoglobina glicata, HbA1c, nel sangue superiori a 6,0-6,5%) e l’aumento dello stato infiammatorio generale dell’organismo sono elementi patogenetici chiave della sensibilizzazione e della degenerazione delle terminazioni nervose periferiche.

Perché la dieta ipocalorica aiuta

Numerosi studi hanno evidenziato che tagliare le calorie assunte con l’alimentazione, oltre a favorire la riduzione del peso corporeo, prevenire il diabete di tipo 2 e contribuire a controllare la glicemia, aumenta l’efficienza metabolica e diminuisce il grado di infiammazione sistemica. Partendo da queste considerazioni, i ricercatori del IBCN-CNR hanno testato gli effetti di una dieta restrittiva, mantenuta per brevi periodi di tempo, sullo stato e il processo di riparazione dei nervi periferici dei topi.

«Nei nostri esperimenti abbiamo constatato che dopo un danno nervoso periferico al nervo sciatico, un regime dietetico con un ridotto apporto calorico giornaliero agisce come potente stimolo metabolico e come attivatore di un fondamentale meccanismo di sopravvivenza e ricambio cellulare, noto come autofagia (la cellula ingloba parti di sé danneggiate)», ha spiegato Sara Marinelli del IBCN-CNR, coordinatrice del progetto.

I ricercatori hanno evidenziato lo stesso recupero dal dolore neuropatico anche in animali che mostrano una bassa capacità di rinnovamento cellulare. «Questi animali con ridotta capacità di autofagia presentano alterazioni metaboliche di fondo di tipo diabetico che aggravano la condizione di neuropatia», ha precisato Roberto Coccurello del IBCN-CNR. «Ebbene, anche con queste complicanze, una limitazione delle calorie assunte può contrastare il decorso e l’intensità del dolore neuropatico, ristabilendo un equilibrio metabolico, riducendo i processi infiammatori e facilitando la rigenerazione nervosa attraverso la stimolazione dell’autofagia. Tutto ciò, in assenza di manifesti effetti collaterali, come avviene invece nel caso di ricorso continuato al solo approccio farmacologico».

Ancorché ottenute in modelli animali e ancora da verificare nell’uomo, le nuove evidenze aprono la strada a strategie terapeutiche innovative, attese da anni. Inoltre, grazie a questo studio i ricercatori hanno potuto individuare alcuni marcatori biologici precoci di danno neurologico che potrebbero essere molto utili in pratica clinica per valutare la prognosi della neuropatia nel singolo paziente e, quindi, per pianificare trattamenti personalizzati più efficaci.

Fonte:

Coccurello R et al. Effects of caloric restriction on neuropathic pain, peripheral nerve degeneration and inflammation in normometabolic and autophagy defective prediabetic Ambra1 mice. PlosOne 2018;13(12):e0208596. doi:10.1371/journal.pone.0208596

SPECIALISTI IN EVIDENZA

  • Foto del profilo di Dr. Virgilio De Bono
    attivo 3 anni, 10 mesi fa

    Medici Estetici, Medici di Base, Dermatologi

    • Via Ripense 4 - Roma
    telefono
  • Foto del profilo di Dott. Flavio Della Croce
    attivo 3 anni, 10 mesi fa

    Psicoterapeuti, Medici di Base

    • Via Sacconi 1 - Borgonovo Val Tidone
    telefono
  • Foto del profilo di Dr. Domenico D'Angelo
    attivo 3 anni, 10 mesi fa

    Otorinolaringoiatri, Medici di Base, Medico Competente

    • Via Pola 5 - San Prisco
    telefono
  • Foto del profilo di Dr. Lorenzo Cerreoni
    attivo 3 anni, 10 mesi fa

    Medici Estetici, Medici di Base

    • Via Macero Sauli 52 - Forlì
    telefono
  • Foto del profilo di Dr. Giandomenico Mascheroni
    attivo 3 anni, 10 mesi fa

    Endocrinologi, Medici di Base, Medico Certificatore

    • Via Petrarca 53 - Carnago
    telefono

PATOLOGIE CORRELATE

Sindrome metabolica

La sindrome metabolica non è propriamente una malattia, ma una condizione complessa definita dalla simultanea presenza di noti fattori di rischio cardiovascolare quali obesità (soprattutto di tipo “centrale”, ossia a

Dispareunia

Si definisce dispareunia un dolore genitale persistente che si verifica nella donna poco tempo prima o durante il rapporto sessuale e talvolta ancora presente a rapporto terminato. Il rapporto doloroso

Tumori delle ghiandole surrenali

Le ghiandole surrenali (o surrene) sono due piccole strutture triangolari “appoggiate” sui reni e deputate alla produzione di diversi ormoni fondamentali per l’equilibrio metabolico e idroelettrolitico e per la risposta

Tumore dell’ipofisi

I tumori dell’ipofisi (o ghiandola pituitaria) sono un gruppo di neoplasie prevalentemente benigne che interessano una piccola struttura posta al centro del cervello, posteriormente alla radice del naso, che ha

Sovrappeso e obesità

Lungi dall’essere un mero problema estetico, sovrappeso e obesità rappresentano un fattore di rischio accertato per lo sviluppo di numero patologie metaboliche (prima tra tutte il diabete), cardiovascolari acute (come

Diabete e sindromi ipoglicemiche

Il diabete o, più precisamente, “diabete mellito” è una malattia metabolica complessa in cui si riscontra un aumento dei livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) conseguente a un’insufficiente produzione di

Gozzo

Il gozzo corrisponde alla tumefazione più o meno voluminosa e sporgente che compare nella parte anteriore centrale del collo principalmente in persone che si trovano per periodi prolungati in condizioni

Iperprolattinemia

L’iperprolattinemia corrisponde a una condizione determinata dalla produzione eccessiva dell’ormone prolattina da parte dell’ipofisi (piccola ghiandola neuroendocrina presente al centro del cervello che media la comunicazione tra l’ipotalamo e il

Piede diabetico

Il piede diabetico è una patologia complessa che si sviluppa come complicanza del diabete non controllato in fase avanzata e che rappresenta la prima causa di amputazione non traumatica nella

Ipotiroidismo

L’ipotiroidismo è una condizione determinata dall’insufficiente produzione di ormoni tiroidei, tetraiodotironina o tiroxina (T4) e triodotironina (T3), da parte della tiroide, con conseguente riduzione dell’efficienza metabolica generale e insorgenza di
CULTURA E SALUTE
 
AGGIORNAMENTI
 
PERCORSI
 

la tua pubblicità
in esclusiva SU
MY SPECIAL DOCTOR

completa il form e sarai ricontattato da un nostro responsabile