L’insufficienza aortica è conseguenza diretta di una chiusura non corretta della valvola, che causa un rimando del sangue pompato dal ventricolo sinistro.
A livello di sintomi compaiono un respiro difficile, un senso di spossatezza, ma possono anche sopravvenire disturbi e sintomi più rilevanti come lo scompenso cardiaco e l’endocardite.
Solitatmente l’insufficienza aortica causata dalla valvulopatia può anche restare silente per anni senza dar luogo a sintomi, o manifestandosi solo con disturbi lievi ai quali la persona può non prestare attenzione.
Tuttavia, a seguito di situazioni di comorbilità o di altra cardiopatia presente, come l’endocardite, l’insufficienza aortica può allora evidenziarsi in forma grave, scompensando il cuore.
Come prevenire l’insufficienza aortica?
Prima di tutto va sempre tenuta d’occhio la pressione arteriosa, dato che valori alti non trattati possono danneggiare la struttura valvolare del cuore.
Poi la malattia reumatica rappresenta un notevole rischio se si parla di prevenzione dell’insufficienza aortica e dell’endocardite, per cui reumatismi, mal di gola ricorrenti, infezioni da streptococco, ascessi dentali, gengiviti, ma anche gli effetti derivanti da malattie autoimmuni vanno tenuti sotto controllo.
La prevenzione della valvulopatia non è riconducibile a poche azioni preventive ma piuttosto a molte, per cui ogni persona potrà seguire norme preventive basilari per ridurre questo rischio, e sono:
- abolire il fumo.
- Adottare una dieta sana a base di frutta e verdure, cereali integrali, latticini a basso contenuto di grassi, pesce, carni magre preferendo alimenti a basso contenuto di colesterolo, di grassi saturi, di zuccheri e sale.
- Esercizi ginnici, camminata, o altra moderata attività fisica. Prima di scegliere un tipo di attività fisica o sport chieder un parere al medico curante, che conoscendo le condizioni del cuore, potrà orientare la scelta in modo corretto e che con comporti rischi.
- Mantenere una costante igiene della bocca, dei denti e del cavo orale, praticando una costante pulizia dei denti in ambulatorio odontoiatrico, ma anche a livello personale, al fine di evitare lo sviluppo di infezioni locali.
- Informare il proprio dentista della propria condizione cardiaca in caso di doversi sottoporre a cure odontoiatriche con rischio di infezioni, un pericolo per l’endocardite.
Sono poi da considerare dei fattori di rischio per la valvulopatia aortica, come:
- un paziente molto avanti negli anni.
- La presenza di cardiopatie congenite.
- Alcune patologie preesistenti come le malattie croniche del rene.
- L’essersi sottoposti a radioterapia.
Le possibili complicazioni di cui tener conto possono essere gravi o molto gravi e rischiose per il paziente come un ritmo cardiaco anomalo, l’ictus, e fino all’arresto cardiaco.