ARTICOLI CORRELATI

Frutta secca: un alimento per tutto l’anno

La frutta secca è spesso considerata la regina del Natale e del periodo invernale. Amiamo consumare arachidi, noci, pistacchi e altri generi di frutta secca quando siamo riuniti con tutta

Troppa Caffeina?

Presa in in piccole dosi migliora la concentrazione, mentre se presa in dosi eccessive causa la frequenza cardiaca, innalza i livelli pressori e induce uno stato di nervosismo.

Esiste l’influenza intestinale nel bambino?

Talvolta la fantasia popolare crea delle espressioni che, pur senza alcuna pretesa di scientificità, rendono così bene il concetto o l’impatto di una particolare condizione da entrare nell’uso comune e

Alimenti da non mangiare mai crudi

Gli alimenti crudi hanno molte proprietà benefiche, ma possono essere anche molto pericolosi, dato che possono comportare alcuni rischi per la nostra salute, specialmente con il caldo estivo.

La disautonomia familiare

La disfunzione del sistema nervoso involontario, o disautonomia di tipo familiare è una malattia genetica che va ad interessare dei gruppi di cellule nervose, che non non risultano adeguatamente sviluppate e che non sopravvivono.

Incontri col Prof.Berrino: il Latte di mucca

Cosa sappiamo davvero su questo antico alimento che ha nutrito per secoli la popolazione mondiale? E’ ancora indispensabile averlo nell’alimentazione dei nostri giorni? Il dottor Berrino ci guida attraverso la

Basilico

basilico-web

Presentazione

Il basilico è fra le erbe aromatiche più apprezzate e più frequentemente portate in tavola. Il suo profumo, insieme delicato e intenso, aromatizza piacevolmente le pietanze. Le sue foglie, sottili e carnose, si prestano per un tocco decorativo del piatto da portare in tavola: sono perfette sulla pizza margherita, o in coppa alla ‘pummarola di uno spaghetto o nella tradizionalissima a campanilistica caprese. È un aroma ‘camaleontico’ che si sposa per condire una pasta, preparare gustose salse che accompagnano carni o pesci; un battuto di pesto dà freschezza a una insalata, a una torta salata o a una bruschetta. Versatile, il basilico si può utilizzare da crudo o cotto, secondo gusti personali o le mode culinarie: comunque lo si impieghi è una ‘salutare’ bontà, non solo al palato.

L’origine

Per quanto sia entrato nella tradizione culinaria italiana, l’origine del basilico non è mediterranea. Nasce infatti in Asia tropicale e India, espatria nel Medio Oriente per diffondersi poi in Antica Grecia, arrivando in Italia sotto il regno di Alessandro Magno, intorno al 350 a.C. Molto più di recente, nel XVI secolo ha iniziato a essere coltivato anche in Inghilterra e nelle Americhe.

Regale e diabolico

C’è una forte dicotomia che si associa al basilico, in parte anche legato alla sua etimologia. Il nome deriva infatti da  basilicum, termine latino medievale, e da basilikon che in greco significa “pianta regale, maestosa” e basileus, ovvero “re”. Pare che questa erba aromatica fosse utilizzata in antichità per produrre profumi per il re o perfino in rituali sacri dalle antiche popolazioni Hindu. All’opposto gli antichi Greci e Romani sembra attribuissero al basilico un significato diabolico, di sfortuna e odio. Leggendo alcuni testi di Plinio il Vecchio, filosofo, scrittore e naturalista che morì nel 79 dopo Cristo, vi sarebbero riferimenti sulla capacità del basilico di indurre stati di torpore e pazzia. Il medioevo continua questa ‘tradizione’, utilizzando il basilico per curare le ferite, attribuendogli poteri quasi ‘magici’, tanto che in alcuni manoscritti dell’epoca il basilico è l’erba aromatica che raffigura simbolicamente l’odio e Satana.

Le varietà

Dire semplicemente ‘basilico’, pianta appartenente alla vasta famiglia delle Lamiacee, sembra davvero limitativo. Infatti quest’erba aromatica conta almeno una sessantina di 60 le varietà e cultivar, tutte facenti capo alla specie Ocimum basilicum, il nome scientifico con cui gli esperti chiamano il basilico, differenziandone poi le varietà per aspetto e l’aroma. Le più frequenti e maggiormente utilizzate sono:

  • Basilico comune crespo (O. basilicum ‘Crispum’): dalle grandi foglie, increspate e dal profumo intenso è la varietà  più ‘commerciale’ e cui si ricorre per cucinare piatti nostrani.
  • Basilico classico o genovese (O. basilicum ‘Italiano Classico’): il nome ne svela l’utilizzo. È il migliore per preparare il pesto alla genovese, grazie anche al suo aroma, un mix di gelsomino, liquerizia e limone.
  • Basilico greco (O. basilicum ‘Minimum’): dalle piccole foglie allungate, ha un profumo più dolce e meno pungente delle varietà a foglie larghe. Si adatta meglio ai climi freddi.
  • Basilico thai (O. basilicum var. thyrsiflora): le sue foglie emanano un aroma fra la menta e i chiodi di garofano. Questa sua particolarità speziata lo destina alla preparazione di pietanza sia tradizionali della nostra cucina, come i frutti di mare, sia di piatti tipici tra cui minestre esotiche. Annusandolo si percepisce un sentore di sottofondo di liquerizia che gli deriva dall’estragolo. Questo è un composto di origine naturale (fenilpropene), un costituente essenziale dell’olio essenziale del dragoncello, che tuttavia si trova anche in altri oli essenziali, fra cui il basilico con percentuali variabili fra 23–88%.
  • Basilico porpora messicano (O. basilicum ‘Purple Ruffles’): la particolarità sono le sue foglie color porpora e i fiori rosa pallido. Si gusta prevalentemente nelle insalate o viene spesso usato anche a scopo decorativo.
  • Basilico messicano (O. basilicum ‘Cinnamon’): il nome scientifico nasconde il tipico aroma di questa qualità di basilico che sa di cannella. Ha anche un’altra caratteristica: fiori color porpora.
  • Basilico Dark Opal (O. basilicum ‘Dark Opal’): è simile al basilico messicano, ma il suo sapore è più deciso.
  • Basilico lattuga (O. basilicum ‘Lettuce Leaf’) e basilico napoletano (O. basilicum ‘Napoletano’): lo si riconosce per le foglie più grandi rispetto alla varietà classica.
  • Basilico violetto (O. basilicum ‘Red Rubin’): simile al basilico verde, dà ai piatti un tocco di nuovissima e raffinata novità per quella sua tonalità viola-bruno. (Vedi foto in crescita)

L’aspetto. È una pianta erbacea da balcone o da giardino o da orto. È caratterizzato da lunghi fusti, flessibili ed estremamente sottili, contornati da grandi foglie aromatiche, sottili e molto delicate. I fusti possono raggiungere anche i 45 centimetri di altezza. Nella stagione estiva, raggiunge la fioritura e all’apice dei fusti spuntano delle piccole spighe di fiori bianchi al cui interno matureranno i semi. La fioritura segna in qualche modo anche ‘la vecchiaia’ del basilico: da questo momento, il basilico di norma non generà più nuovi germogli e i fusti tenderanno a lignificare. È ora di piantare del basilico nuovo: l’operazione è semplice e il risultato è di grande soddisfazione. 

Registrazione (Podcast)

Coltivazione. Non è impegnativa ma ha le ‘sue’ regole. Il basilico ama le temperature miti, tra i 20° e i 25°, e il sole cui dovrà essere esposto per almeno un paio di ore al giorno: sono due fattori essenziali che permetteranno al basilico di crescere rigoglioso e che ‘condizionano’ anche i momenti ideali per piantarlo:

  • tra febbraio e marzo se lo si pianta in un semenzaio in cui vi sia una temperatura costante di almeno venti gradi centigradi per poi trapiantarlo a primavera all’aperto.
  • in primavera e in estate in vaso o in piena terra, all’aperto, in un luogo soleggiato, con un terreno ricco, fresco e ben drenato. Il basilico non sopporta le temperature sotto ai 10°C, ma neppure la siccità: la terra va dunque innaffiata ogni qual volta è asciutta ma senza eccessi. Un consiglio: per sfruttare le foglie per tutta la stagione estiva, eliminate periodicamente i boccioli floreali affinché possano crescere nuovi germogli dopo la fioritura.

Se scegliete la coltivazione in vaso. Usate un piccolo vaso di circa 10 cm di diametro in cui interrerete 5-8 semi distribuiti in maniera omogenea ad una profondità di 1 cm in un terriccio abbastanza asciutto. Una volta che le piantine saranno cresciute e dovranno essere trapiantate in un nuovo vaso, fare in modo di lasciare una distanza tra l’una e l’altra di qualche cenimetro. Una volta ultimato il lavoro e coperta tutta la superficie, irrorate a fondo e posizionate il vaso all’ombra. Qualora le piantine di basilico dovessero apparire sofferenti, non preoccupatevi, si riprenderanno dal trapianto velocemente.

Se scegliete la coltivazione in piena terra. Ricordate: procedete all’operazione solo in primavera e comunque non con temperature sotto i 10°C. Il giardino o l’orto di casa sono perfetti. Preparate il terreno per la semina, drenandolo con vanga e zappa e livellandolo successivamente con il rastrello. Distribuite i semi “a spaglio”, in tutte le direzioni. Dopo la semina diradate, lasciando un germoglio ogni 8-10 cm ad una profondità di soli 0,5 cm. Abbiate cura di irrigare e non far mai mancare l’acqua al terreno, senza tuttavia creare ristagni. Monitorate la temperatura e nel caso torni il freddo notturno, coprite il terreno con teli di tessuto non tessuto. Un consiglio: per favorire la crescita del basilico, seminate con la luna crescente e in giornate di particolare calura. È una saggezza degli antichi!

Se scegliete la coltivazione in semenziaio. Qualsiasi terriccio per semine è adatto, purché sia ben fine. La germogliazione dovrebbe avvenire in 15-20 giorni e il basilico essere ‘pronto’ all’utilizzo nell’arco di un paio di mesi.

Se scegliete la coltivazione in casa con colture idroponiche. Non servono terre e terricci, ma dovete dotarvi di un kit completo con illuminazione a led e sistema di fertirrigazione per garantire alle piantine il giusto apporto di luce e il nutrimento alle radici. Avrete il vantaggio di un basilico fresco e profumato tutto l’anno!

Raccolta. Presa e utilizzata e mangiata: è questa la filosofia che governa la raccolta delle foglie di basilico. Esse infatti dispongono all’interno di un olio essenziale  intenso e volatile, che si disperde con rapidità nell’aria quando le foglie vengono disseccate. Quindi ‘fresco’ e mangiato è meglio e più profumato!

Parassiti e malattie

La pianta di basilico è delicata e può essere colpita da differenti malattie e/o parassiti. Se ciò dovesse accadere, non ricorrete a trattamenti chimici. Rinnovate le piantine di basilico: costano poco e vi daranno il piacere di un nuovo raccolto.

Bibliografia

Mikolajski A, Rooney D, Pizzoni F et la. Erbe aromatiche per il benessere e la cucina. Ediz. Illustrata, 2015

SPECIALISTI IN EVIDENZA

  • Foto del profilo di Dott.ssa Simonetta Cimino
    attivo 3 anni, 10 mesi fa

    • Via Guido Molinari 2 - Carpi
    telefono
  • Foto del profilo di Prof. Bruno Amato
    attivo 3 anni, 10 mesi fa

    Chirurgo Vascolare, Angiologi, Chirurghi Generali

    • Via S. Pansini 5 - Edificio 5 - piano 3 interno 310 - Napoli
    telefono
  • Foto del profilo di Dr. Giandomenico Mascheroni
    attivo 3 anni, 10 mesi fa

    Endocrinologi, Medici di Base, Medico Certificatore

    • Via Petrarca 53 - Carnago
    telefono
  • Foto del profilo di Dr. Bruno Benini
    attivo 3 anni, 10 mesi fa

    • Via Oderisi da Gubbio 199 - Roma
    telefono
  • Foto del profilo di Dott. Ernesto Pintore
    attivo 3 anni, 10 mesi fa

    • Via De Luca Andrea 5 - Salerno
    telefono

PATOLOGIE CORRELATE

Morbo di Crohn

Il morbo di Crohn è una malattia infiammatoria cronica intestinale. Provoca un’infiammazione del tratto digestivo e, in persone diverse, può coinvolgere diverse aree del tubo digerente. L’infiammazione causata dal morbo

Epatiti (generale)

Le epatiti sono infiammazioni del fegato che possono avere un livello di severità diverso, da lieve a estremamente grave, ed essere di tipo acuto o cronico, anche in funzione della

Ernia inguinale

L’ernia è la fuoriuscita di un viscere dalla cavità che normalmente lo contiene, attraverso un orifizio o un canale anatomico. Nell’ernia inguinale, il peduncolo esce dall’addome attraverso l’orifizio inguinale esterno

Ragadi anali

Le ragadi anali sono piccole lacerazioni nella mucosa che riveste l’ano; possono verificarsi al passaggio di feci dure o grandi durante un movimento intestinale, in genere causano dolore e sanguinamento

Tumore del pancreas

Il tumore del pancreas inizia nei tessuti di questo organo, posto orizzontalmente nell’addome dietro la parte inferiore dello stomaco e in genere si diffonde rapidamente agli organi vicini. Raramente viene

Calcolosi della colecisti

La colecisti (o cistifellea) è un organo cavo verde a forma di pera situato sotto il fegato; fa parte del sistema digerente e la sua funzione è di immagazzinare la

Poliposi intestinale

I polipi sono crescite anomale di tessuto che sporgono verso una tonaca mucosa; sono escrescenze patologiche che, nell’intestino, si formano specialmente nel colon e nel retto. Per la maggior parte,

Pancreatite

La pancreatite è l’infiammazione nel pancreas, la ghiandola lunga e piatta posta trasversalmente nella parte superiore e posteriore della cavità addominale. Il pancreas produce enzimi che aiutano la digestione e

Ernia addominale

Un’ernia addominale si verifica quando un viscere o una sua parte fuoriesce dalla cavità addominale dov’è contenuto, per l’indebolimento di una delle pareti muscolari che lo richiudono. La sacca che

Esofago di Barrett

L’esofago di Barrett è una complicanza grave della malattia da reflusso gastroesofageo. Nell’esofago di Barrett, il tessuto normale che riveste l’esofago – il tubo che trasporta il cibo dalla bocca
CULTURA E SALUTE
 
AGGIORNAMENTI
 
PERCORSI
 

la tua pubblicità
in esclusiva SU
MY SPECIAL DOCTOR

completa il form e sarai ricontattato da un nostro responsabile