Nel mondo 1 persona su 3 consuma regolarmente bevande alcoliche (pari a 2,4 miliardi di persone, delle quali 1 miliardo e mezzo uomini e 900 milioni donne): questo il risultato di un recente studio, pubblicato ad agosto sulla rivista scientifica Lancet, che ha esaminato 694 studi sul consumo di alcol nel mondo e valutato i rischi per la salute associati al consumo di bevande alcoliche in 195 nazioni. Dallo studio emerge che il consumo di 10 grammi di alcol al giorno aumenta dello 0,5% il rischio di sviluppare problemi di salute e del 7% in chi consuma una quantità doppia.
L’utilizzo dell’alcool è un fattore di rischio per numerose patologie e può compromettere la maturazione del cervello, soprattutto in quelle aree coinvolte nel controllo degli impulsi. In adolescenza la maturazione del cervello non è completa, vi sono aree come quella limbica che matura dopo i 20 anni. Ecco perché in alcuni Paesi, per esempio negli Stati Uniti, si pone il divieto di utilizzo degli alcolici sotto i 21 anni. I danni dell’alcol non interessano soltanto il cervello, ma tanti altri organi: è infatti un fattore di rischio per molti tumori (fegato, cavo orale, gola). L’organo maggiormente colpito è il fegato, ma risente dell’effetto tossico dell’alcol anche l’apparato cardiovascolare e gastrointestinale. Inoltre, chi abusa di alcol è più soggetto a ipertensione, ictus e cardiopatie. L’alcolismo causa malnutrizione, ma anche alterazioni della sessualità, diminuzione della libido, infertilità e impotenza, obesità. In definitiva:
- L’abuso di alcol crea dipendenza ed è paragonabile alle sostanze stupefacenti;
- L’alcol è cancerogeno e crea danni d’organo come la cirrosi epatica;
- Indebolisce il sistema immunitario e dà una maggiore sensibilità alle infezioni;
- Riduce l’assorbimento delle vitamine A, D ed E;
- Causa malnutrizione e alterazioni del peso corporeo;
- Modifica la produzione di ormoni, ha un’azione negativa sulla fertilità e non favorisce le prestazioni sessuali;
- In gravidanza può creare problemi al feto e al nascituro;
- Può interferire con le terapie farmacologiche in atto;
- Altera le funzioni cognitive ed è un fattore di rischio per il decadimento cognitivo;
- Altera l’attenzione, riduce i tempi di reazione e causa sonnolenza, per questo motivo l’alcol non va assunto se si guida.