La fertilità è un argomento molto importante per tutti gli uomini. La sfera dei fattori che potrebbero influenzare la fertilità maschile è così ampia e complessa che sicuramente non può essere circoscritta solamente all’ambito alimentare ma occorre approfondirne, con l’aiuto di medici specialistici, le cause per poi scegliere la terapia da adottare. Fatta questa importante e doverosa premessa va però detto che una giusta alimentazione, composta da specifici alimenti, può migliorare sensibilmente la salute degli spermatozoi nell’uomo, e di conseguenza aumentare il suo tasso di fertilità.
Stando infatti alle parole dell’urologo Alessandro Palmieri, operante al policlinico universitario Federico II di Napoli e presidente della Società Italiana di Andrologia: “La dieta mediterranea aumenta dal 72 al 95 per cento la quota di spermatozoi sani e di elevata qualità”, e per fare un esempio specifico aggiunge: “Il caffè? È sbagliato considerarlo un problema. Se ne possono bere fino a tre al giorno: in questo modo si contribuisce a ridurre fino a un terzo il rischio di soffrire di disfunzione erettile”.
Un’alimentazione per futuri padri
Quali sono allora gli alimenti maggiormente consigliati per combattere il fenomeno del calo della fertilità negli uomini? Stando alle parole di Fabrizio Scroppo, andrologo dell’ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese: “La buona notizia è che sul versante dell’alimentazione non sono previste rinunce. I cibi alleati per i futuri papà sono soprattutto gli alimenti ricchi di antiossidanti, che combattono i radicali liberi responsabili di danni al DNA degli spermatozoi”.
Si consigliano quindi alimenti come agrumi, pomodori, carote e ortaggi a foglia verde che hanno un ruolo molto importante per la produzione di spermatozoi sani e mobili. Sono ottimi alleati in questo senso anche uova, fagioli, latticini scremati e frutta secca a causa del loro elevato contenuto di zinco che evita l’agglutinazione degli spermatozoi e ne migliora il movimento. Anche il pesce, ricco di Omega 3, migliora la qualità del seme. Volendo volgere lo sguardo al di fuori della dieta mediterranea, come dice lo stesso dottor Scroppo: “Qualche incursione è concessa con l’avocado, che favorisce l’equilibrio ormonale, o con le ostriche che grazie allo zinco promuovono la produzione di testosterone”.
Fare attività fisica
Come già anticipato, oltre ad una sana alimentazione, per migliorare la fertilità maschile, l’attività fisica gioca un ruolo chiave. Come spiega il dottor Andrea Salonia, urologo e andrologo e direttore dell’Urological Research Institute dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano: “Una regolare attività fisica migliora la qualità dello sperma e dell’erezione“. Oltre a questo, un altro importante consiglio per migliorare la fertilità del proprio apparato riproduttore riguarda lo stop al fumo ( basti pensare che più di dieci sigarette al giorno contribuiscono a ridurre la concentrazione e la mobilità degli spermatozoi, oltre che ad aumentare di un terzo il rischio di disfunzione erettile).