È preoccupante la situazione in Italia per quanto riguarda i vaccini: quasi in tutte le regioni c’è una copertura inferiore al 95%, soglia che non garantisce l’immunità di gregge. Negli ultimi giorni si è registrato l’ennesima un’epidemia, questa volta di morbillo, presso l’ospedale pediatrico di Bari. “Dal 2006 in Italia la profilassi è in costante calo, la copertura non è da Paese sviluppato. Nel 2016 la percentuale di vaccinazioni contro il morbillo è stata inferiore al Ghana e della Sierra Leone. In Messico non si registrano casi autoctoni di morbillo, di recente si sono avute tre infezioni, tutti pazienti italiani” afferma il professore Roberto Burioni, un famoso immunologo che ha ricevuto l’attenzione della stampa per la sua lotta al movimento no vax.
Dati alla mano, in Italia solo nel Lazio si è superata la soglia di sicurezza con il 95,3% di profilassi contro la malattia esantematica, mentre nelle altre regioni la percentuale si attesta sul 90%, senza contare le zone che sostengono il movimento no vax: “La peggiore, incredibile, è la provincia di Bolzano, dove peraltro la sanità è ben organizzata. Poi ci sono aree in cui sono particolarmente vivaci i no vax, come Rimini e Pesaro, dove gli attivisti spaventano i genitori” afferma il dottor Burioni. È successo di veder volare un piccolo aereo con uno striscione “Tutti a scuola, libertà di scelta” sulle spiagge romagnole, a sostegno di una campagna anti vaccini.
“Quando si allenta l’attenzione su alcune malattie infettive e si ravviva solo in caso di decesso, non è un buon segno. Abbiamo ribadito nell’audizione in Commisione sanità che in questa fase alleggerire l’obbligo vaccinale è un errore. Quindi meglio lasciarlo e poi, come prevede la legge, rivalutare alla luce dei risultati, ma solo quando saremo in sicurezza. E ora non lo siamo“, sostiene Ricciardi.
A conferma di ciò, ci sono i numeri: ogni anno circa l’1% dei genitori non vaccina i propri figli, così da creare dagli 80 ai 100mila bambini che non eseguiranno la profilassi per scelta. Come già citato dal dottor Burioni, la situazione dei vaccini è tragica in alcune città, come Bolzano, dove c’è una copertura del solo 71% per quanto riguarda il morbillo, 85% per poliomielite e difterite, mentre per l’antimeningococco C è solo al 67%. Diversi genitori altoatesini volevano iscrivere i propri figli presso scuole austriache per sfuggire alla profilassi. “Bisogna renderla obbligatoria e far capire alla gente che non vaccinare mette in pericolo i propri figli e anche chi sta loro vicino”.