No, non si tratta di affogare nel cibo le preoccupazioni per il futuro, né di compensare stress e frustrazioni del passato con zuccheri raffinati e grassi saturi, anche se è questa la tendenza più immediata e diffusa. Gli alimenti che scegliamo e il modo in cui li mangiamo possono essere sfruttati in modo più positivo, per prevenire e placare il nervosismo e l’agitazione eccessivi, farci sentire meglio, più rilassati e più propensi a riposare bene durante la notte (con conseguenti ulteriori benefici per il tono dell’umore e la reattività psicofisica). Alcune sostanze contenute nei cibi, infatti, agiscono a livello cerebrale e se assunte nella giusta dose, con regolarità o al bisogno, possono avere un impatto positivo sulla funzionalità neuropsichica.
La perdita di memoria da farmaci
I tranquillanti, prescritti per ridurre ansia e agitazione, o anche farmaci come i sonniferi possono agire sulla memoria riducendola, ma non sono i soli dal momento che anche i farmaci