Con l’arrivo dell’estate e con le belle giornate ci si espone sempre di più al sole. Relax, vacanze e abbronzatura, ma anche eritemi, scottature e invecchiamento della pelle. A questo punto ci si chiede se il sole faccia davvero bene alla salute.
Se da una parte favorisce la sintesi della vitamina D, fissa il calcio nelle ossa, combatte i batteri e la depressione, dall’altra parte un’esposizione solare massiccia e senza protezione può provocare danni permanenti alla nostra pelle. Quando ci si espone al sole la pelle assorbe parte dei raggi solari, avviando una reazione chimica che si sviluppa, in modo da proteggere gli strati profondi della cute. Nel momento in cui la pelle è a contatto diretto con il sole i melanociti vengono stimolati a produrre più melanina e quindi ci si abbronza. L’abbronzatura, quindi, è una sorta di autodifesa che la pelle attua per proteggersi dal sole, specialmente dai raggi ultravioletti, che sono quelli più dannosi per la nostra pelle.
Questi ultimi si dividono in raggi UVA, che stimolano l’abbronzatura ma che provocano anche l’invecchiamento della pelle e tumori cutanei, raggi UVB che favoriscono l’abbronzatura veloce e la sintesi della vitamina D, ma provocano scottature ed eritemi e i raggi UVC, che per fortuna non arrivano alla Terra, perché fermati dallo strato di ozono. Queste radiazioni danneggiano la pelle e il DNA, facendo aumentare anche il rischio di tumori.
Come proteggersi dal sole?
Le zone del corpo più a rischio sono sicuramente il viso, le braccia e la parte superiore delle spalle, in quanto sono quelle più esposte al sole. Per chi ha la carnagione chiara e gli occhi azzurri o verdi l’esposizione diretta ai raggi solari dovrebbe essere di 5-10 minuti, per le persone con carnagione scura e capelli e occhi scuri, invece, dovrebbe essere di massimo 45 minuti. Le creme protettive sono un buon metodo per proteggersi dai raggi ultravioletti e oggi in commercio ne esistono di diversi tipi. Ovviamente più è alto il fattore di protezione minore è il rischio di scottarsi. Si consiglia, quindi, di comprare sempre un solare con indice di protezione più alto rispetto a quello indicato per il proprio tipo di pelle, infatti queste creme vengono testate in laboratorio su quantità maggiori rispetto a quelle che vengono, poi, utilizzate realmente al sole. Altra cosa fondamentale è riapplicare la crema ogni volta che ci si espone al sole e quando si torna a casa, lavare per bene la pelle, togliendo ogni residuo e applicare un doposole che abbia proprietà lenitive e idratanti.
Una delle cose più importanti, ovviamente, è evitare le ore più calde della giornata, soprattutto se si tratta di portare dei bambini al mare. È consigliabile che questi prendano il minor sole possibile quindi portateli la mattina presto dalle 7.30 alle 9.00 e il pomeriggio dalle 17.30 alle 19.00. Inoltre, è consigliabile bere molto e proteggersi anche se ci sono nuvole o siete sotto l’ombrellone.