Le sigarette elettroniche (EICG) rappresentano, anche se in percentuale abbastanza bassa, un concreto aiuto per coloro che desiderano e decidono di smettere di fumare.
The New England Journal of Medicine pubblica infatti uno studio condotto in Gran Bretagna 2015 e il 2018 su 886 persone che volevano perdere la dipendenza da tabacco. Secondo questo studio l’utilizzo delle sigarette elettroniche ha esiti maggiori (18%) di abbandono del fumo di sigarette di quello di altri strumenti, quali le gomme da masticare o cerotti, che è stato del 9,9%.
Se è vero che fumare sigarette elettroniche permette di evitare di aspirare catrame ed altre sostanze tossiche prodotte dalla combustione, di regolare la quantità di nicotina da assumere e di fronteggiare le eventuali crisi di astinenza, è altresì vero che espone all’assunzione di molte sostanze potenzialmente nocive ( 7 mila diverse molecole, secondo una ricerca del 2017) e svapare può creare una nuova dipendenza attivando anche effetti di attrazione su soggetti che non sono mai stati fumatori.