Lo studio condotto dal Centro Studi Investimenti Sociali (Censis, 2019) fornisce informazioni su una precisa fetta della popolazione, ovvero persone dai 18 ai 40 anni, definiti “giovani italiani”.
Il report descrive come siano in aumento pratiche sessuali meno tradizionali e più trasgressive, come ad esempio un numero più alto di partner sessuali, i rapporti a tre, il sesso a pagamento e le pratiche di bondage, dominazione e sadomaso.
Queste ultime in particolare racchiudono tutte quelle interazioni sessuali caratterizzate da un disequilibrio di potere delle parti (due o più partner sessuali) e la presenza di dolore fisico come mezzo per ottenere e mantenere l’eccitazione sessuale e sono caratterizzate dalla presenza fondamentale del consenso di tutte le parti che le mettono in atto e molto spesso anche di parole chiave (le safe words) che consentono di interrompere la pratica in qualunque momento.
Queste pratiche vengono classificata BDSM.
Il 12.5% degli italiani dai 18 ai 40 anni ammette di fare uso di pratiche BDSM regolarmente o di tanto in tanto e il 46.9% usa un linguaggio offensivo o osceno durante l’atto sessuale. Sempre il Censis (2019) riporta che nel 2000, il bondage/sadomaso veniva messo in atto solo dallo 0.5% della popolazione italiana, a dimostrazione che venti anni fa questo tipo di pratiche erano ancora sconosciute o di nicchia, o che solo pochissimi italiani ammettevano apertamente di farne uso rispetto agli ultimi anni.
Il rapporto fornisce inoltre le prevalenze riguardanti l’uso di contraccezione: il 15% delle donne e l’8.6% degli uomini ammettono di non aver mai fatto uso di contraccettivi nell’ultimo anno. All’interno dei millennials inoltre, il 63.3% degli italiani ammette di aver avuto almeno un rapporto sessuale completo non protetto e solo il 21.6% ha sempre utilizzato un contraccettivo. Rispetto a venti anni fa infine, attualmente meno persone utilizzano contraccettivi.
