Prendi in mano la tua salute

Prendi in mano la tua salute

Prendi in mano la tua salute

ARTICOLI CORRELATI

Valvulopatie: Malattie delle valvole cardiache

Su 100 persone 60 sanno cos’è l’infarto ma soltanto 7 conoscono le malattie delle valvole cardiache (valvulopatie). È quanto emerge da un’indagine condotta lo scorso anno su quasi 13 mila

Alimentazione in età avanzata

In Italia circa il 20% della popolazione è costituito da ultra sessantacinquenni. Per conciliare l’aumento della vita media con una buona qualità della vita è necessario seguire una corretta alimentazione.

I virus? Non sempre sono nocivi

Virus non è sempre sinonimo di “causa dannosa”, portatrice di effetti negativi. Almeno negli abissi marini, dove le infezioni virali del plancton costituiscono il motore della catena alimentare. La notizia

L’invecchiamento cutaneo

Quando si parla di pelle si fa presto a ricondurre l’invecchiamento alla semplice comparsa di alterazioni macroscopiche: tutti i segni del passare degli anni sono invece frutto di fenomeni alquanto

Raffreddore: cause, sintomi e cure

Il raffreddore è un’infezione respiratoria acuta di origine virale che interessa principalmente il naso e la gola e che può essere accompagnata da tosse. Una volta colpite dai virus, le

La buona notte ed i suoi rituali

Si sa, ai bambini non piace andare a dormire. Sono capaci di crollare improvvisamente semitramortiti ma, se gli si dice che è ora di andare a letto tergiversano, trovano mille

L’amicizia è una vera e propria medicina

L’amicizia aiuta la nostra salute. Sbagliate a pensare si tratti di una semplicistica affermazione, conseguenza eccessiva del noto detto “chi trova un amico trova un tesoro”. In realtà, parliamo di

La buona notte ed i suoi rituali

pexels-photo-101523

Si sa, ai bambini non piace andare a dormire. Sono capaci di crollare improvvisamente semitramortiti ma, se gli si dice che è ora di andare a letto tergiversano, trovano mille scuse oppure, quando sono particolarmente stanchi, sembrano ingaggiare una vera e propria battaglia contro il sonno (ed anche conto di noi!), con tutte le consegne sul piano dei capricci, dei piagnistei ecc. Ma perché tutto questo? E’ solo una questione di irritabilità, di cattiva educazione o questa difficoltà ha un significato più profondo di cui l’educazione dovrebbe tener conto?

Perchè i bimbi non vogliono dormire?

I bambini vivono nell’immediato, più sono piccoli più il futuro ( e per futuro si intende anche la mattina dopo o il dopo riposino pomeridiano) per loro è qualcosa di estremamente vago e nebuloso. Addormentarsi è come partire, come morire: perdere tutto, lasciare gli oggetti ed i punti di riferimento e sprofondare in una sorta di “buco nero” di inconsapevolezza. E’ proprio questo tipo di percezione che li porta a lottare contro il sonno vissuto quasi come un pericolo e non come un abbraccio ristoratore. L’obiettivo non è solo che il bambino si addormenti ma anche che da questa fondamentale funzione che si ripete e si ripeterà tutti i giorni e più volte al giorno il bambino possa trarre , accanto alla buona abitudine, anche una sicurezza di sé, basata sulla fiducia e sulla costanza (degli oggetti, degli affetti, delle circostanze).

Come favorire il sonno

Da che il mondo è mondo si sono sviluppate delle modalità specifiche per aiutare i bambini ad addormentarsi: basti pensare alle ninna-nanne, all’atto del cullare, alle culle che da quel movimento hanno preso nome, all’abitudine di raccontare o di leggere una storia, al pupazzo (o copertina o pezzuolina) preferito ecc. Da sempre per andare a dormire si abbassano le luci, si smorzano i rumori, si cerca cioè di creare una situazione come di “decompressione” nella quale gli stimoli sensoriali  “eccitanti”  diventano sempre più lontani per lasciare  spazio ad una ritmicità  rassicurante, ripetitiva ed in dissolvenza.

Tutti questi comportamenti hanno la funzione di favorire il rilassamento, di contenere il bambino, di accompagnarlo in un cammino potenzialmente ansiogeno di “abbandono”. E’ importante che questo momento così delicato, che segna tra l’altro quel ritmo essenziale della vita dato dall’alternarsi di veglia e sonno, sia “ritualizzato”, abbia cioè un suo canovaccio (per ogni bambino e per ogni fase di crescita, il suo) che sancisca il significato del momento, la sua preparazione, il suo svolgimento; che contenga e rassicuri il bambino, non facendolo mai sentire alla mercé di eventi sconosciuti; che gli fornisca consapevolezza di quello che gli sta succedendo e gli permetta, proprio in virtù dello spazio e del tempo dedicati, di collegare la “nanna” di oggi con quella di ieri e con il risveglio di domani.

Infiniti possono essere i rituali della Buona Notte, rituali fatti di gioco, di creatività, di regole, ma tutti, come ogni rituale che si rispetti, devono essere solennizzati (devono cioè avere una loro coerenza e costanza), condivisi tra più persone (il bambino e chi lo accompagna, anche semplicemente ricordandogli che è ora di dormire), avere un senso ed uno scopo.

Evitare il sonno provocato solo dallo sfinimento

Diversamente, quando i bambini riescono ad addormentarsi  solo se sono “sfiancati”, guardando la televisione sul divano, nel letto dei genitori o da soli nella loro cameretta, perdono la possibilità di acquisire consapevolezza di questa funzione,  quella cioè di entrare fiduciosamente e volontariamente nel mondo del sonno. Ci “cadono”  invece come in una rete senza nessuna preparazione ed in fondo senza nessun accompagnamento. I genitori, che dovrebbero fornire l’orario, il luogo e la modalità, in molti casi sembrano invece passivamente e faticosamente puntare sull’ “esaurimento delle pile” dei loro bambini, diventando vittime loro stessi di questo meccanismo confusivo. Il principio del tutto pieno tutto vuoto  si sostituisce alla capacità di regolare e ritmare l’energia.

Tanti disturbi del sonno dei bambini e, soprattutto,  degli adolescenti, derivano proprio da questa mancanza iniziale che non ha permesso di acquisire consapevolezza, autonomia e piacere nella regolazione di ritmi e bisogni.

SPECIALISTI IN EVIDENZA

  • Foto del profilo di Dott. Massimo Carotenuto
    attivo 4 anni, 1 mese fa

    Chirurghi Generali, Medici di Base

    • Via Lepanto 95 - Pompei
    telefono
  • Foto del profilo di Dott. Domenico Napolitano
    attivo 4 anni, 1 mese fa

    Ginecologi, Medici di Base, Medici Estetici

    • Viale Orazio Flacco 5 - Bari
    telefono
  • Foto del profilo di Dott.ssa Monica Calcagni
    attivo 4 anni, 1 mese fa

    Ginecologi, Medici Estetici, Medici di Base

    • Via Casilina 32 - Arce
    telefono
  • Foto del profilo di Dott. Franco Cicerchia
    attivo 4 anni, 1 mese fa

    Oculisti, Agopuntori, Medici di Base

    • Via Alcide de Gasperi 39 - Palestrina
    telefono
  • Foto del profilo di Dr. Giovanni Arrichiello
    attivo 4 anni, 1 mese fa

    Ginecologi, Medici di Base

    • Corso Regina Margherita 260 - Torino
    telefono

PATOLOGIE CORRELATE

Attacco di panico

Cosa si intende per attacco di panico? Si intende come la manifestazione improvvisa di una forte paura accompagnata da un’altrettanto intensa sintomatologia fisica pur in assenza di un reale pericolo

Arresto cardiaco

L’arresto cardiaco corrisponde all’interruzione della contrazione del cuore e della sua azione di pompa, conseguente a un’alterazione improvvisa e drastica della sua attività elettrica (fibrillazione ventricolare). L’arresto cardiaco è un’emergenza

Frattura dell’anca

La frattura dell’anca è una lesione grave, con complicanze che possono essere pericolose per la vita. La maggior parte delle fratture dell’anca si verifica al femore, l’osso lungo che si

Ambliopia

L’ambliopia, più comunemente nota come “occhio pigro”, è una malattia dell’apparato visivo caratterizzata da una visione ridotta in un occhio dovuta a uno sviluppo visivo anormale nei primi anni di

Alluce valgo

L’alluce valgo è una deformazione del piede costituita dall’allontanamento della testa del primo metatarso dalle altre. In questa condizione, si ha una deviazione laterale dell’alluce che si inclina verso le

Cefalea a grappolo

La cefalea a grappolo è una forma primaria di mal di testa che si caratterizza per la modalità con la quale si manifestano gli attacchi, che si concentrano appunto “a

Arteriopatia obliterante periferica

L’arteriopatia obliterante periferica è una patologia vascolare che interessa le arterie, soprattutto quelle delle gambe, impedendo ai muscoli e ai tessuti di ricevere un’irrorazione sanguigna adeguata, con conseguente insorgenza di

Sifilide

La sifilide è una malattia a trasmissione sessuale (MTS) causata dal batterio Treponema pallidum e caratterizzata da tre fasi successive di gravità crescente (sifilide primaria, secondaria e avanzata), a evoluzione

Cheratite

La cheratite è una condizione oculare determinata dall’infiammazione della cornea, la membrana trasparente che riveste la parte centrale anteriore dell’occhio, in corrispondenza dell’iride e della pupilla, e che viene attraversata

Angina pectoris

Indicata con il nome latino della sua manifestazione principale, una stretta al petto simile a un peso o a una morsa, l’angina pectoris non è di per sé una malattia,
CULTURA E SALUTE
 
AGGIORNAMENTI
 
PERCORSI
 

la tua pubblicità
in esclusiva SU
MY SPECIAL DOCTOR

completa il form e sarai ricontattato da un nostro responsabile